Nel nostro cammino di avvicinamento ai Playoffs di Turkish Airlines EuroLeague, non potevamo non concentrarci sul CSKA Mosca. I russi sono qualificati nel tabellone con il seed numero 2, accoppiato con il 7 del Baskonia, dopo aver portato a casa il trofeo lo scorso anno. L'impresa di portare a casa di due trionfi consecutivi, obiettivo dichiarato dei ragazzi di Itoudis, non è mai riuscita a nessuna squadra russa. Tra le stelle che ci proveranno, spunta senza dubbio Nando De Colo, che al termine della sua migliore stagione regolare per punti di media (20.1), percentuale da due (56.9%) e percentuale in lunetta (95.8%), si è raccontato in una lunga intervista pubblicata sul canale ufficiale youtube dell'EuroLeague e sul sito www.euroleague.net.

La prima domanda ha riguardato proprio il nuovo formato della competizione continentale, che ha visto, oltre al discorso delle "licenze" (che avvicina l'Eurolega al mondo dell'NBA ed alle sue franchigie), la creazione di un girone unico da 16 squadre che si sono battute in sfide di andata e ritorno per un totale di trenta giornate, spesso accoppiate con due partite nella stessa settimana, tra il martedì ed il venerdì. Nonostante la stanchezza fisica e mentale che questo calendario può comportare, De Colo si è detto comunque soddisfatto della ritrovata competitività: "A dire il vero, è stata una stagione lunga con tante partite, ma penso sia quello che ogni giocatore vuole, giocare ogni settimana contro i migliori. È piaciuto molto a tutti, anche se ovviamente ci sono tanti viaggi da fare, e devi mettercela tutta per riposare e riprenderti nel miglior modo possibile". A tal proposito, al francese è stato chiesto quanto senta la differenza tra una partita di stagione regolare ed una di post-season, per dirla all'americana, in cui intensità, tensione, aspettative ed emozioni risultano decuplicate. "Non so come possa essere per i tifosi, ma per noi è importante continuare ad allenarci come abbiamo fatto per tutta la stagione e prepararci per tutti quei piccoli dettagli che alla fine faranno la differenza. Non dobbiamo metterci troppa pressione da soli. Dobbiamo giocare come sappiamo, e pensare che la forza di volontà può farci fare un grande passo avanti. Ecco a cosa dobbiamo affidarci in questa serie".

Attenzione spostata poi subito sullo scontro di quarti di finale, appunto contro gli spagnoli del Baskonia Vitoria Gasteiz, insidia da non sottovalutare nonostante la penultima testa di serie. A NDL è stato chiesto cosa apprezzi particolarmente degli avversari, e se il fatto di aver perso la sfida di regular season a Vitoria possa rappresentare una motivazione in più per le partite in trasferta della serie. "Sono una buona squadra, che gioca un buon basket. Hanno obiettivi importanti già da anni, e giocano con quell'aggressività che può fare la differenza. Ovviamente vorrei batterli, ma sarà una serie difficile e molto interessante. Il vantaggio del campo è molto importante per noi, perché giocare le prime due partite in casa conta di più che sfidare quella o quell'altra squadra, perché a questo punto sono tutti grandi avversari. La cosa più importante ora è renderci conto di cosa ci aspetta".
Vantaggio di campo che il CSKA ha sempre tenuto con onore ai playoffs, dove i russi hanno un record di 20-1 tra le mura amiche. "È importante per ogni squadra giocare in casa. Dobbiamo sempre vincere davanti al nostro pubblico, specialmente ora. È importante anche dare fiducia ai nostri tifosi, in modo da renderli più partecipi e da rendere più difficile per gli altri venire a giocare qui". Il Baskonia ha dalla sua però il vantaggio di essere una squadra molto fisica, con individualità che puntano molto sulla rapidità e sul vantaggio atletico. "Dobbiamo giocare insieme, soprattutto in difesa. Sappiamo che hanno molti giocatori atletici, dobbiamo farci trovare pronti o non riusciremo a giocare bene contro di loro. L'unica strada percorribile è fare gioco di squadra".