Eurolega - Zalgiris corsaro a Bamberg, il Pana supera l'Unics al fotofinish

Lo show di Lekavicius (29) e Jankunas (24) permette allo Zalgiris di espugnare la Brose Arena per 91-86, mentre ad atene il Panathinaikos si salva solo nel quarto quarto contro l'Unics Kazan: rimonta eccezionale, coronata dalla tripla allo scadere di Mike James per l'83-82.

Eurolega - Zalgiris corsaro a Bamberg, il Pana supera l'Unics al fotofinish
Eurolega - Zalgiris corsaro a Bamberg, il Pana supera l'Unics al fotofinish
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Di Stefano Fontana

Brose Bamberg 86 - 91 Zalgiris Kaunas, Brose Arena, Bamberg, 20.00

Brutta battuta d'arresto per il Bamberg di Trinchieri e Melli, che combatte ma cade nel finale davanti al pubblico amico nello scontro diretto con lo Zalgiris guidato dalla coppia lituana Jankunas-Lekavicius, oltre cinquanta punti in due. Il Kaunas si porta a due partite dall'ottavo posto del Baskonia, mentre il Brose scivola lontanissimo dalla zona playoffs. Andiamo a rivivere insieme la partita.

Inizio scintillante degli ospiti: Palius Jankunas sale in cattedra trovando falli con continuità e colpendo dall'arco: nove dei primi dodici punti dello Zalgiris sono i suoi. Il parziale si allunga fino al 7-18, prima della riscossa di Theis: tre centri di fila per accorciare nel punteggio. In un primo quarto caratterizzato dalle individualità, l'ultimo parziale è firmato Lekavicius: pura personalità per gli otto punti consecutivi che chiudono il discorso sul 22-28.
Nel secondo parziale, con linee miste titolari/riserve, qualche buona giocata difensiva riporta nella partita la Brose Arena, che supporta i propri beniamini fino alla tripla di Zisis per il -1. Quando tutto sembra essere tornato in bilico, però, lo Zalgiris strappa di nuovo: Ulanovas e Lima combinano, Westermann si impone bene in difesa ed è 34-41. Nel finale, però, la palla circola bene da entrambe le parti e tutte e due le difese soffrono molto quando devono aiutare: piovono tanti punti, fino al buzzer-beater di Motum che firma il 49-45.

Si sergna a ripetizione in apertura di secondo tempo, con altre due bombe del caldissimo Jankunas su suggerimento di Pangos che fanno volare i lituani sul +6. Un paio di chiamate arbitrali contro Melli fanno infuriare il pubblico tedesco, ma l'azzurro mette d'accordo tutti con una combo contropiede vincente-palla rubata che sancisce il 54-55. Da questo momento arrivano una serie di mattoni, prima dell'ottimo break di Radosevic e Miller, con tre palle rubate e sei punti in fila, e di un paio di magie sulla linea di fondo di Melli. Dodici punti per l'ex-Olimpia, due possessi di vantaggio Brose. Dall'altra parte, l'unico a tenere in piedi la baracca (dieci punti consecutivi) è Lukas Lekavicius, determinante per il -1 alla sirena.
Non solo realizzazioni: in apertura dell'ultimo quarto il lituano scarta un cioccolatino per Kavaliauskas, bravissimo ad inchiodare la schiacchiata del match. La sfida procede punto a punto per diversi minuti, e con lo scorrere del cronometro la tensione si alza vertiginosamente: la Brose Arena si scalda, ma i tedeschi faticano a trovare la retina e finiscono sotto di 5 per il parziale di Motum-Jankunas. A sentenziare il Bamberg è però ancora Lekavicius, in straordinaria forma: quattro punti consecutivi che tagliano le gambe alla squadra di Trinchieri e consegnano la vittoria allo Zalgiris.

Panathinaikos 83 - 82 UNICS Kazan, O.A.C.A., Atene, 20.15.

Se la vede davvero brutta il Panathinaikos, nella gara casalinga contro l'UNICS Kazan. I greci inseguono a lunghi tratti e finiscono sotto anche di nove punti nel quarto decisivo, ma mettono a segno una rimonta a suon di tiri da tre coronata col (quasi) buzzer beater di Mike James. I russi salutano qualsiasi discorso qualificazione, sul fondo della classifica con Galatasaray ed Olimpia MIlano, mentre i ragazzi di Xavi Pascual cementano la quinta posizione. Ecco il racconto del match.

L'avvio di partita è molto equilibrato, con quattro punti di AleGentile già dopo pochi minuti. Gabriel da una parte e Williams dall'altra si sfidano dall'arco, mentre Calathes sembra un po' meno lucido del solito: a metà quarto è 13-9 per i greci. Nella seconda parte però piovono punti, con Latavious Williams prima (4/6 dal campo) e uno scatenato Langford negli ultimi 120 secondi (quattro canestri consecutivi) a tenere testa alle realizzazioni di Gentile (4/5) per portare i russi avanti di uno alla sirena. La seconda frazione si apre col freno a mano tirato, dato che gli attacchi vanno fuori ritmo e nessuna delle retine si muove per tre minuti esatti, quando è Antipov ad aprire le danze dalla media. Bouroussis fa sentire i muscoli sotto i tabelloni e finisce sei volte in lunetta in poco tempo, contirbuendo a tenere i suoi in scia. Anche Langford trova ripetutamente le braccia degli avversari, e con la collaborazione di Colom inchioda il parziale per il 46-39 finale.

Il secondo tempo parte col tentativo di rimonta dei padroni di casa: Singleton e Clathes combinano bene in pick 'n' roll, Gabriel lotta sotto i tabelloni ed il Pana si riporta sotto di tre. Keith Langford dall'altra parte continua a trascinare l'attacco, ma il fattore decisivo è la difesa dei ragazzi di Pashutin: i greci rimangono all'asciutto per oltre tre minuti, ed il tabellone a 10 minuti dalla fine dice 61-52.
A svegliare l'O.A.C.A. nel quarto decisivo ci pensa Bourousis dall'arco, poco dopo lo emulano James e K.C. Rivers per chiudere il gap. Appena raggiunto l'equilibrio, però, Quino Colom sale in cattedra con otto punti in un amen e sembra indirizzare la partita: non secondo Singleton e Rivers, a segno ancora da tre fino al pareggio a 00.15 dalla fine. Williams non tradisce dalla lunetta, ma con sette secondi sul cronometro succede l'impensabile: il Pana gioca la palla a terra e Mike James si inventa la tripla della serata. Esplode mezza Atene, è 83-82 per i biancoverdi.

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About the author
Stefano Fontana
Ventenne. Ex-Liceo Scientifico abruzzese, trapiantato a Bologna nella facoltà di ingegneria informatica. Da sempre malato di calcio, fede rigorosamente rossonera, alla quale nel tempo si è aggiunta quella biancorossa dei Gunners. Con gli anni ho imparato ad amare tennis e basket NBA, grazie rispettivamente a Roger Federer ed alle mani paranormali di Manu Ginobili. Aspirante chitarrista con poche fortune. Non rifiuto mai una birra gelata.