Colpaccio esterno del Maccabi Tel Aviv, che espugna la Basket Hall di Kazan trascinata dai colpi di Devin Smith ben coadiuvato da Sonny Weems, decisivo sul finale di gara. Vana l’ennesima grande prova dell’ex Olimpia, Keith Langford, che trova ventuno punti in tre quarti, dopo aver segnato solo un libero nei primi dieci minuti. Il finale punto a punto è fatale all’Unics Kazan che incassa la sesta sconfitta in otto gare. Per i gialloblù di Tel Aviv seconda vittoria consecutiva dopo il trionfo interno contro i vicecampioni d’Europa del Fenerbahce, che vale l’avvicinamento alla zona playoff, con quattro vittorie all’attivo di fronte ad altrettante sconfitte.

Avvio di gara impetuoso per il Maccabi Tel Aviv: Rudd traccia la via con una bomba e playmaking portando i suoi sul +6 in apertura (3-9), mentre i russi trovano i primi punti con Panin e Latavious Williams. La prima fuga degli ospiti è innescata dal duo Rudd e Smith, che portano gli israeliani sulla doppia cifra di gap (12-25) prima del ritorno della formazione locale con i liberi di Langford che fissano lo score di 17-15. Nel secondo parziale l’Unics riprende a macinare gioco, riaprendo i conti con un break di 6-0 culminato dal canestro e fallo di Banic, per il -2, costringendo il Maccabi ad interrompere il gioco per riordinare le idee: Ladensberg è caldo e trova cinque punti, portando i suoi sul +5 (26-31), ma è un vantaggio che dura poco in quanto Langford firma l’immediata reazione pareggiando a quota trentacinque, a due minuti dall’intervallo. Smith e Zirbes chiudono il primo tempo sul 38-41 per i gialloblù.

Di ritorno dalla pausa lunga arriva un altro tentativo di fuga per la truppa di Hadar: Colton Iverson segna per il 38-45, ma il ritorno dei russi è immediato ed in due minuti si portano ad un tiro di scarto, con lo score di 46-48, a sei minuti dal termine. Nella seconda metà di frazione l’attacco russo s’inceppa, permettendo a Zirbes e Smith di piazzare l’ennesimo parziale: il terzo quarto termina sul 54-61. Nell’ultimo quarto gli ospiti sprecano il colpo del KO, consentendo al Kazan di rientrare in carreggiata con un grande break di 13-2 firmato da Langford: questi ultimi si riportano persino in vantaggio sul 67-63 a meno di cinque minuti dalla fine. Gli ospiti ribaltano però l’inerzia grazie alle triple di Seeley e Ohayon, mentre Weems fa la differenza in difesa e in attacco con due canestri pesantissimi, portando i suoi sul +4 a dieci secondi. La tripla sulla sirena di Langford allevia il dolore, ma il Kazan incassa la sua sesta sconfitta con il punteggio di 73-74.