Ore 11.45, Repubblica Ceca 105-103 Ucraina, 7/8 posto.
La giornata finale dell'europeo di Helsinki si apre con una valanga di canestri nella partita valevole per il piazzamento al settimo posto: la Repubblica Ceca di Czudek chiude la spedizione vincendo di misura sull'Ucraina grazie ai 29 punti del lungo Simon Pursl, capace di trovare la retina con continuità dal campo (12/15) al solito, più che in lunetta (3/7). Dall'altra parte a guidare le operazioni, come in tutte le partite di questo eurpeo, sono invece Sviatoslav Mikhailiuk e Oleksandr Kobets, autori rispettivamente di 21 e 17 punti. La differenza sta nel minutaggio: mentre la guardia di Kansas University è stato in campo appena 18 minuti, il suo compagno è stato impiegato continuativamente dal primo all'ultimo giro di orologio. Repubblica Ceca avanti sostanzialmente per tutta la partita, a volte anche in doppia cifra, fino al +16 sancito dal libero di Pursl. Nel finale però l'Ucraina ha una reazione di orgoglio: dal -10 a 47 secondi dall'ultima sirena i ragazzi di Mikhelson trovano due triple senza coscienza da Sydorov e Mykhailiuk, autore anche di un libero, fino ad avere nelle mani la tripla della clamorosa vittoria, sciupata però dallo stesso 'Svi' Mykhailiuk.

Ore 13.00, Francia 79-70 Belgio, 13/14 posto
Arriva la reazione d'orgoglio della Francia, ma quando oramai è troppo tardi: per arrivare al tredicesimo posto basta il solito Okobo, autore di altri 18 punti compensando in lunetta (7/7) la scarsa percentuale dal campo, insieme ad un travolgente Cyrille Eliezer-Vanerot, ala piccola capace di infilare 22 punti (66% dal campo) e 7 rimbalzi in 26 minuti. Nei belgi guidati da Paul Vervacek, invece, si inceppa il cannone del lungo Tim Lambrecht (4/13 dal campo), che in compenso domina a rimbalzo difensivo (10 su 11 totali). Il top scorer che non ti aspetti è Kanda-Kanyinda, ma la partita non è mai stata in discussione dopo un primo tempo piuttosto equilibrato.

Ore 13.00, Italia 86-79 Lettonia, 5/6 posto
L'Italia di Stefano Sacripanti, con personalità, vendica parzialmente la sconfitta patita dalla Turchia trovando la vittoria del mini-tabellone riservato agli sconfitti dei quarti di finale. Quinto posto formale quindi per gli azzurrini, portati in alto da un'altra prestazione mostruosa di Diego Flaccadori, che con 18 punti, 7 rimbalzi, 7 assist e 6 rubate in 21 minuti ma soprattutto con un'intensità oltre la media si dimostra uomo ovunque preziosissimo per il futuro (o il presente?) della nostra nazionale. Giornata più opaca invece al tiro per Federico Mussini (1/7 dal campo), mentre una nota di merito va all'impatto nel match di Guariglia e Severini. Tra gli uomini in maglia bianca, invece, da sottolineare la prestazione dei soliti tre: Lomazs, Kohn e Cavars tutti in doppia cifra, stavolta aiutati (meglio tardi che mai) anche dalle triple di Davis Gutmanis. Grande prestazione dei nostri connazionali che contro avversari ostici trovano da subito guida del match per non lasciarla più, escluso per un brevissimo periodo nel cuore del primo quarto. Ricacciato indietro il tentativo di sorpasso del secondo parziale, il trio Flaccadori-Guariglia-Rossato monopolizza il terzo quarto, e quando arrivano le due bombe consecutive da tre firmate Mastellari il tabellone recita 72-55. Vani i tentativi di rientrare in partita per la Lettonia, l'Italia si conferma a contatto, seppur un passo dietro, con le principali potenze europee a livello giovanile.

Ore 15.15, Finlandia 91-70 Ungheria, 15/16 posto
I padroni di casa finlandesi evitano la figuraccia dell'ultimo posto e lasciano il disonore all'Ungheria, vittima sacrificale annunciata di questo europeo. Gli uomini di Peter Por come in tutte le partite vanno sotto già alla fine del primo quarto (31-15), togliendo agonismo e competitività al resto del match. Da segnalare la "solita" doppia doppia del gigante Lauri Markkanen, che ha trascinato i suoi con 26 punti e 10 rimbalzi, assieme all'ottimo Tahvanainen, autore di 23 punti in 20 minuti. Tra gli sconfitti rotazioni molto lunghe e meritato riposo per l'ala grande Marko Krivacevic, in ogni partita ultimo ad alzare bandiera bianca, oggi in campo solo per 15 minuti.

Ore 15.15, Serbia 88-60 Israele, 11/12 posto
Nella parte bassa della classifica generale si piazzano Serbia ed Israele, con i balcanici vittoriosi grazie alla prestazione da 24 punti e 9 rimbalzi di Stefan Lazarevic in 23 minuti sul parquet. I serbi dominano nel pitturato e stanno davanti per tutto il match, toccando anche il picco di +33 con l'ottimo 63% di realizzazioni di squadra dal campo. Israele che paga la pessima difesa del ferro e i tanti errori sui cambi difensivi, mentre in fase di offesa mancano le percentuali di Leumi e Koperberg, che si assumono in due la responsabilità di 33 conclusioni sulle 68 totali di squadra, trasformando rispettivamente il 40% ed il 38%.

Ore 17.30, Slovenia 82-77 Svezia, 9/10 posto
A chiudere la top ten di questo europeo under 20 è la Svezia, battuta solo nel finale dalla Slovenia di Aleksander Sekulic. Ottima la prova di Durnik e Drubelic, entrambi eccellenti da una parte all'altra del campo nonostante i diciannove minuti concessi ad ognuno dei due dal coach. Dalla parte scandinava invece arrivano tantissimi errori, tra cui quelli shock dello 0/11 di Johansson, ottimo prima di questa partita nella competizione. Si salva invece la coppia Svensson-Andersson, che cerca di dare ordine alla manovra seguendo le indicazioni di Degernas. Slovenia che tocca la doppia cifra di vantaggio nel primo tempo ma è bravissima a ricacciare indietro gli svedesi, arrivati al -1 alle porte dell'ultima frazione.

Ore 19.45, Turchia 76-61 Germania, 3/4 posto
Finale combattutissima quella per il terzo ed il quarto posto:  Turchia e Germania si affrontano per la seconda volta dopo il girone e ne viene fuori una sfida punto a punto con la Germania spesso avanti, fino alla splendida tripla fuori equilibrio di Mushidi che, sulla sirena del terzo quarto, regala il +2 ai suoi. A quel punto, però, i tedeschi sembrano spegnersi ed è lì che viene fuori la personalita della Turchia, sicuramente la sorpresa più piacevole di questo europeo under-20: nonostante le prestazioni non esaltanti dei lunghi Arar e Yurtseven, comunque sempre efficaci in protezione del pitturato ma non letali come contro l'Italia,  i turchi nel solo ultimo quarto trovano 27 punti dal trio Ugurlu-Ulubay-Cevik, letale soprattutto dall'arco per il 29-12 che battezza quarto, partita e medaglia di bronzo. La menzione d'onore è proprio per Berk Ugurlu, ai limiti dello strapotere con la palla in mano, per lui saranno 17 punti, 8 assist e 4 rimbalzi a fine match. Ad Okben Ulubay, però, il merito di aver piazzato il tiro da tre senza ritmo, di pura personalità, che a pochi minuti dal termine ha sancito la definitiva frattura della partita. Ai ragazzi di Henrik Roedl, che pure hanno difeso con grandissima intensità per tre quarti di gioco, costa carissimo il lungo blackout totale nel momento decisivo della partita, spalle a canestro ma soprattutto nella metà campo offensiva: alla sirena gli unici in doppia cifra sono i soliti due, il centro Mahir Agva e l'esterno Andreas Obst, rispettivamente con 10 e 11 punti.

Ore 20.00, Lituania 55-68 Spagna, Finale
E' la Spagna la migliore compagine under-20 d'Europa. Questo il verdetto di Helsinki dove, nell'Ice Stadium finalmente semi-riempito dal tifo del pubblico finlandese, gli uomini di Orenga trovano due break, rispettivamente alla fine del primo e del secondo tempo per portare a casa l'oro continentale. Dopo un avvio equilibrato, con la Lituania spesso avanti, è il solito Marc Garcia, stavolta orfano del compagno di triple Francisco Alonso (0/4) a firmare con cinque punti consecutivi il parziale di 9-0 per mandare le squadre all'intervallo lungo sul 40-32. Nella seconda frazione si segna meno, ma il terzo quarto è comunque incandescente: grazie anche alla fisicità di Vila in post basso la Spagna mantiene il distacco fino alla tripla senza coscienza del solito Garcia che firma la doppia cifra di vantaggio. Dopo un minuto però a rispondere è Ignas Fiodorovas, che fuori da ogni logica trova la retina con un tiro dall'arco, marcato, buttandosi indietro per il -7. Gli iberici continuano però a macinare punti nei momenti importanti oscurando completamente la vallata ai lituani, capaci di segnare solo quattro tiri liberi nei primi otto minuti e mezzo dell'ultima frazione, trovando poi cinque punti nel garbage time, quando oramai era troppo tardi. Man of the match senz'altro il già citato Ramos Vila, capace di inanellare 18 punti, 14 rimbalzi - di cui sei preziosissimi in attacco - ma soprattutto di essere presente con forte personalità in entrambe le aree. Ottimo, ancora, anche Marc Garcia, pericoloso dall'arco (2/3) ma anche in penetrazione, costringendo la difesa avversaria a muoversi di continuo sui suoi tagli con e senza palla. Per Masiulis ed i suoi ragazzi sensazione di aver sprecato l'occasione di questa generazione per lasciare un segno indelebile, a causa di un attacco incapace di scalfire le certezze spagnole: in doppia cifra solo Fiodorovas (4/7 con 3/5 da tre) e Zemaitis (11 punti, 4/15 dal campo e 3/11 dall'arco).