Dopo una stagione surreale, è giunto il momento della resa dei conti tra Kawhi Leonard e i San Antonio Spurs. Uno scenario inimmaginabile solo un anno fa, quando Gregg Popovich e il suo staff tutelarono il giocatore nella Finale di Conference contro i Golden State Warriors (infortunio alla caviglia in gara-1 a Oakland, con il famoso fallo di Zaza Pachulia). Ora un altro infortunio, una misteriosa tendinopatia rotulea, potrebbe essere la causa (o forse l'occasione) per due strade che si separano. Leonard, che ha disputato solo nove gare (su ottantadue) nell'ultima regular season, distaccandosi progressivamente dall'ambiente degli Spurs, avrebbe infatti espresso al suo entourage la volontà di cambiare aria, come riportato da Espn, tramite i report di Chris Haynes, Adrian Wojnarowski, Ramona Shelburne e Michael C. Wright. Il prodotto da San Diego State ha il contratto in scadenza nel 2019, il che significa che un addio in questa estate 2018 dovrà necessariamente passare per una trade. Los Angeles, sponda Lakers (ma ci sono anche i Clippers), la destinazione preferita da Leonard, che però sinora non avrebbe ancora chiesto una trade al frontoffice degli Spurs.

Rimangono comunque costanti i contatti tra il giocatore e Gregg Popovich, coach di San Antonio. I due si sarebbero sentiti tramite messaggi nelle ultime settimane, ma la situazione non sembra essere cambiata: Leonard ritiene che la gestione del suo infortunio abbia incrinato il suo rapporto con la franchigia, considerato ormai irrecuperabile. Si fanno così strada le voci che vogliono i Los Angeles Lakers pronti a costruire un superteam, con Kawhi in arrivo via trade e LeBron James e Paul George via free agency. Indiscrezioni che fanno sognare i tifosi gialloviola, ma che vanno prese con le molle, perchè Leonard rimane un giocatore dei San Antonio Spurs, che possono dunque deciderne la destinazione (anche i Boston Celtics si sono già manifestati interessati lo scorso inverno). Quel che è certo è che la tensione tra le parti non accenna a calare, e che il presidente degli speroni, R.C. Buford, dovrà prendere in considerazione l'ipotesi che la sua stella non firmi quest'estate l'estensione contrattuale cui avrebbe diritto, un quinquennale da 219 milioni di dollari complessivi. Un eventuale rifiuto, non ancora formalizzato, aprirebbe dunque le porte a una trade, a meno che gli Spurs non vogliano mantenere il giocatore nel loro roster con il rischio di perderlo a zero tra un anno. Intanto Leonard continua ad allenarsi da solo, a San Diego, per guarire da una tendinopatia che - considerata in retrospettiva - potrebbe sconvolgere il futuro di San Antonio e dell'intera NBA.