Grande prestazione di squadra dello Zalgiris Kaunas, che espugna la Menora Mivtachim Arena del Maccabi Tel Aviv nel ventottesimo turno di Eurolega. Partita apertissima e giocata con grande intensità da entrambe le formazioni. Alla fine, risultano decisive le prestazioni di Ulanovas (20), Pangos (15) e Kavaliauskas (14 con 7 rimbalzi). Per i padroni di casa, il miglior realizzatore è Victor Rudd coi suoi 14 punti. Gli israeliani sono fuori da qualsiasi gioco già da diverse giornate, mentre per i lituani di coach Jasikevicius si può ancora sperare: il doppio sorpasso su Darussafaka e Crvena Zveda (che dovrebbe perdere tutte le ultime tre partite) sembra però molto, molto difficile. Andiamo a rivivere insieme il match.

La palla a due arriva con leggero ritardo in quel di Tel Aviv: ad inaugurare il match sono gli ospiti, e subito arriva il primo scambio di favori tra tiratori. Alexander da una parte, Pangos dall'altra, protagonisti di due grandi realizzazioni dall'angolo. Zalgiris molto aggressivo nella fase iniziale, sia dall'arco che a rimbalzo offensivo, mentre il Maccabi riesce a stare a ruota sfruttando il pick 'n' roll: l'ottimo movimento di Iverson vuol dire appoggio a tabellone e 8-7. A metà quarto le carte si scompigliano per qualche secondo: entrambe le squadre sprecano clamorosamente in transizione, poi Pangos inventa un passaggio schiacciato da maestro, inchiodato da Westermann.
Arriva il timeout israeliano, ed è pronta la risposta: splendido dentro-fuori, Iverson arma Rudd che non sbaglia da tre. Nel momento di difficoltà, il Kaunas rialza la testa: una magia del super-sub Lekavicius in penetrazione e due vere e proprie perle di Jankunas, finalizzate da Kavaliauskas permettono ai lituani di chiudere il quarto avanti 14-17.

In apertura di secondo quarto si segna tantissimo: il Maccabi continua a mandare la palla in area per liberare spazio ai tiratori (Simpson e Landesberg ringraziano con tre punti a testa) ma dall'altra parte arriva ancora la tenacia di Lekavicius e Kavaliauskas a pareggiare i conti. La tripla di Ulanovas, tutto solo, sembra mandare un segnale forte, ma lo Zalgiris non fa i conti con Guy Pnini: due triple consecutive, con una facilità disarmante, per il +3 che costringe Jasikevicius al timeout. In uscita i suoi rispondono piuttosto bene: il floater di Pangos ed il gran movimento di Motum ribaltano la situazione, e sul 29-30 è Bagatskis a fermare il gioco. Il Maccabi però non riesce a riconnettere la spina e continua a soffrire tantissimo tagli e penetrazioni: un indemoniato Kevin Pangos smazza l'assist per la tripla di Ulanovas (2/2) poi trova quattro punti consecutivi con una penetrazione più difficile dell'altra. Prima con la destra, poi con la sinistra battendo il doppio aiuto e trovando anche il fallo di Iverson. Tiro libero trasformato, è 31-40. C'è anche Ulanovas, di mano mancina, a punire la rottura prolungata dei padroni di casa: il timeout non serve a molto, a fine primo tempo è 33-44.

Terzo quarto che parte a ritmi altissimi: Pangos, Rudd e Smith inaugurano il festival del tiro da tre, ma è il palleggio-arresto-tiro di Simpson a rompere il muro della doppia cifra di vantaggio. Kavaliauskas, dal canto suo, continua a muoversi benissimo nel pitturato: prima è lui ad appoggiarsi al vetro, poi il suo movimento libera la tripla di Westermann. A rispondere, però, è ancora Simpson: la sua schiacciata apre un'altra fase di intensissimo botta e risposta. Victor Rudd, infatti, trova sei punti consecutivi dall'arco, dall'altro lato arrivano da Motum e Milaknis (anche lui dall'arco), ma la bomba di Landesberg, tutto solo nell'angolo, costringe lo Zalgiris al timeout sul 52-59. Entrambe le squadre mantengono ottime spaziature in attacco, portando quasi sempre a concludere l'uomo libero: il parziale di 7-0 dei lituani è firmato dalla tripla di Seibutis, dal grande appoggio di Motum e dall'ennesimo highlight di Pangos. Palla rubata, transizione e appoggio rovesciato, è quindicesimo punto personale del canadese e timeout Maccabi. Gli israeliani tornano in campo col massimo impegno, provano a ricucire, ma anche Ulanovas dimostra di essere in straordinario stato di forma: terza tripla su quattro tentativi, con la mano in faccia, per battere la sirena e chiudere il quarto sul +13.

Kavaliauskas continua a fare il bello ed il cattivo tempo anche ad inizio dell'ultima frazione, con un post basso che è letteralmente un coltello nella schiena del Maccabi; dal canto loro, gli israeliani rispondono con le triple di Aleksander e Mekel. Il match rimane sul filo della doppia cifra di distacco, e si segna piuttosto poco fino alla metà del quarto: lo Zalgiris ruba nella metà campo avversaria la palla che potrebbe uccidere la partita, ma Milaknis non riesce a trovare il fondo della retina. Nelle due azioni successive, grazie alla tripla di Landesberg ed al 2+1 (non completato) di uno scaltrissimo Simpson, i padroni di casa si riportano sotto di sei. Il timeout ospite apre la fase decisiva della gara, con Mekel, in fadeaway a riportare i suoi sul -4 e lo strappo dei quattro punti filati di Ulanovas per ristabilire la doppia cifra. Qui la bilancia pende definitivamente verso i lituani: a due dalla fine, arriva il colpo letale, ed a sferrarlo è Paulius Jankunas. La bomba ispirata da Ulanovas chiude definitivamente i giochi: sarà addirittura 77-93 alla sirena.