Che sofferenza per il Maccabi Tel Aviv, che spreca diciannove punti di vantaggio vincendo per 85-84 contro un coriaceo Baskonia, che ha avuto il merito di riaprire una gara già compromessa. Momento di difficoltà per la truppa spagnola di Sito Alonso, che incassa la quinta sconfitta nelle ultime sei di Eurolega, mettendo a rischio il posto per i playoff, mentre gli israeliani restano ancora in vita con qualche minima speranza per accedere al turno successivo. Positiva la prova di Bargnani, autore di due quarti centrali di spessore, con diciassette punti, ma panchinato nell’ultimo quarto, mentre i padroni di casa si fanno trascinare dal solito Goudelock, ben coadiuvato da Landesberg, con 39 punti in due.

Pronti via il Maccabi sprinta subito con un parziale di 8-0, alimentato da un preciso Goudelock, mentre il Baskonia tarda a trovare la via del canestro finchè Larkin non ritrova continuità in attacco e si rimette in carreggiata con il controbreak di sette punti consecutivi, portandosi sul 10-7, dopo quattro minuti di gara. Gli israeliani cercano l’allungo con le triple di Miller e Landersberg, che valgono il +7, prima del ritorno degli ospiti con Beaubois dall’arco. Voigtmann ricuce al minimo lo scarto con il jumper a quattro secondi dalla prima sirena, fissando lo score sul 22-20 a favore dei gialloblù.

Nel secondo parziale, si sblocca Bargnani, con due liberi, mentre Voigtmann pareggia a quota ventisei dopo tre minuti di gioco. Tuttavia, i baschi non riescono a prendere il comando della gara, per via anche dei quattro punti consecutivi di Mekel, che proietta il Maccabi a sei punti di vantaggio. Negli ultimi minuti il Baskonia s’inceppa e Goudelock infiamma la retina ospite, portando i suoi sul +9, prima del canestro di Beaubois, che sigla il 46-39 a fine primo tempo.

Di ritorno sul parquet, è Maccabi show: nove punti consecutivi, su firma di Landesberg e Mekel, ed il Baskonia perde contatto sprofondando sul 55-39, con il solo Bargnani a caricarsi sulle spalle la squadra siglando sei punti consecutivi per i suoi. I padroni di casa vanno vicinissimi al +20, con i tiri liberi di Rudd, che siglano il 66-47 a tre minuti dalla terza sirena, ma negli ultimi istanti di frazione Laprovittola e Tillie accennano ad una minima reazione, chiudendo il quarto con uno scarto di quattordici punti (69-55).

Nell’ultimo parziale, Beaubois mette a segno la tripla del -11 (69-58) ma gli israeliani rispondono colpo su colpo, con Quincy Miller e Ohayon. A metà quarto sale in cattedra Voigtmann, che mette pressione agli avversari e innesca un break di 6-0 con il quale il Baskonia si porta sotto di sette punti (77-70). Goudelock ridà linfa e ossigeno con il jumper del +9, mentre la gara viene sospesa per qualche minuto, a causa di Budinger che involontariamente strappa la retina per un tentativo di tap-out.

Negli ultimi due minuti, accade l’impensabile: Larkin fa il bello e il cattivo tempo con cinque punti consecutivi, mentre Luz trova il -1 a quaranta secondi. Dopo l’errore dei padroni di casa, Larkin penetra senza trovare la luce del sole; il suo scarico per Hanga non favorisce il compagno che, nonostante il risicatissimo tempo a disposizione, si rifiuta di tirare dall’angolo passando a Beaubois a tempo scaduto, sprecando una ghiotta occasione per completare la rimonta. Finisce 85-84 per il Maccabi Tel Aviv.

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Giorgio Giovannini
Tradito dal suo riconoscibilissimo accento veneto, è un fedelissimo seguace della Reyer Venezia, ma il suo vero credo è LaVar Ball. Quasi pendolare tra Venezia e Londra, con tappa a Milano per le sue fedi calcistiche: Milan e Tottenham. Appassionato di stadi, specialmente quelli britannici.