Buona vittoria della Spagna nel solito Ice Stadium semideserto di Helsinki: partita di parziali, con gli iberici mai sotto, ma sempre ad elastico tra il +2 e la doppia cifra di vantaggio. Straordinaria prestazione di Francisco Alonso che chiude con 26 punti ed un 10/14 dal campo: davvero un cecchino l'iberico di University of North carolina at Greensboro. Buona prova di squadra comunque per gli uomini di Luis Guil, sempre capaci di ricacciare indietro gli avversari in ogni occasione in cui il vantaggio sembrava assottigliarsi. Tra i lettoni, invece, menzione d'onore per Lomazs, autore di 31 punti con 11/20 dal campo e la bellezza di sei assist, e Cavars, che mette a segno una doppia doppia da 10 punti e 10 rimbalzi.

Partita che inizia subito ad alta intensità: tanta corsa da entrambe le parti, col punteggio che procede in maniera parallela da una parte all'altra per i primi 5 minuti. Provano subito a scappare gli spagnoli, ma sono Stradniek e Lomasz, con quattro canestri in due, a fermare le velleità avversarie. Sul'undici pari, però, arriva il mini-allungo iberico: i due Garcia e Alonso, dall'arco e dalla media, chiudono il +8 di parziale sfruttando le tante disattenzioni avversarie e le due palle perse in uscita dal timeout. A metterci una pezza è Lomazs, che fa 4/4 in lunetta per chiudere un primo quarto da nove punti. 

Nella seconda frazione, però, ad iniziare meglio è ancora la squadra di Luis Guil, ma in generale tanti errori sul parquet: nei primi tre minuti segnano solo Saulitis (2), Garcia (3) e Marti (2), in mezzo ad una compilation di conclusioni sul ferro. La palla rubata di De La Rua, con conseguente fallo tattico e 1/2 ai liberi, sancisce il primo vantaggio in doppia cifra della partita. La Lettonia continua a soffrire sulle linee di passaggio, perdendo altre due volte la palla in manovra, ma usufruendo di altrettanti regali degli spagnoli: la risolve Gutmanis con la schiacciata del -8, seguito da una tripla pesantissima su gran circolazione di palla, firmata ancora Lomazs. Croce e delizia, il numero nove lettone si siede in panchina per il timeout con 12 punti a referto ma anche tre palle perse. Gioco fermo a metà quarto e tanta paura per Marti, che da dietro frana addosso a Raino nel pitturato cadendo male sulla spalla. Niente di grave, ma il fallo tecnico permette ai balcanici di infilare il libero del -4 mantenendo il possesso. Due splendide giocate (una tripla da distanza siderale di Marc Garcia ed una penetrazione travolgente di Alonso), unite ad una grande intensità difensiva, permettono alla Spagna di riportarsi in doppia cifra di vantaggio coi liberi di  Yusta (+11). I lettoni continuano a cercare il post medio anche sui cambi, trovando però molto poco in termini realizzativi, prima della tripla direttamente dalla rimessa (grave amnesia spagnola sul perimetro) che porta il nome del lungo Verners Kohs. Il botta e risposta tra la magia nel pitturato di Kavars e la terza bomba dalla lunga distanza di Alonso inchioda il risultato sul 44-32 al timeout di Miluns. Da lì gli uomini in maglia scura ritrovano forza ed intensità in entrambe le metà campo, riuscendo a ricucire in parte il distacco e mantenendo la partita sul binario dei parziali alternati. L'ultimo minuto di gioco è frenetico: tanti errori da entrambe le sorgenti, ma il tap-in di Vila ed i due liberi del solito Kavars mandano le squadre negli spogliatoi sul 46-39.

Al rientro in campo è Kohs a colpire dall'arco, mentre Vila dà il suo contributo con due punti nel pitturato ed altrettanti ai liberi. Si continua a segnare con continuità per i primi minuti, con Lomazs e Kavars ad inchiodare da distanza ravvicinata rispettivamente il -6 ed il -4. L'attacco lettone sembra migliorato soprattutto in qualità dei tiri, con intensità decisamente superiore rispetto al tragico - soprattutto nella prima parte - secondo quarto. A spezzare il ritmo contrario agli spagnoli è però Yankuba Sima, utile non solo in difesa ma anche vicino al ferro avversario: sua infatti la schiacciata del 55-48 su alleyoop di Garcia. Qualche possesso senza punti, ed ecco che esce fuori la personalità dei singoli: due triple folli, folli, messe a segno dal solito Alonso, con risposta di Hazners - a bersaglio dopo quattro errori consecutivi dall'arco - e di uno splendido Lomazs con lo step-back da sinistra. Raggiunge la doppia cifra anche Vila, mentre i lettoni continuano ad alternare tiri da tre a uno conto uno in palleggio, affidandosi alla magistrale qualità offensiva di Rihards Lomazs. Proprio i ragazzi di Miluns, però, perdono la pazienza sparando tre volte senza coscienza da lontanissimo, perdendo ritmo a tal punto che anche la quarta tripla consecutiva, costruita bene per Lomazs nell'angolo su extra-possesso, non arriva neanche al ferro. Escluse un paio di bombe firmate da Alonso e Marc Garcia (straordinario 8/11 combinato per i due cecchini iberici dopo 30 minuti di gioco), si segna molto poco ed al contrario si sbagliano molti passaggi, fino al 68-56 che chiude la terza frazione.

Ad aprire i dieci minuti decisivi è il ventiseiesimo punto di un superbo Lomazs, che si inventa un appoggio al vetro fuori equilibrio da casa sua, mentre Cavars e Kohs continuano a dare tanto fastidio ai lunghi in maglia bianca sotto canestro e non solo: punti da secondo possesso per i lettoni, ma soprattutto terzo fallo per Marti che regala tre liberi proprio a Verners Kohs, franandogli addosso sull'arco. Il primo è sbagliato, gli altri due vanno a bersaglio per il -10, subito vendicato dalla zingarata (palla recuperata e canestro) di Alonso, subito emulato da Lomazs per il 72-62. Le rotazioni si riducono al minimo, qualità ed intensità si alzano con l'aumentare della pressione: tutti i ragazzi in campo sanno di essere in campo per conquistare una semifinale europea, ed ecco tutta la prestanza (fisica e psicologica) di Sima a garantire il vantaggio spagnolo a cinque minuti dalla fine. Dall'altra parte, invece, è il solito, indemoniato Francisco Alonso a guidare le operazioni: incoscente la penetrazione con canestro e fallo per il +12, altrettanto incoscente lo step-back da tre che potrebbe uccidere la partita, ma si ferma solo sul primo ferro. La guardia lettone Birkans trova il bersaglio grosso al primo tentativo della partita per riportare il distacco in cifra singola, complice anche lo 0/2 di Vila in lunetta. Cavars continua a dominare a rimbalzo ma, spedito in lunetta da  dopo il rimbalzo offensivo, anche lui sembra subire la pressione, così come Vila - di nuovo - dall'altra parte. Chi invece sembra non sentire minimamente il peso della partita è Klavs Cavars, che ancora dal palleggio riporta i suoi al -8 con la quinta tripla su cinque tentativi. Dopo una fase molto confusa è proprio Ramon Vila a farsi perdonare i quattro errori inchiodando la schiacciata su alzata di Marc Garcia, dopo aver fatto partire l'azione col rimbalzo difensivo. L'ultimo sussulto lettone è una palla recuperata da Cavars a cinquanta secondi dalla fine ma sciupata da uno stanchissimo Lomazs col sottomano di destra in contropiede: alla sirena è 79-70 e Spagna in semifinale domani contro la Germania. Per i lettoni, invece, oltre all'onore, c'è il mini-tabellone con Italia, Repubblica Ceca ed Ucraina per puntare al quinto posto.

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About the author
Stefano Fontana
Ventenne. Ex-Liceo Scientifico abruzzese, trapiantato a Bologna nella facoltà di ingegneria informatica. Da sempre malato di calcio, fede rigorosamente rossonera, alla quale nel tempo si è aggiunta quella biancorossa dei Gunners. Con gli anni ho imparato ad amare tennis e basket NBA, grazie rispettivamente a Roger Federer ed alle mani paranormali di Manu Ginobili. Aspirante chitarrista con poche fortune. Non rifiuto mai una birra gelata.