Con disarmante facilità il Fenerbahce di coach Obradovic ha mandato agli archivi, ieri sera, la propria serie di quarti di finale, eliminando in tre gare dall'esito mai in discussione il Real Madrid di Laso. Lo scalpo, nonostante la non esaltante stagione europea delle merengues, è di quelli importanti: i turchi hanno estromesso dalla competizione e dalle Final 4 la squadra campione uscente, ricevendo in eredità, quasi come se fosse una conseguenza diretta, la palma di favorita assoluta per la conquista del titolo finale. Il cammino della squadra di Datome sembra inarrestabile, con una crescita fisiologica dal primo giorno di costruzione di questa squadra ad oggi che sembra avere un solo ed unico fine: la conquista della coppa. 

Ed allora tutti ai piedi del Fenerbahce, capace di dimostrare in casa e fuori di essere una corazzata stratosferica, in grado di vincere contro i blancos sia mettendo a referto più di 100 punti che soffrendo e imponendo la legge della difesa più arcigna. Due qualità fondamentali se l'obiettivo finale è quello più ambito e prestigioso. Ovviamente raggiante Zelimir Obradovic, che dopo gli otto trionfi sulle panchine di Partizan, Badalona, Real Madrid e Panathinaikos cerca la prima gioia in Turchia. Tre anni si sofferenza, per arrivare infine ad intravedere la luce in fondo al tunnel. 

"Sono davvero contento e soddisfatto. Abbiamo giocato tre gare fantastiche. Prima dell'ultima, ho chiesto ai miei ragazzi di giocarla come se fosse una finale, sebbene fossimo avanti 2-0 sul Real. Nel primo tempo abbiamo sofferto la pressione e un pizzico di nervosismo. Siamo stati favoriti anche dal fatto che loro non hanno segnato come spesso gli accade da oltre l'arco dei tre punti. Successivamente giocatori come Datome, Dixon e Bogdanovic hanno fatto la differenza aiutandoci a scappare via nel punteggio e portare a casa la serie. Spero di riavere Vesely per le Final 4".  

Bogdan Bogdanovic, guardia del Fenerbahce | Photo Euroleague.net
Bogdan Bogdanovic, guardia del Fenerbahce | Photo Euroleague.net

Contenti anche Bogdan Bogdanovic e Bobby Dixon, entrambe concordi nel sottolineare che i turchi non hanno ancora vinto nulla: "Non abbiamo ancora vinto nessuna coppa. Siamo qui per ben altro. Alle Final 4 non ci sono favoriti, molte volte le outsider hanno portato a casa la coppa. Questa serie non era affatto facile nonostante il fatto che abbiamo chiuso 3-0. La cosa che più mi soddisfa è che abbiamo una grande chimica di squadra" ha sentenziato la guardia. Gli fa eco il play turco-statunitense, anch'egli già proiettato a Berlino: "Abbiamo solo raggiunto uno dei nostri obiettivi, cioè far parte delle Final Four ancora una volta e ci siamo riusciti battendo una delle migliori squadre in Europa e questo significa davvero molto per noi. Tuttavia, come ha detto Datome, questo non ci soddisfa. Vogliamo portare a casa ancora due gare".