L'Italia manda a segno una bella tripla, dominando nei tre impegni della Tbilisi City Hall Cup. È vero, gli azzurri non hanno affrontato delle compagini eccezionali, soprattutto nelle prime due uscite contro la Lettonia e l'Estonia, mentre la terza sfida prevedeva il confronto con i padroni di casa georgiani degli irriducibili Pachulia, Markoishvili e Sanikidze oltre che dell'americano Pullen. Le prove sfoderate in questo weekend dai ragazzi guidati da Simone Pianigiani sono state di grande spessore, con qualche piccolo passaggio a vuoto in determinati momenti delle tre partite, ma sfoderando una capacità di chiudere i match con la prevedibile forza offensiva e anche con attenzione in difesa.

Quello con la Lettonia, in questo senso, era già un test abbastanza attendibile. Non una Nazionale di primo pelo, almeno sul piano del talento individuale, ma sicuramente un gruppo unito pronto a dare il massimo contro una compagine che ha al suo interno tante bocche da fuoco. La partita non è stata particolarmente aperta, grazie a una buona applicazione difensiva e a un'amalgama che è venuta fuori di minuto in minuto. A destare un po' di timore, almeno sul piano dell'approccio e della difesa del tabellone, è stata la partita del giorno successivo contro l'Estonia di coach Sook. Una partenza da incubo, con pochi punti messi a referto e una totale distrazione in fase difensiva, tanto che il primo quarto si è chiuso con i baltici in vantaggio. Ci è voluta tutta la classe e l'intensità di Belinelli, Gallinari e Gentile per riportare Kangur e compagni sulla terra, con un divario divenuto immediatamente netto e la gestione del punteggio e delle energie che ha consentito a Pianigiani di allargare le rotazioni, soprattutto al rientro dagli spogliatoi.

La sfida più credibile, in ogni caso, era quella contro i padroni di casa della Georgia. Un inizio difficile, dovuto al clima caldo trovato al palazzetto di Tbilisi, al quale Datome e compagni si sono via via abituati, così come ad una condotta arbitrale non certo irreprensibile. È stato AlessandroGentile il trascinatore in fase realizzativa, con 18 punti, ma Danilo Gallinari ha fatto letteralmente cose turche nella metà campo avversaria, segnando 17 punti sbagliando solo due tiri, smazzando anche quattro assist importanti per i compagni. Più in generale, in queste tre partite ha sbalordito la percentuale al tiro dell'Italia. Contro i padroni di casa, gli azzurri hanno tirato con il 62% dal campo, statistica che conferma il 60% mantenuto contro l'Estonia e ha migliorato il 50% tenuto contro la Lettonia, in quella che forse è stata l'esibizione meno brillante, a tutto tondo degli azzurri.

Un'Italia bella da vedere nella metà campo offensiva, ma che deve ancora registrare qualcosa al momento di difendere il proprio canestro. Non tanti problemi avuti in questa tre giorni a Tbilisi, anche a causa di avversari non esattamente esaltanti e difficili da arginare, ma test del genere servono proprio per oliare gli ingranaggi e farsi trovare pronti all'esordio a Eurobasket 2015.