La larga vittoria ottenuta da Tenerife contro il Mega Leks non scalfisce il sorriso dei tifosi irpini: Avellino batte la Juventus Utena e vola agli ottavi di finali di Basketball Champions League. 

L'assenza di Cusin e una botta alla spalla subita a metà gara da Ragland non incidono sul cammino dei lupi, che soffrono ma realizzano l'ennesima impresa della stagione, raggiungendo Sassari e Venezia nella seconda fase della competizione.
Levi Randolph, finalmente in doppia cifra nel 2017, è il miglior realizzatore dell'incontro con 18 punti, ma ancora una volta a fare la differenza è la carismatica regia di Marques Green, sempre una garanzia quando la partita è in bilico e c'è da trovare le giocate decisive. 

Primo quarto Fesenko, chiamato agli straordinari per l'assenza di Cusin, realizza i primi due punti dell'incontro. Ragland appare subito in serata, e comincia a martellare il canestro avversario con triple, penetrazioni e assist al bacio per l'ucraino. Avellino però soffre gli attacchi in velocità di Utena, a segno con Sirutavicius e da 3 con Sulskis, e perde Leunen, gravato da due falli. Utena sorpassa  con una serie di 4 liberi e allunga con una tripla di Diggs (16-20). Avellino, con Zerini centro al posto di Fesenko, accorcia con  un trepunti di Green e, allo scadere, controsorpassa con due liberi di Randolph (21-20). 

Secondo quarto Utena va a segno con una tripla dell'esperto cecchino Sirutavicius, a cui risponde con la stessa moneta Adonis Thomas. La presenza di Fesenko sotto le plance impedisce secondi tiri ai lituani, li obbliga a costanti raddoppi e falli in serie (3 di Cepukaitis). Fesenko porta gli irpini a +5 (28-23), vantaggio replicato da una tripla di Randolph a metà periodo. I lituani non ci stanno e sorpassano con un parziale di 6-0, col solito Sirutavicius protagonista. Fesenko arriva in doppia cifra, Randolph è più produttivo rispetto alle ultime uscite, e anche con l'ucraino in panca Avellino trova il nuovo vantaggio (37-34). Uno scambio di triple tra Thomas e Sulskis tiene alto il punteggio.
Avellino è costretta a rinunciare a Ragland (botta alla spalla sinistra) negli ultimi minuti, soffrendo in attacco, ma Utena spreca più di un possesso riuscendo soltanto a impattare a quota 40. 

Terzo quarto Ragland è di nuovo in campo e serve a Leunen l'assist per un gioco da 3 punti. Con 4 punti di Thomas, Avellino piazza l'allungo, contenuto da due liberi di Diggs (47-42), su cui Ragland commette il terzo fallo. La Sidigas non sfrutta molti secondi tiri (11 rimbalzi offensivi), e Utena pur appesantita dagli errori ai liberi (1/4), si rifà sotto con una tripla di Best (49-48). Visibilmente debilitato, Ragland è costretto a lasciare spazio a Green.  Avellino così si affida a Randolph, ben imbeccato da Green, per restare avanti. Gli attacchi delle due squadre si inceppano nei minuti finali del periodo. Avellino sbaglia di tutto con Zerini e Obasohan, Utena non fa meglio  con Parker, mai in partita, e il quarto si chiude sul 55-54 per i padroni di casa, con un parziale di frazione di 15-14.

Ultimo quarto Sacripanti rimanda in campo Ragland. Utena sorpassa col solito velenoso Sulskis, Avellino risponde con una tripla di Leunen su assist di Ragland, per poi sbagliare di continuo dalla lunga distanza (0/4). I lituani non ne approfittano, commettendo  a loro volta errori piuttosto banali. Avellino riesce finalmente a servire Fesenko (62-58), continua a dominare a rimbalzo ma non riesce a prendere il largo a causa delle scarse percentuali. Ragland realizza dall'angolo la tripla del +4 (65-61), ma commette in quinto fallo con uno sfondamento. La Sidigas entra negli ultimi 2 minuti di gioco con l'1/2 ai liberi di Thomas (66-62), poi è Levi Randolph a dire addio alla crisi personale che lo aveva colpito nelle ultime settimane, realizzando i 5 punti che di fatto chiudono l'incontro. 

Avellino fa un passo nella storia, che è ancora tutta da scrivere.