Georgios Printezis, l'uomo dei buzzer beater. L'ala dell'Olympiacos si conferma ancora una volta come uno dei giocatori più decisivi nei finali punto a punto e, dalla stessa mattonella dalla quale decise la finale di Eurolega contro il CSKA Mosca, riserva lo stesso trattamento ai serbi della Stella Rossa di Belgrado. L'ellenico ammutolisce il Rajko Mitić allo scadere dell'overtime di una gara semplicemente folle, dominata per venti minuti dagli ospiti prima della clamorosa rimonta dei padroni di casa nel terzo quarto. Grazie alla pennellata destra dell'ala, i greci si confermano alle spalle del duo di testa Real-Cska, nella speranza di continuare a sognare il primato nelle ultime tre giornate. La Stella Rossa scivola invece all'ottavo posto, confermando però il divario di due gare di vantaggio dalla nona piazza del Darussafaka, battuto nel pomeriggio a Mosca.

Primo tempo tutto di marca ospite, come detto, con l'attacco della Stella Rossa che non trova praticamente mai la via del canestro, imbrigliato dalla fisicità e dall'intensità difensiva degli ellenici. Dopo il 6-5 iniziale, i serbi vanno a bersaglio soltanto con Kuzmic in sette minuti di primo quarto, mentre Green e Mantzaris firmano il primo allungo greco sul 9-17 di fine primo quarto. La musica non cambia nella seconda frazione, quando Papanikolaou ed Agravanis acuiscono le difficoltà della formazione di Radonjic, che stenta a trovare la chiave per scuotere i suoi. Di Lazic e Jenkins le giocate che tengono a galla la Stella Rossa, che alla pausa lunga mette a referto la miseria di 17 punti, a fronte dei 30 - tutt'altro che esaltanti - dell'Olympiacos.

L'inerzia della sfida cambia, improvvisamente, nella ripresa, quando i padroni di casa trovano ritmo ed entusiasmo una volta tornati sul parquet di gioco. Kuzmic firma due canestri, prima dei cinque di fila di Wolters che infiammano l'arena di casa e riportano sul -4 i padroni di casa. Papanikolaou e Printezis si caricano gli ospiti sulle spalle, riportandoli immediatamente sul più 11, ma la Stella Rossa stavolta risponde presente e, con un parziale stordente di 12-0, chiuso dal canestro di Simonovic, si riporta avanti nel punteggio sul 43-42. L'altalena di emozioni lascia posto all'equilibrio nell'ultimo quarto, con la squadra di Sfairopoulos che riesce a rientrare in partita dopo essere stata persino sotto di 8 lunghezze (7-0 in avvio di frazione). Agravanis si veste da eroe e, dopo due triple consecutive, firma il gioco da tre punti che vale l'aggancio. Guduric, a settanta secondi dal termine, illude i serbi con la tripla del più tre. Pronta la risposta di Printezis che scalda le mani rimandando la gara al supplementare.

Il testa a testa si protrae fino alle battute conclusive, con Guduric che rimpingua il proprio bottino dalla lunetta, mentre Papanikolaou e Mantzaris si confermano anch'essi glaciali dalla linea della carità. Thompson impatta a novanta secondi dal termine, con la sfera che inizia a pesare più del solito. Tanti gli errori nel finale, prima dell'epilogo sperato per i tifosi ospiti: Green batte il diretto rivale, prima di appoggiare - come fece Spanoulis cinque anni fa - per il compagno appostato alla sua sinistra; docile il tocco, di fino; il tiro oramai rinominato Printezis bacia la retina, dando il successo agli ellenici, ancora una volta.