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Ncaa, Sweet Sixteen - North Carolina annienta Butler e vola in finale del South Regional (92-80)

I Tar Heels prendono il largo nel primo tempo, poi si limitano a gestire e controllare l'abbondante vantaggio, sempre in doppia cifra nella ripresa (con un filo di brivido). Sugli scudi un Justin Jackson da urlo, con 24 punti. Bene anche Barry (26) e Maye. I Bulldogs pagano la latitanza dei gregari e i ritmi vertiginosi, impossibili da sostenere.

Ncaa, Sweet Sixteen - North Carolina annienta Butler e vola in finale del South Regional (92-80)
Justin Jackson, dominante. Fonte immagine: Twitter @marchmadness
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Di Giorgio Dusi

North Carolina prosegue la marcia di avvicinamento alla revenge, dopo la sconfitta in extremis di un anno fa in finale. I Tar Heels, nella semifinale del South Regional del Torneo Ncaa 2017, si sbarazzano dei Butler Bulldogs con a tabellone un 92-80, punteggio che racconta di una gara dominata dalla squadra di Roy Williams, la quale concede giusto le briciole agli avversari e vola alle Elite Eight, dove ad attenderla trova la vincente della sfida tra Ucla e Kentucky.

Dopo un avvio equilibrato, i Tar Heels provano la prima mini-fuga, ma Chrabascz con un gioco da tre punti riporta avanti Butler; un vantaggio che dura poco, perchè Jackson inizia presto a dominare, aprendo con una tripla che vale il 10-6 per Unc. La difesa dei Bulldogs si procura un paio di sfondamenti che interrompono l’emorragia, ma l’attacco si schianta contro i centimetri dei ragazzi di coach Roy Williams. Solo dal perimetro Butler trova punti, soprattutto con Baldwin, ma tre errori in fila dalla lunga offrono campo libero a North Carolina, che allunga sul +10 con cinque punti in fila di Berry, costringendo Holtmann al time-out. Il 17-0 di parziale viene interrotto da un’invenzione di Lewis, con un long-two che ferma l’emorragia e il digiuno di canestri, durato oltre 5 minuti.

Chrabascz - il migliore dei suoi, con 21 punti - con un gran lavoro in post prova a trainare i suoi, ma la difesa a zona dei suoi non regge e viene punita dal perimetro, per mano di un Justin Jackson tornato dopo un mini-riposo e che alza la percentuale dalla distanza dei suoi (6/7 nei primi 13 minuti di gioco). Un paio di transizioni positive – firmate Savage e Baldwin – portano lo svantaggio in singola cifra, sul 38-29. Ci pensa un Maye silenzioso a riallungare, firmando 7 dei 9 punti dei Tar Heels che conducono poi, con la tripla di Britth, al +20 sul 52-32.

La ripresa non modifica più di tanto i ritmi di gioco, ma porta un pizzico di superficialità di North Carolina, spazzata via dalle solite folate di Berry, che in pitturato – come buona parte dei suoi compagni, testimoniano gli oltre 40 punti in area alla sirena – fa più o meno quel che vuole. Con 14 minuti da giocare, si ristabilisce il +20 (65-45) con la firma di un Jackson pluridimensionale ed estremamente solido. L’eccesso di sicurezza di Unc, accomodatasi sul vantaggio, frutta un buon parziale per i Bulldogs, timbrato dalla tripla di Kelan Martin con il 57-71 che costringe Williams a fermare la gara. Al rientro, però, di nuovo Martin muove la retina dal perimetro, restituendo speranze che vengono però spente da Unc, con il solito tarantolato Berry.

Il timbro finale sulla partita lo piazza proprio il playmaker col numero due sulla schiena, abile nella penetrazione con tanto di virata. Sono 26 i punti alla sirena di Berry, top scorer dei Tar Heels, davanti a Justin Jackson, a quota 24: sono loro due a decretare il punteggio finale di 92-80 che proietta North Carolina a un solo step dalle Final Four. I Bulldogs, invece, abbandonano il torneo con pochi rimpianti, sconfitti da una squadra semplicemente più forte.