Tutto come previsto nel gruppo B, dove l'unico verdetto ancora da emettere era quello che interessava Israele e Lettonia impegnate nello scontro diretto per decretare secondo e terzo posto alle spalle della straripante Serbia. La squadra balcanica nonostante il turnover ha asfaltato anche la Grecia, che si classifica dunque penultima nel girone, andando assieme alla Bulgaria a giocarsi le eliminatorie per non retrocedere.

Nell'altra sfida, quella decisiva per il piazzamento d'onore dietro Guduric e soci, Sharon si veste da McGrady e con 10 punti negli ultimi 69" di gioco regala il secondo posto al sorprendente Israele, in una delle partite più belle dell'Europeo contro la Lettonia.

Queste le cronache delle due gare.

Grecia - Serbia = 62-80 (Liapis 16; Zagorac 18+6)

Serbia impietosa, che cala il poker così come fatto in precedenza dalla Spagna. Tutto tranquillo per i serbi, che fanno ruotare il roster a propria disposizione in vista delle sfide ben più importanti dell'inizio della prossima settimana. Nel primo quarto la Grecia, con Chatzinikolas, risponde ai canestri di Rebic e Salic, con il primo parziale che vede i balcanici avanti di soli due punti. La bomba di Christodulou manda avanti gli ellenici, ma ha solo l'effetto di sveglia per gli avversari, che da quel momento ingranano le marce alte e non si gireranno più indietro: le triple di Guduric e Jaramac scavano il primo solco di otto lunghezze alla sirena lunga. Zagorac risponde al solito Christodulou e a Liapis ad inizio terzo quarto, ma è Rebic, assente fino a quel momento, che si iscrive a referto a metà frazione a mettere la definitiva parola fine alla gara, allargando il divario attorno alle quindici lunghezze. Ultimo quarto di garbage time che vede i serbi fare accademia (Zagorac fa incetta di punti), mentre i greci pensano già alle gare decisive per non retrocedere.

Israele - Lettonia = 70-67 (Sharon 19; Smits 27+17)

Una partita clamorosa. Bellissima per intensità, aggressività, ritmi alti e bel gioco, forse la migliore del torneo intero. Ci si aspettava equilibrio alla vigilia della partita, anche se si giocava soltanto per un posizionamento alle spalle della Serbia e partita vera è stata. La Lettonia ha in Smits un osso davvero duro per i pochi e mingherlini lunghi israeliani, che in attacco riescono a muovere bene la palla, ma hanno fatica nel contrastare il gigante lettone, che dominerà in lungo ed in largo per tutta la durata della gara sia sotto ai tabelloni che uscendo fuori dall'arco dei tre punti per tirare dal perimetro. Più uno Israele dopo 10 minuti, più quattro Lettonia all'intervallo lungo: l'equilibrio regna sovrano, con botta e risposta continui da una parte e dall'altra, senza esclusione di colpi. Zalmanson e Mor rispondono, a fase alternata, al monologo di Smits. Ad inizio ultimo periodo le squadre sono appaiate a quota 48, ma è la Lettonia a giocare meglio, affidandosi ovviamente al suo terminale offensivo numero uno, che piazza 7 punti nel quarto conclusivo, ma anche a Geks, che piazza due triple mortifere, e Malmanis: il break sembra quello definitivo, i lettoni scappano sul +10 (56-66), ma si lasciano andare sul più bello, a 2:25 dalla fine. Segal accorcia da due, poi è Sharon a salire al proscenio: il play-guardia israeliano, nove punti fino a quel momento, piazza un break di 10-0 personale, che riporta avanti Israele. Due triple pazzesche, la seconda insensata in transizione offensiva dal palleggio a 28" dalla fine per il +1. Smits attacca in post basso dalla parte opposta, ma appoggia male sul secondo ferro, lasciando chiudere la sfida ai liberi di Weisz.

Classifica: Serbia 8, Israele 6, Lettonia 4, Grecia 2, Bulgaria 0.