Soffre tremendamente la Spagna di Sergio Scariolo per avere la meglio della Nigeria. Segno di una squadra che stenta a ritrovare gioco e fluidità in attacco, così come intensità in difesa. Tuttavia, l'esperienza e la qualità dei protagonsti sono sufficienti, nel finale, a piazzare la zampata decisiva, con un parziale di 13-5 che permette a Gasol e compagni di sperare ancora nella qualficazione. Adesso, però, le prove ostiche contro Lituania ed Argentina: serviranno due vittorie per evitare una clamorosa eliminazione. Fuori, a meno di sorprese, la Nigeria di un ottimo Oguchi. 

A partire meglio sono gli spagnoli, che forte della sete di vendetta e rivalsa, innestano subito le marce alte provando a scappare via nel punteggio. Circolazione di palla, difesa e, complice una Nigeria non impeccabile sui due lati del campo, gli iberici allungano sull'11-2. Si rivede, dopo due partite in sordina, Rudy Fernandez, finalmente protagonista sugli scarichi di un ritrovato Rubio. La Nigeria si aggrappa ad Oguchi e sporadici canestri per restare in partita, ma a fine primo quarto è 25-11. Gli spagnoli commettono l'errore di non uccidere subito il match, facendo rientrare in partita, mentalmente e soprattutto fisicamente, gli avversari: sono Uzoh, Umeh ed Oguchi a trascinare gli africani alla rimonta, che si concretizza nella seconda metà di primo tempo quando la squadra di Scariolo è preda di ansie e paure in attacco. Tuttavia, all'intervallo lungo, la Spagna resta avanti di 2. 

Alla ripresa delle ostilità la Spagna prova a scappare nuovamente: 10-0 il parziale firmato da due triple di Rudy e da quattro punti di Rubio che permette agli iberici di firmare il nuovo più 10 (47-57). Le conclusioni pesanti di Oguchi, Ibekwe ed Akognon rimettono in bilico la gara, con i nigeriani che sfruttano l'abbrivio per firmare il sorpasso con Ogide nel finale (66-65) che sancisce inoltre il primo vantaggio. La Spagna sembra frastornata, ma le due triple di Navarro ad avvio quarto periodo scuotono le Furie Rosse. Oguchi risponde colpo su colpo alle iniziative iberiche, riportando la Nigeria a contatto (79-81). Sul più bello, però, gli africani soffrono la crescente intensità difensiva di Llull e compagni, che nel finale piazzano la zampata decisiva: Gasol ne infila sei importantissimi, prima che la guardia del Real Madrid chiuda i conti dalla lunetta.