Buona vittoria interna dell'Olympiakos, che inizia al meglio la stagione di Turkish Airlines EuroLeague, passando su un insidioso Baskonia Vitoria Gasteiz davanti al pubblico amico. Lodevole Georgios Printezis, che chiude la partita con 17 punti, tre rimbalzi ed un 22 di valutazione, ma sono cruciali anche i 13 di Agravanis dalla panchina e gli 11 con quattro assist ed altrettanti rimbalzi di Papanikolaou, freddissimo al momento di ipotecare la gara. Ospiti sempre in gara ma mai realmente temibili in attacco, il top scorer è Tornike Shengelia (13), accompagnato dall'immancabile Granger (12).

Al via è Printezis ad inaugurare le marcature, ma i quattro punti consecutivi di Shengelia e l'ottimo recupero di Timma, perfezionato da Granger, costringono subito coach Sfairopoulos al time-out. Rientro in campo, il palcoscenico è tutto per Nikola Milutinov: il serbo agisce benissimo in pick 'n' roll e va a schiacciare di rimbalzo sulla tripla sbagliata da Strelnieks per il 5-6. Altri quattro punti filati, due nel pitturato ed altrettanti dalla media, regalano l'ovazione al centro di casa, ma è ancora Shengelia, vicino al ferro, a tenere a contatto i suoi.  Si segna abbastanza poco e le difese alzano l'intensità soprattutto sul perimetro, forzando penetrazioni e passaggi rischiosi. Granger in transizione veloce e Voigtmann in post basso riportano avanti gli ospiti, ma il finale di quarto è assolo greco: Agravanis beffa Poirer in contropiede prendendosi il 2+1, poi ripete il copione, in penetrazione personale, a pochi secondi dalla sirena. Sei punti consecutivi e 16-12 al primo intervallo breve.

Lo stesso Agravanis scalpella il ferro da tre, ad inizio secondo quarto, ma il preziosissimo lavoro di Papanikolau a rimbalzo offensivo gli permette di armare, sempre sull'arco, Toliopoulos: nessuna marcatura, solo retina per il +6. Il Baskonia trova l'1/2 in lunetta sia con Voigtmann che con Poirer, ed il primo canestro dal campo arriva con il jumper di Huertas. Dall'altra parte, però, continuano a scorrazzare Agravanis e Thompson: oltre a dominare a rimbalzo, impacchettano sei punti per volare +9. Gli spagnoli soffrono tanto sotto i tabelloni e spesso concedono seconde chance agli avversari, come quella che da McLean permette a Strelnieks di firmare la doppia cifra di vantaggio. Huertas torna protagonista ma in negativo, con due palle perse assolutamente banali che fanno sconfinare l'Olympiakos sul 29-17. Il match cresce in intensità complici i tanti contatti duri, con Strelnieks e Voigtmann a duellare a distanza per il titolo di miglior cecchino e gli ospiti ad accorciare dalla lunetta con Diop e Shengelia. Negli ultimi tre minuti partono i fuochi artificiali: in un palazzetto caldissimo arrivano prima i due punti di Printezis che attacca dal palleggio, poi una stoppata colossale di Papapetrou ai danni di Shengelia. Mantzaris va dall'altra parte e riporta sul +12 i suoi. La partita sembra segnata, ma Jayson Granger si inventa dal palleggio quattro punti consecutivi. Lo stesso, in un crescendo di emozioni, fanno dall'altra parte Strelnieks (ancora micidiale da tre) e Printezis, ma alla fine il Baskonia riesce a chiudere 41-33 il primo tempo.

Bastano due secondi a Janning per mettere a segno i primi due punti del secondo tempo, e per far partire la faida con Georgios Printezis. Il greco raddoppia il suo tabellino nel giro di due minuti: incontentibile dalla media, vola ad inchiodare la schiacciata in penetrazione per il 47-35, ma proprio Janning risponde, su suggerimento di Shengelia, con la tripla dall'angolo. Alla festa partecipa anche Milutinov ma soprattutto Ilimane Diop con cinque punti consecutivi. Il Baskonia sembra acquistare fiducia e fluidità di gioco, inizia a far circolare meglio la palla, ed ecco che si rivedono in campo Papanikolau e Thompson. Granger, ancora rapidissimo ad attaccare il ferro, fa -6, ma subito arriva la risposta di Agravanis, che con l'undicesimo punto personale cancella dagli occhi dei tifosi l'immagine della stoppata inflitta pochi secondi prima da Diop proprio a Thompson. Proprio l'ex-Philadeplhia, però, firma in area l'appoggio che riapre un gap di due cifre tra le squadre. Nel finale si segna pochissimo, con Huertas ad inventare per la chiusura di Voigtmann e Mclean a segnare in post: 60-49 alla penultima sirena.

La sensazione è che basterebbe un piccolo calo di squadra all'Olympiakos per permettere agli avversari di agganciare nel risultato, e questo sembra arrivare ad inizio quarto quarto: brutto blocco irregolare di Mantzaris, Timma lo punisce subito andando a segno dall'arco e Shengelia gli fa eco in penetrazione. Agravanis toglie ancora una volta, con il tredicesimo punto della sua partita in uscita dalla panchina, le castagne dal fuoco. Il vero killer delle speranze del Baskonia è però l'uomo che non ti aspetti: Kostas Papanikolaou e i suoi quaranta secondi di follia, con due triple consecutive sparate da distanza siderale, timbrano il 68-54 da cui gli spagnoli non risaliranno più. L'ex-Rockets manda anche a segno da vicino Printezis per il quattordicesimo dei suoi 17 punti, ma a tre dalla fine arriva la reazione ospite, firmata da Huertas con un tiro da tre alla Huertas, a cui dà seguito, dopo la bomba di Voigtmann, con una spettacolare penetrazione a capitalizzare la palla rubata di Timma. L'Oly non segna più se non in lunetta con un libero a testa per Printezis e Papanikolaou, ma la difesa dimostra di essere di livello contestando praticamente tutti i tiri avversari proprio nel momento più importante. Il tabellino del Baskonia non si muove più, arriva la prima W della stagione europea per i ragazzi del Pireo.