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NCAA - Xavier, il bello di non aver nulla da perdere

Il team del college dell'Ohio è considerato il più debole tra le Sweet 16. Riuscirà ad allungare ulteriormente il suo cammino la compagine universitaria con sede nella città di Cincinnati?

NCAA - Xavier, il bello di non aver nulla da perdere
NCAA - Xavier, il bello di non aver nulla da perdere
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Di Andrea Tommaso Indovino

Nel 2015-16 Xavier si presentò al rush finale della March Madness con un record di 28 vittorie e 6 sconfitte, riuscendo a conseguire una preziosa seed #2 che tuttavia non sfruttò a dovere, venendo eliminata appena al secondo turno da Wisconsin che punì i rivali con uno sbalorditivo buzzer beater di Bronson Koening. 

Quest'anno, invece, Xavier è arrivata alla "Pazzia di Marzo" con un record peggiore, 23 vittorie e ben 13 sconfitte, che non gli ha permesso di entrare nella Top 25. Appena 9 vittorie nella Big East, e conseguente undicesima seed nel tabellone Ncaa. Gli uomini di Chris Mack giungono alle Sweet 16 eliminando al primo turno Maryland (76-65) ed al turno successivo Florida State, sommergendola di 25 punti (91-66).

Quest'anno, tra le "magnifiche 16", non è presente una vera e propria Cinderella. La squadra con meno probabilità di successo, proprio Xavier, è riuscita a qualificarsi 11 volte negli ultimi 12 anni alle fasi finali del torneo. Dunque, seppur i Musketeers siano la compagine meno probabile ad esultare a Phoenix, possono essere comunque considerati squadra di medio alto rango.

Priva di Edmond Sumner, stella indiscussa di Xavier out a causa di un problema al ginocchio patito a gennaio di quest'anno, i "Moschettieri" si sono ritrovati senza un playmaker di backup, scivolando di conseguenza in una crisi di risultati che ne ha perfino messo in discussione la partecipazione alla fase finale del torneo. Ed allora, come è riuscito coach Mack a raddrizzare la nave nel bel mezzo del mare in tempesta? Presto detto: in primis, ha responsabilizzato Trevor Bluiett, il quale ha beneficiato della fiducia del coach giocando nei primi due turni, forse la miglior pallacanestro della sua giovane carriera. Addirittura 25 punti di media ed uno strabiliante 50% dall'arco dei tre punti, per un tuttofare del parquet, impiegato in campo sia da due, da tre e da quattro, con buonissimi profitti.

Con Bluiett, anche Sean O'Mara si sta esprimendo su livelli eccellenti, rendendo il frontcourt di Xavier terribilmente efficace. Sono 13.5 i punti di media da lui realizzati nelle precedenti due vittorie, dato impressionante per un giocatore che da sempre non si è contraddistinto per essere un affidabile scorer. "Ci stiamo esprimendo su ottimi livelli, Bluiett è un giocatore fantastico, ci siamo affidati a lui in molte circostanze ed è stato bravo a prendersi le giuste responsabilità ed i giusti tiri, senza forzare nulla. Anche O'Mara mi è piaciuto, contro Florida State ha giocato in un modo meraviglioso", questo è quanto dichiarato dall'head coach degli Xavier Musketeers dopo aver colto l'accesso alle Sweet Sixteen.

Indipedentemente da ciò che accadrà, quella contro Arizona sarà per i "Moschettieri" già un successo. Al SAP Center di San Jose se la vedranno contro gli Wildcats del prodigio finlandese classe 1997 Lauri Markkanen. Pronostico tutto a favore di Arizona, ma si sa, la March Madness ci ha abituato a tutto, a grandi sorprese, e come sempre l'upset è dietro l'angolo.

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About the author
Andrea Tommaso Indovino
Amo lo sport in tutte le sue infinite sfaccettature. Seguo principalmente il calcio ed il basket a 360° gradi, ma assiduamente anche il mondo della Formula 1, la Moto GP ed il ciclismo, specie le grandi corse a tappe. La mia è una voglia infinita di SAPERE, del resto Seneca affermava: Sii servo del sapere se vuoi essere veramente libero.