Si chiuderà questa sera la prima fase del Torneo Preolimpico di Torino, uno dei tre eventi che regaleranno gli ultimi pass per i Giochi a cinque cerchi di Rio de Janeiro. Si gioca per la terza sera nel capoluogo piemontese, dove il giro di boa sarà rappresentato da due sfide decisive per la composizione del cartello delle semifinali: si partirà alle 18 con l'ultima gara del Gruppo A, che metterà di fronte la Grecia e il Messico, tre ore dopo sarà la volta del match tra Croazia e Tunisia, per capire chi proseguirà il cammino verso il grande evento brasiliano insieme all'Italia, già qualificata come prima classificata.

Partiamo dalla sfida tra la Grecia e il Messico. Con l'Iran che ha già salutato il Preolimpico, sconfitto lunedì dagli ellenici e ieri pomeriggio dai centro-americani, il match che avrà la sua palla a dure alle ore 18 al PalAlpitour servirà per capire chi si classificherà al primo posto nel girone, evitando così il confronto con i padroni di casa azzurri già in semifinale. È proprio questo l'obiettivo degli uomini guidati da coach Katsikatis, i quali hanno potuto godere di un giorno di riposo, ma anche di preparazione dopo la convincente prova sfoderata contro i persiani lunedì sera. Una partita chiusa piuttosto presto che ha consentito al ct greco di gestire al meglio tutte le risorse da lui scelte per affrontare questo torneo, anche se qualcosa si è già visto: l'atletismo dei fratelli Antetokounmpo, la regia ragionata di Calathes, la freddezza al tiro di Perperoglou e la saggezza sotto canestro di Bourousis. Tutte armi contro le quali dovranno interfacciarsi gli imprevedibili messicani, i quali hanno svolto il compito che veniva richiesto, proprio con la vittoria contro l'Iran. Potrebbe bastare questo per rendere positiva la spedizione torinese per El Tri, ma Cruz e compagni potrebbero provare ad approfittare di questa "spensieratezza" per dare fastidio alla Grecia, puntando a propria volta su armi ben consolidate, come la difesa e la presenza a rimbalzo, soprattutto quelli lunghi.

Passiamo alla sfida che invece decreterà la seconda classificata del Gruppo B, con la Croazia e la Tunisia che dovranno riscattarsi dopo le sconfitte patite, rispettivamente lunedì e martedì, contro gli azzurri di coach Messina. I nord-africani di coach Tlatli hanno raccolto le energie necessarie per provare a fare una partita quantomeno equilibrata, dopo aver ceduto di schianto tra secondo e terzo quarto contro Belinelli e compagni al termine di una gara che ha poi visto l'allungo decisivo italiano. Non mancano le qualità e gli schemi offensivi a una squadra che dovrà gestire al meglio la situazione dei falli e la copertura a rimbalzo, contro una squadra che proverà a mixare l'altezza e la pericolosità dei propri quintetti. Vero, perchè coach Petrovic, durante la sfida persa ieri sera soprattutto a causa della grande difesa impostata dall'Italia, ha cercato di schierare sia una squadra più fisica, con la presenza contemporanea di Bilan e Planinic per far sentire il proprio peso sotto canestro, ma anche un quintetto decisamente piccolo e più pericoloso con gli esterni, con Saric che ha fatto da pivot atipico per una manciata di minuti. Il fratello di Drazen, però, spera di non doversi affidare ancora una volta alla sola accoppiata composta dal suo numero 9 e da Bogdanovic, che per oltre metà gara sono stati l'incubo dell'Italia, ma al tempo stesso sono stati gli unici a segnare con continuità. Ci si aspetta un impatto diverso, ad esempio, da Mario Hezonja e chissà che non ci sia spazio anche per uno come Rok Stipcevic, che nel nostro campionato si è fatto notare per raffiche di triple che spaccano le partite.