Sudata ma meritata vittoria per il Panathinaikos contro l'Anadolu Efes: ottima partita di Alessandro Gentile (17) e di Rivers (23), decisivo con il suo 5/10 dall'arco per il 91-82 finale. Blindato il sesto posto in Eurolega dei greci, in vantaggio anche in doppia cifra prima della rimonta ospite, mentre la squadra di Istanbul rimane un passo fuori dalla zona playoffs.

Partita assolutamente interessante quella dell’O.A.C.A. di Atene: il Panathinaikos di coach Pascual, dopo la pesante sconfitta nel derby con l’Olympiakos, si presenta alla diciassettesima giornata di Eurolega con Alessandro Gentile e Nick Calathes in quintetto titolare. Dall’altra parte, l’Anadolu Efes di Istanbul punta ad agganciare proprio il Panathinaikos, il Darussafaka e la Crvena Zveda per un posto (virtuale) ai prossimi playoffs.

Ad aprire le marcature è proprio AleGentile dopo l’isolamento sulla sinistra: buon sottomano, seguito dalla tripla di Gabriel che chiude un i primi tre minuti costellati di errori al tiro. A sbloccare gli ospiti invece è Granger: transizione e cioccolatino scartato da Osman per il 5-2. Il Pana gioca con le marce basse senza trovare la via per muovere la retina, mentre la penetrazione di Granger regala agli ospiti un 2+1 che vuol dire primo vantaggio Efes. Poi, però si accende Alessandro Gentile: otto punti consecutivi da grande giocatore per infiammare il pubblico di casa e dimostrare una condizione fisica invidiabile. Parziale inchiodato sull’8-0 e primo strappo Panathinaikos. Thomas accorcia sul -5 in avvicinamento al ferro, prima che un’altra magia di Calathes armi la tripla di Rivers: 21-13 alla prima sirena.

All’inizio della seconda frazione si segna con più continuità, soprattutto da vicino, ma i greci riescono a mantenere la doppia cifra di vantaggio grazie all'ottimo impatto di Bourousis. Per l’Anadolu Heurtel mostra di cosa è capace: passaggio fantascientifico di mano mancina per la tripla di Deshaun Thomas, poi “teardrop” alla Tony Parker dal cuore dell’area che riporta i suoi a due possessi di distanza. Nel momento migliore per i turchi, si riaccende la luce in casa Pana: tripla di Rivers, abbandonato in angolo, e schiacciata di uno scintillante Bourousis per il +9. L’Efes ritrova la siccità offensiva, mentre dall’altra parte Xavi Pascual centra il massimo vantaggio (+13) tenendo Calathes in panchina, premiato dalle triple di Nichols e Futsis. La difesa turca non migliora, ma l’attacco regala qualche buon rimbalzo offensivo: ne servono tre a Brown per trovare due punti, mentre nell’ultimo minuto si rivede in campo anche Gentile, seduto per tutto il resto del secondo quarto. I liberi di Honeycutt e Granger, però, restituiscono ossigeno all’Anadolu Efes: all’intervallo lungo è 38-32.

Pronti via, all’inizio del secondo tempo la scintilla scatta da subito: Osman colpisce da nove metri con facilità incredibile, mentre Gabriel è bravo a correggere con la schiacciata l’errore in penetrazione di Calathes, micidiale poi in transizione per il 42-35. Il Pana continua ad allargare il campo e trova anche qualche prezioso rimbalzo offensivo: il tap-in vincente è di Gentile che fa 15 nel conto dei punti personali. Dall’altra parte, però, sempre Osman gli sfodera in faccia tutto il suo talento: turnaround meraviglioso all’altezza della lunetta per battere il cronometro dei 24. Si continua ad andare a fiammate all’O.A.C.A., fin quando il cioccolatino schiacciato a terra da Honeycutt per la schiacciata di Dunston costringe al timeout i greci.
Al rientro dalla pausa è doppio playmaker per i verdi, con Calathes e James in contemporanea, mentre dall’altra parte si rivede Heurtel a portare il pallone: in trenta secondi colpiscono dall’arco sia Thomas (3/3) che Granger, mentre il libero di Honeycutt (antisportivo in contropiede subito da Gabriel) completa la rimonta a quota 48 prima del sorpasso firmato Heurtel. Nel momento di difficoltà della sua squadra si appanna anche Gentile, che unisce uno 0/2 in lunetta ai tre errori consecutivi dal campo. Il terzo quarto si chiude in parità: 50-50.

Inizio di quarto quarto colpo a colpo: per il Pana la forza fisica dei due greci Bourousis e Fotsis, per l’Anadolu la rapidità della coppia di playmakers Granger-Heurtel, ci si reincontra a quota 54. I punti arrivano soprattutto dalla lunetta, ed i padroni di casa sono bravi ad addormentare il ritmo. Rimane sul parquet lo stesso Bourousis nonostante i quattro falli: il 29 incute timore agli avversari nel pitturato e riesce a sfruttare benissimo il suo fisico per siglare il semigancio del 60-57. Singleton vola a stoppare Brown a 3.11 dalla fine, ma gli arbitri vedono (giustamente) un contatto tra il gomito del difensore ed il corpo dell’attaccante. Lo statunitense fa 2/2 in lunetta, mentre nel possesso successivo si rende autore di una schiacciata sovrumana in accelerazione. In risposta alla giocata della serata, Xavi Pascual rimanda dentro dopo oltre 10 minuti Nick Calathes, ma è una sciocchezza di Granger a garantire la schiacciata in campo aperto a Singleton, prima dei fuochi artificiali: sia Rivers che Heurtel sparano e segnano due macigni dalla linea dei tre punti, è timeout Panathinaikos a 43 secondi dalla fine. L’ultimo possesso Efes è molto confuso, ma a quattro secondi dalla fine Heurtel riesce a mettere in ritmo Brown: stepback magistrale per il +3 col cronometro che recita 0:11. Partita poco spettacolare ma emozionante fino alla fine. La roulette finale dei liberi non tradisce: segnano James e Brown, poi gli arbitri assegnano tre liberi (molto dubbi) allo stesso James per un fallo di Honeycutt. È 70-70, si va all’overtime.

Il supplementare si apre col Pana-show: Gentile e Rivers firmano il parziale di 8-2 che fa uscire totalmente gli avversari dalla partita: tante palle perse, nessun canestro ed una resa definitiva ad un minuto dalla fine, quando Gabriel ruba palla e va ad inchiodare in campo aperto il +10. La partita è finita, ma una situazione curiosissima ha luogo negli ultimi secondi: falli a ripetizione per impedire i tiri da tre da una parte e dall’altra, con Heurtel e James praticamente impeccabili, ragionando su un discorso abbastanza astruso di differenza canestri. Punto dopo punto si arriva al 92-81, e finalmente la sirena sancisce la vittoria del Panathinaikos.

 

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About the author
Stefano Fontana
Ventenne. Ex-Liceo Scientifico abruzzese, trapiantato a Bologna nella facoltà di ingegneria informatica. Da sempre malato di calcio, fede rigorosamente rossonera, alla quale nel tempo si è aggiunta quella biancorossa dei Gunners. Con gli anni ho imparato ad amare tennis e basket NBA, grazie rispettivamente a Roger Federer ed alle mani paranormali di Manu Ginobili. Aspirante chitarrista con poche fortune. Non rifiuto mai una birra gelata.