Una sconfitta che per certi versi si poteva prevedere senza particolari sorprese, anche se resta l'amaro in bocca e la delusione per un'altra battuta di arresto di dimensioni enormi. La SikeliArchivi Capo d'Orlando va a perdere in maniera rovinosa anche sul parquet del Neptunas Klaipeda, nella dodicesima giornata del girone B di FIBA Champions League, rimediando di fatto la sesta sconfitta consecutiva dall'inizio di un 2018 sempre più infausto per i colori biancazzurri. Come detto è stata una caduta a dir poco rovinosa per la formazione allenata da Gennaro Di Carlo, la quale ha sfiorato sia la quota dei 100 punti subiti che quella dei quaranta punti di scarto, con un 99-60 che dice davvero tutto sulla differenza dei valori espressi sul parquet, fatta eccezione per i primi minuti di gioco in cui, a parità di energie a disposizione dei lituani e dei siciliani, sembrava poterci essere dell'equilibrio. Poi, però, è venuta fuori la superiorità tecnica e fisica e soprattutto la differenza di approccio ad una gara che per l'Orlandina aveva davvero poco o nulla da chiedere sul piano degli obiettivi.

A dire il vero, al di là degli annosi problemi sul piano psicologico e della grinta che sono emersi in maniera insindacabile in questa fase della stagione, e che anche il direttore sportivo Sindoni ha messo in piazza proprio dopo l'ultima fatica europea - la netta sconfitta casalinga contro i campioni in carica di Tenerife - in casa SikeliArchivi Capo d'Orlando sono arrivate due ulteriori assenze che hanno accorciato ulteriormente le rotazioni per coach Di Carlo. In primis quella di Atsur, il migliore dei biancazzurri nella sfida di Pistoia e rientrato in Sicilia per recuperare da precedenti acciacchi, e poi quella di Mirza Alibegovic, tornato al quartier generale dell'Orlandina grazie ad un permesso ottenuto dopo la trasferta toscana. Ne è venuta fuori una partita che di fatto non ha avuto storia: il Neptunas ha allungato dopo la prima metà del primo quarto, andando al primo intervallo avanti di 16 punti e allungando volta per volta grazie a percentuali clamorose in attacco. Inevitabili le difficoltà per una SikeliArchivi incapace e impossibilitata a reagire, con il passivo che sale sul 66-30 all'intervallo lungo.

Al rientro dagli spogliatoi si gioca di fatto una partita che è in realtà già finita da un pezzo. In casa Neptunas non c'è bisogno nemmeno di rischiare più di tanto i big, come gli americani Fields e Johnson e soprattutto un Ronaldas Seibutis che gioca quasi in pantofole, senza mai segnare dal campo (tre i suoi, tutti arrivati in lunetta). Per la SikeliArchivi ci sono quattro giocatori in doppia cifra, con il 'padrone di casa' Kulboka che gioca tutta la partita e arriva a quota 18 con 6/18 dal campo e ben nove triple tentate, di cui solo due mandate a bersaglio. Sopra la soglia dei dieci punti anche Ihring e Delas (entrambi a quota 12) e uno Stojanovic in costante crescita sul piano fisico e del coraggio. Tra l'altro, oltre alle assenze già menzionate di Atsur e Alibegovic, coach Di Carlo non ha potuto contare proprio sul suo capitano, uscito malconcio a metà gara. In ogni caso, le fatiche in Champions League finiranno presto per l'Orlandina, che non può più rientrare in corsa per la qualificazione ai playoff. Ci sarà l'Europe Cup a prolungare il cammino continentale dei paladini, i quali hanno però bisogno in primis di ritrovarsi sotto tanti aspetti.

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