Anche quest anno la Free Agency NBA ci ha riservato tantissimi colpi di scena, da LeBron James - che ha scommesso sulla città di Los Angeles ed i suoi amati Lakers - a DeMarcus Cousins, il quale si è trasferito sulla baia per vestire la canotta dei Golden State Warriors, con un contratto annuale a cifre irrisorie considerato il suo smisurato talento. Ma adesso andiamo a vedere i dieci migliori free agents rimasti sul mercato.

1) Clint Capela (RFA) - Il centrone svizzero è stato una delle rivelazioni della passata stagione NBA, migliorando i suoi numeri e diventando una pedina fondamentale per i suoi Houston Rockets che sono arrivati ad una gara dalle Finals NBA. Capela, la passata stagione, ha messo su cifre interessanti: 13.9 punti (tirando con il 65.2% dal campo), 10.8 rimbalzi ed 1.9 stoppate a partita, cifre che hanno permesso al giocatore di chiedere un contratto che si avvicinerebbe al massimo salariale. Houston, d'altra parte, è disposta a tutto pur di non perdere un altro tassello importante dopo Trevor Ariza. Per Capela invece l'unica alternativa ai Rockets sarebbero i Los Angeles Lakers, con LeBron James e Magic Johnson pronti a reclutare lo svizzero.

2) Isaiah Thomas - Una delle storie più belle della NBA dei nostri giorni, Isaiah Thomas, è ancora alla ricerca di una squadra pronta a scommettere sul suo sconfinato talento. Thomas in dodici mesi è passato da beniamino dei tifosi dei Boston Celtics a uomo di troppo, prima ai Cleveland Cavaliers e poi ai Los Angeles Lakers. Inoltre, a ridurre la propria produttività nella stagione 2017-18 ci ha pensato ancora una volta il problema all'anca, che gli da continui tormenti. La scorsa stagione Isaiah è riuscito comunque a chiuderla con 15.2 e 4.8 assist ad allacciata di scarpa, ma sono scese le percentuali dal campo, passando dal 46.3% ad un misero 37.3%. Al momento è calda la pista Orlando Magic per il ragazzo di Tacoma, vedremo se I.T. approderà in Florida.

3) Marcus Smart (RFA) - Un altro dei beniamini dei tifosi biancoverdi è ancora a piede libero, ma molto probabilmente i Boston Celtics saranno in grado di pareggiare qualsiasi offerta arrivi sul conto di Smart. Infatti, la guardia da Oklahoma State è uno dei migliori difensori della lega, ma lascia a desiderare la sua produzione in attacco. Anche quest'anno è riuscito ad andare oltre la doppia cifra di media, con 10.2 punti a partita, ma tirando con il 36.7% dal campo. Al momento l'unica pista calda rimane la permanenza a Boston, con coach Brad Stevens che lo ritiene una pedina fondamentale per i suoi Celtics. 

4) Jabari Parker (RFA) - Forse il più interessante degli svincolati ancora disponibili sul mercato. Jabari ha 23 anni - molto giovane - è talentuosissimo, ma a frenare le squadre sono le sue condizioni fisiche. Giocatore fragile, con 145 partite saltate su 328 nei suoi primi quattro anni in NBA. Al ritorno da un altro infortunio grave, coach Joe Prunty, durante la scorsa stagione, aveva deciso di usare Parker come sesto uomo, scelta che non è andata giù al giocatore nativo di Chicago, che adesso sta testando la free agency. Milwaukee però è pronta a pareggiare qualsiasi offerta. Al momento la pista più allettante per il ragazzo è il ritorno nella sua Chicago per vestire la maglia della sua squadra del cuore, i Bulls.

5) Wayne Ellington - E' il miglior tiratore da tre punti che è sul mercato, ha destato l'attenzione di molte franchigie, anche di alcune contender. La passata stagione, Ellington l'ha vissuta a Miami, disputando 77 partite e totalizzando 11.2 punti a partita con un ottimo 39.2% da dietro la linea dei tre punti. Vedremo se l'eterno Pat Riley riuscirà a trattenere Ellington a South Beach.

6) Jusuf Nurkic (RFA) - Il compagno di pick and roll di Damian Lillard, anch'egli viene dalla sua miglior stagione in NBA, dove è sceso in campo per ben 79 volte, tutte da titolare, ed ha messo su 14.3 punti, 9 rimbalzi e 1.4 stoppate a partita. Con la perdita di Ed Davis però, i Portland Trail Blazers difficilmente faranno partire il centro bosniaco, pareggiando ogni offerta al giocatore e permettendo a coach Terry Stotts di non perdere un'altra pedina fondamentale per i suoi Blazers.

7) Rodney Hood (RFA) - Per Hood l'ultima stagione in NBA non è stata molto facile. Rodney ha iniziato la sua annata con la casacca degli Utah Jazz, giocando un'ottima pallacanestro e sfornando ottime cose per coach Quin Snyder: 16.8 punti a partita, non male per un giocatore 'di contorno'. Ma a metà stagione è stato scambiato con i Cleveland Cavaliers, e qui ha trovato coach Tyronn Lue che non ha inquadrato il suo talento e spesso lo ha relegato in panchina. Hood, nonostante le incomprensioni con coach Lue, dovrebbe vestire la maglia dei Cavaliers anche per la prossima stagione a meno che non arrivino proposte impareggiabili, particolarmente allettanti per i Cavs.

8) Brook Lopez - Talento offensivo indiscutibile, ma forse il prezzo imposto da lui ed il suo agente è troppo alto per ricevere offerte da team pronti a lottare per i playoffs. Così il prezzo di Brook Lopez sul mercato sta scendendo vertiginosamente. Inoltre l'ex centro dei Brooklyn Nets sembra esser stato scaricato anche dai Lakers che hanno deciso di puntare su Javale McGee come pivot titolare. Nonostante ciò, chiunque si aggiudichi Lopez durante il mercato dei free agents riuscirà a mettere a disposizione del proprio coach un grande talento offensivo, che però pecca di presenza sotto canestro, visti i soli quattro rimbalzi a partita di media catturati nella scorsa stagione.

9) Dirk Nowitzki - Al momento è più possibile la caduta di un meteorite sulla Terra che vedere il tedesco vestire un'altra maglia in NBA. Mark Cuban, in accordo col giocatore, ha pensato prima al bene della squadra, sfruttando i milioni disponibili nel salary cap per far atterrare a Dallas un nome importante come DeAndre Jordan, poi utilizzerà i cinque milioni disponibili per rinnovare il contratto di Wunder Dirk, bandiera dei Mavericks.

10) Dwyane Wade - Stesso discorso vale per Wade che al 99% rimarrà a South Beach per vestire la maglia dei suoi amati Miami Heat. Dopo le travagliate esperienze prima ai Chicago Bulls e poi ai Cleveland Cavaliers, nel corso della stagione 2017-18, D-Wade è tornato nella sua Miami, ritrovando se stesso e l'amore per il gioco, disputando anche un'ottima serie di playoffs contro i Philadelphia 76ers. Potrebbe anche appendere le scarpe al chiodo, a dire il vero c'è questa possibilità, seppur remota. Chiaramente, è più probabile che viva un'ultima annata nella Windy City per poi dire addio all'attività agonistica.