Prima sconfitta stagionale per l'Olimpia Milano di Jasmin Repesa, che al Pireo di Atene contro l'Olympiacos cede a cavallo tra terzo e quarto periodo complice un parziale devastante di 12-0 nel momento migliore dei milanesi. Emporio che negli ultimi minuti del terzo quarto - dopo una gara sostanzialmente equilibrata - avrebbero l'opportunità, un paio di volte, di coronare la rimonta e mettere la testa avanti, ma errori banali di imprecisione, e le difficoltà a rimbalzo, costano carissimo a Gentile e soci. Gli ospiti si arrendono al cinismo ed all'intensità difensiva dei greci, implacabili inoltre dalla distanza, dove Spanoulis e Green spaccano la gara. Appuntamento a giovedì per un pronto riscatto, quando al Forum arriverà il Real Madrid. 

Sfairopoulos sceglie Mantzaris con Spanoulis in guardia, con Birch, Papanikolaou e Printezis a completare il quintetto. Risponde Repesa con Raduljca e Macvan sotto le plance, Gentile nello spot di ala piccola e Dragic in guardia, Hickman in cabina di regia.

L'avvio di Milano fotografa la voglia di Repesa di sfruttare la maggiore fisicità in post e cavalcare i suoi lunghi, ma i maggiori problemi arrivano dalla difesa, dove Spanoulis sfrutta al meglio i pick and roll per aprire il campo in favore dei compagni: sei dell'ex Rockets nel 13-4 che sembra lanciare i padroni di casa. Gentile si carica la squadra sulle spalle e con sei punti quasi di fila - tre liberi di Hickman nel mezzo - riporta i suoi a contatto. L'ingresso di Hackett propizia il nuovo allungo greco, con l'Olimpia che perde per un paio di minuti il filo del discorso in attacco (21-13). Gli ospiti si aggrappano al fisico di Raduljca e Sanders - oltre a qualche forzatura di Hackett - per restare ancorati al match fino al primo intervallo (25-19).   

Il nuovo tentativo di fuga degli ellenici porta la firma di Lojeski, che con Hackett firma il più 10. Milano non accorcia in contropiede dopo un paio di forzature greche, ma Kalnietis pesca il coniglio dalla distanza che risponde alla tripla di Green (33-27). I lunghi meneghini continuano a faticare in lettura difensiva sul pick and roll, con Hackett che firma il gioco da tre punti e l'ottavo punto personale in pochi minuti in campo. E' in transizione - dopo due buone difese di Kalnietis e Gentile - che l'Olimpia riesce a fare le cose migliori: l'ex capitano prima da sotto e Simon da tre accorciano fino al -4 (36-32). Due pennellate di Printezis penalizzano la difesa di Milano, ma è un eroico Gentile - quanto mai in partita - che tiene a galla i suoi. I canestri di Green ed i liberi nel finale di Hickman fissano il punteggio sul 46-41 della pausa lunga. 

Ale Gentile, protagonista assoluto con 10 punti all'intervallo - Foto Euroleague Twitter
Ale Gentile, protagonista assoluto con 10 punti all'intervallo - Foto Euroleague Twitter

L'Olympiacos preme sull'acceleratore nei primi minuti della ripresa, con Mantzaris e Spanoulis che riprendono a bombardare dalla distanza. Milano si affida ai centimetri ed ai muscoli di Raduljica che con sei punti personali firma il -4 ospite (54-50). La crescente intensità difensiva - ed i tantissimi errori di frenesia da ambo le parti - non permettono né ai greci di scappare tantomeno ai meneghini di coronare la rimonta. Dopo una manciata di minuti a bocce ferme, la bagarre premia gli ospiti che con Simon ed il jumper di Raduljica accorcia fino al -3 (64-61). Due banali perse in contropiede - nel momento forse cruciale della gara - della squadra di Repesa consentono a Green di allargare nuovamente la forbice dalla distanza: la tripla sulla sirena vale il più nove Olympiacos (70-61). 

Il libero di Birch e l'antisportivo fischiato ad Hickman consentono ai greci di mettere ancor di più in partita il pubblico, mentre la tripla di Lojeski dall'angolo stronca definitivamente le velleità di rimonta meneghine (76-61 e 12-0 di parziale). Gentile è l'ultimo ad ammainare bandiera bianca, ma il destino dei milanesi è segnato. Negli ultimi minuti finali Repesa ruota molto gli uomini a sua disposizione - guardando anche al match di giovedì sera - che non riescono a cucire lo strappo fino al 91-81 finale, con Birch e Fragic che rimpinguano i rispettivi bottini personali.