Clamoroso a Istanbul. Il Fenerbahce di coach Obradovic perde, sorprendentemente, tra le mura amiche, contro il Maccabi Tel Aviv già eliminato dalla corsa ai playoff. La squadra ospite, che scende in campo senza alcuna velleità di risultato, ma con le spalle libere, tiene testa ai turchi per gran parte del match, ribaltando l'iniziale svantaggio a cavallo tra la seconda metà del primo tempo ed i primi minuti della ripresa. Antic scuote i suoi e, con Vesely, riporta il Fener avanti. Turchi sciuponi nel finale, quando è Landesberg a chiudere lo strappo casalingo e firmare, sulla sirena, la clamorosa vittoria israeliana alla Fenerbahce Ulker Sports Arena. 

Obradovic rinuncia a Bogdanovic e Sloukas e sceglie Vesely in quintetto accanto a Udoh, Kalinic in ala piccola, mentre Mahmutoglu spelleggia Dixon in cabina di regia. Risponde Bagatskis con Simpson ed Alexander sotto le plance, Rudd, Seeley e Ohayon sul perimetro. 

Rudd risponde al jumper di Udoh in avvio, con gli errori che, tuttavia, nei primi tre di gioco hanno la meglio su giocate e canestri. L'intento del Fener è da subito chiaro: cavalcare il post basso con i due lunghi per provare ad attaccare le rotazioni sul perimetro e, dopo il canestro di Vesely, il piazzato di Kalinic, unito alla tripla di Dixon, a provare a rompere l'equilibrio. La difesa di casa sale d'intensità chiudendo la via del pitturato agli ospiti, ma è Alexander con quattro punti di fila a tenere a contatto il Maccabi. La seconda conclusione pesante di Dixon scava il primo solco tra le squadre sul 14-6, con Bagatskis costretto a chiamare sospensione. La sterilità dell'attacco israeliano prosegue tuttavia anche dopo il minuto di pausa, con Mahmutoglu che ne approfitta per implementare il vantaggio turco. Alexander (8) continua a predicare nel vuoto, ma non è sufficiente per frenare l'allungo del Fenerbahce che recita 25-15 alla prima pausa. 

Il primo guizzo di Datome e la tripla di Mahmutoglu aprono il secondo quarto, acuendo ancor di più le difficoltà della difesa del Maccabi. Iverson accorcia dalla lunetta, ma è la tripla di Pnini ed il canestro in contropiede di Landesberg a far infuriare Obradovic per l'atteggiamento troppo remissivo dei suoi (30-23). Il tecnico punisce Nunnally e Bennett per dare la scossa ai suoi, Datome recepisce il messaggio e rimette la doppia cifra di distanza tra le squadre. Gli ospiti sembrano maggiormente reattivi rispetto al primo tempo - grazie soprattutto a Mekel e Pnini - ma vengono puniti dalla pessima transizione difensiva che lascia a Mahmutoglu e Datome la possibilità di incrementare il vantaggio dalla distanza (39-27). E' Landesberg, nel momento peggiore dei suoi, a confezionare gran parte del 9-0 di parziale che rimette in corsa gli israeliani. L'attacco del Fener si inceppa improvvisamente, lasciando adito alla rimonta ospite: Kalinic, Nunnally e Antic trovano solo il ferro dalla distanza, esponendosi al canestro del -3 di Ohayon poco prima della pausa lunga (41-38). 

Il canestro di Kalinic illude il Fener in avvio di ripresa, mentre Ohayon, Rudd e Alexander firmano l'operazione sorpasso confermando che l'inerzia del match è definitivamente cambiata. Gli israeliani sono decisamente più aggressivi in difesa ed a rimbalzo, e chiudono con relativa facilità il pitturato ai padroni di casa. La disattenzione di Dixon vale il gioco da tre punti per Landesberg ed il massimo vantaggio sul più sei per il Maccabi (45-51). Udoh accorcia in post, ma è in difesa che i turchi faticano contro la leggerezza d'animo ospite. La squadra Obradovic stenta a ritrovare fiducia, in attesa dell'episodio che cambi volto al match, che arriva qualche istante dopo. Il recupero di Vesely, con conseguente schiacciata di Udoh in contropiede galvanizza i padroni di casa, che poco dopo trovano la tripla del -1 con Antic (52-53). L'ex Hawks si erge a eroe di serata, firmando il sorpasso dalla lunetta, prima di bissare da distanza siderale per il più 3 di fine terzo quarto (59-56). 

Botta e risposta immediato in avvio di ultima frazione. Il Maccabi prova a restare in partita grazie alle triple, due di fila, di Landesberg, alle quali risponde il Fener con il gioco da tre punti di Nunnally e la tripla di Dixon. Obradovic deve rinunciare a Datome per un problema alla spalla. Dopo il crepitio di mortaretti iniziale, il pallone inizia a diventare pesante, con le difese che prevalgono sugli attacchi. Si segna con il contagocce, Rudd accorcia dalla lunetta, Udoh scrive il nuovo più tre lavorando ai fianchi della difesa ospite in post. L'ala israeliana impatta, sulla sirena, da tre punti prima della pronta risposta di Mahmutoglu che fa impazzire la Fenerbahce Ulker Arena. Il Maccabi non trova risposta, Nunnally allunga. Ohayon tiene a galla i suoi da tre, ma è ancora Melih Mahmutoglu, con la quinta tripla di serata, a firmare il nuovo più sei. Gli ospiti tuttavia non crollano e, con due ottime difese, approfittano dei canestri di Simpson per tornare ad un possesso di distanza. Negli ultimi novanta secondi sono i dettagli a fare la differenza: Vesely prima cattura un preziosissimo rimbalzo in attacco, poi capitalizza seguendo la penetrazione di Kalinic (79-75).

La reazione del Maccabi è affidata a Landesberg, che approfitta (2/3) del fallo di Kalinic sul suo tiro da tre per accorciare sul -2. Dixon fallisce il colpo del KO, Alexander impatta con la bimane a trenta secondi dal termine. Il play di casa si prende la responsabilità dell'ultimo tiro ma perde la maniglia, Landesberg cavalca il contropiede con sei secondi dal termine e, nonostante la buona difesa di Kalinic, piazza il buzzer beater della vittoria dopo tre carambole sul ferro.