Certe partite segnano la carriera di un giocatore, danno emozioni forse irripetibili ad alcuni, soprattutto se il match in questione si gioca con la maglia della propria nazione, per cui si suda, si lotta e non si molla mai. Poi, se si tratta di una semifinale olimpica, la posta in palio è ancora maggiore, perchè può far entrare nei libri di storia ogni giocatore, destinandolo o meno a una medaglia che per molti è un sogno irrealizzabile, per altri il coronamento di un percorso vincente, per alcuni l'obiettivo da non fallire per non vedere il proprio nome nella lista nera di quelli che non ce l'hanno fatta. Quest'ultimo, per loro fortuna, non è il caso delle due squadre che allo scoccare della mezzanotte di sabato si affronteranno nella seconda semifinale del torneo olimpico di basket, quelle Australia e Serbia che sono riuscite a non deludere le aspettative dei loro tifosi, assicurandosi il pass per l'incontro che darà a una di loro la possibilità di giocarsi l'oro contro la vincente di Spagna - USA, quella che è stata la finale delle ultime due edizioni.                                                                                                

Il percorso dell'Australia - Inseriti in un girone di ferro, i Boomers si sono imposti giocando una pallacanestro molto divertente, che fa della circolazione di palla il suo punto forte, e si sono qualificati come secondi, dietro solo agli States, gli unici in grado di batterli nel torneo. Dopo un ottimo debutto contro la Francia di Tony Parker, in cui sono stati trascinati alla vittoria da Bogut e Dellavedova, gli australiani si sono imposti anche nell'antipasto della semifinale olimpica nella seconda partita del torneo contro la Serbia, in cui gli NBA hanno fatto la differenza, capitanati da uno spettacolare Patty Mills, capace di mettere a referto 26 punti. Dopo la sconfitta contro gli U.S.A. per soli dieci punti, i Boomers hanno vinto largamente contro Cina e Venezuela, guadagnandosi l'accesso ai quarti di finale contro la Lituania, grande protagonista dell'altro girone, battuta anch'essa nettamente (90-64), in un'altra partita-capolavoro degli 'NBA', in cui quattro di loro sono andati in doppia cifra (Mills 24, Ingles 10, Dellavedova 15, Baynes 16).                                                                                                

Il percorso della Serbia - Reduci dal secondo posto agli ultimi mondiali, i serbi sono arrivati a queste Olimpiadi con tante speranze, supportate da un team giovane e pieno di talento, anche se non sempre espresso nel percorso brasiliano. Dopo un primo match molto convincente contro il Venezuela, in cui a brillare è stata in modo particolare la stella di Bogdan Bogdanovic (19 punti), sono arrivate le sconfitte contro Australia (95-80),Francia (76-75) e U.S.A. (94-91), nonostante le buone prove del solito Bogdanovic e dei lunghi Raduljica e Jokic. Nell'ultima partita del girone i serbi hanno spazzato via la Cina, regalandosi il passaggio ai quarti di finale, dove hanno avuto ragione della Croazia, in un incontro in cui Bogdanovic, Jokic e Markovic hanno trascinato i compagni al successo per 86 a 83.                                                                       

Chiavi dell'incontro - La favorita del match sembra essere l'Australia, forte dell'affermazione nel girone contro i balcanici e del grande stato di forma delle due guardie Patty Mills e Matthew Dellavedova, giocatori che nel loro palmares possono vantare anche un titolo NBA, come del resto i compagni di squadra Aron Baynes e Andrew Bogut. Se i due boomers riusciranno ad attaccare Teodosic con costanza e a limitarne lo spropositato talento offensivo le cose per la Serbia potrebbero mettersi male, Bogdanovic e Jokic permettendo. La Serbia, infatti, può contare sui suoi due giovani fenomeni, che però dovranno provare di reggere la pressione anche a questo livello, forse il più alto a cui hanno giocato. Molto interessante anche lo scontro sotto i tabelloni tra Miroslav Raduljica e Andrew Bogut, protagonisti di un match esaltante nel girone, che potrebbe davvero decidere la contesa a suon di rimbalzi e canestri decisivi.