"Fatta l'Italia bisogna fare gli italiani". E, almeno per quanto riguarda i 12 che avranno il compito di portare i restanti 50 milioni e passa a Rio, ci siamo. Al preolimipico di Torino il compito di stabilire, alla resa dei conti, in che termini si potrà parlare della nuova Italbasket targata Ettore Messina. Eterna incompiuta (con i quarti di Eurobasket 2015 contro la Lituania che bruciano ancora) o squadra finalmente pronta a mantenere le sue tante promesse?

Il roster - Pietro Aradori, Andrea Bargnani, Marco Belinelli, Riccardo Cervi, Marco Cusin, Luigi Datome, Danilo Gallinari, Alessandro Gentile, Daniel Hackett, Nicolò Melli, Giuseppe Poeta, Stefano Tonut: questi gli uomini scelti dall'ex allenatore del CSKA per il redde rationem del Paloisozaki. Tagliati, quindi, Abass, Pascolo, Cinciarini e Della Valle, con gli ultimi due tagliati a sorpresa (sebbene il minutaggio delle ultime amichevoli costituisse ben più di un indizio) nonostante aver ben figurato all'ultima edizione di Eurobasket ed essere stati tra i principali protagonisti della stagione di milano e Reggio Emilia. Tuttavia l'aver rinunciato a due elemtni di questo tipo, in favore di Poeta e, soprattutto, Tonut, può essere considerata la cartina di tornasole del modo in cui l'allenatore intende gestire (e far giocare) questa squadra.

Il ct - Parlare di Ettore Messina ricordandone palmares, allori e riconoscimenti, sarebbe un inutile esercizio di stile. Fare una riflessione sul 'nuovo' Messina, quello arricchito (culturalmente, tecnicamente e non solo) dall'esperienza Nba seppur solo (per ora) nelle vesti di assistente, ai Lakers prima e agli Spurs poi, è invece doveroso. Ed ecco, quindi, come gli ultimi tagli, comprensivi anche di quello di Polonara, sono la prova tangibile di una volontà consapevole di rottura con il passato. Non perché Pianigiani non abbia lavorato bene, soprattutto nell'ultimo periodo, ma perché era probabilmente giusto battere altre strade anche dal punto di vista del gioco. Meno lazzi più concretezza, soprattutto difensivamente, e squadra costruita secondo il principio cardine della solidità: vale a diore ciò che serve per passare le ultime forche caudine prima dell'Olimpiade.

Come giocherà - La presenza di due centri di ruolo (Cusin e Cervi) più Bargnani che può servire all'occorrenza, mostra come il ct abbia due diversi quintetti in testa: uno piccolo, mobile e aggressivo in difesa perimetralmente, pronto a contenre le iniziative dei tiratori avversari in uscita dai blocchi; l'altro più fisico, maggiormente contenitivo e il pivot a far legna sotto i tabelloni su entrambi i lati del campo. Il fatto che, poi, i minutaggi delle ultime amichevoli e le relative gerarchie, vedano Hackett chiaramente favorito su Poeta (uomo spogliatoio per antonomasia) nel ruolo di playmaker titolare, fa pensare che in cabina di regia ci sarà parecchio spazio per Belinelli in vista di un ampio sfruttamento del pick n' roll centrale e di un attacco che sembra costruito su misura per le esigenze di Gallinari e Datome. Senza dimenticare come in certe fasi della partita sarà necessario e doveroso cavalcare la strapotenza fisica di Alessandro Gentile; a patto, però, che il figlio di Nando dimentichi gli ultimi possessi con la Lituania dell'anno scorso ed eviti di giocare per risolverla lui ad ogni costo.  

Il calendario - Esordio il 4 luglio, alle 21, contro la Tunisia, alla stessa ora del match successivo (il giorno dopo) contro la Croazia. Nella speranza di tornare in campo l'8 per le due semifinali incrociate (prima girone A contro seconda girone B e viceversa), prima della finale fissata per sabato 9.