Il rematch della finale dei mondiali spagnoli del 2014 si conclude esattamente come ci potevamo aspettare, ma con un divario ancora maggiore rispetto alle aspettative. Top scorer è Kevin Durant che regala spettacolo al pubblico brasiliano con 30 punti. Poco da rimproverare alla Serbia che semplicemente si è trovata di fronte una squadra fortissima; squadra che forse era stata sottovalutata dopo le prime partite del girone, ma che si è ripresa in modo pazzesco senza mai perdere una sola partita.

Gli USA iniziano il match più atteso senza premere sull'acceleratore, la Serbia approfitta del ritmo basso per trovare subito il vantaggio con 5 punti di Macvan. Proprio i serbi rimangono avanti per tutti il quarto, con la coppia di lunghi che finalizza bene in attacco, mentre tutti i tiri in isolamento degli Stati Uniti trovano solo il ferro. Nel finale la squadra di coach K si riporta avanti con un gioco da tre punti di Cousins e una tripla di Durant; fine primo quarto sul 19-15.

Gli americani vogliono dare lo strappo decisivo a inizio di secondo quarto sfruttando un contropiede e la fisicità sotto canestro; salgono in cattedra i giocatori d'oltreoceano con un +10. Mostruoso Kevin Durant che segna otto punti consecutivi e regala spettacolo in campo. Serbia in grande difficoltà ad attaccare contro la difesa americana che sale di colpi e d'intensità, nonostante Teodosic illumini la scena con le sue doti tecniche pazzesche. I problemi arrivano anche dalla situazione falli, con Raduljica che ne colleziona 3 e Kalinic che arriva a 4 a neanche metà partita. Gli USA dimostrano una superiorità imbarazzante sui due lati del campo, 52-29 a fine primo tempo, con una super prova di KD che ne mette a segno 24 in 20 minuti.

Come ad inizio partita, la partenza del terzo quarto è a rilento per entrambe le squadre che segnano poco e tutto ciò favorisce ovviamente gli Stati Uniti. Torna in campo anche Raduljica per rischiare il tutto per tutto, ma la Serbia crolla in difesa e con una transizione veloce viene punita dalle triple di Klay Thompson e dagli appoggi di Durant. Non c'è una vera reazione, con Bogdanovic che litiga col ferro e il Team USA che si diverte alzando alley oop e facendo girare il pallone con grande efficacia. Il parziale è davvero durissimo e il divario supera i 30 punti, per poi chiudere la terza frazione di gioco sul 79-43.

L'ultimo quarto è una vera e propria formalità, non c'è spazio per il recupero serbo. Tra gli americani spazio anche per DeRozan, poco usato in questa olimpiade, che prova a farsi vedere con qualche giocata delle sue. L'unica consolazione per i serbi è quella di riuscire a diminuire lo svantaggio, a tratti vicino ai 40 punti, merito principalmente di Bogdanovic che si sveglia solo nel finale. Il match si conclude sul 96-66 e gli USA conquistano il terzo oro olimpico consecutivo.

Stati Uniti. Punti: Durant 30, Cousins 13, Thompson 12. Rimbalzi: Cousins 15, Anthony 7, Lowry 5. Assist: Lowry 5, Durant 4, Irving 4.

Serbia. Punti: Nedovic 14, Macvan 11, Raduljica 7, Bogdanovic 7. Rimbalzi: Jokic 4, Raduljica 3, Stimac 3. Assist: Teodosic 3, Bogdanovic 3, Jovic 3.

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Andrea Valiani
Il mio nome è Andrea Valiani, vivo in Toscana, più precisamente a Poggibonsi e studio alla facoltà di scienze politiche a Siena.