Perde ancora in Europa l'Olimpia Milano, e stavolta anche la prestazione non è totalmente da salvare. Un primo tempo sottotono, carente di realizzazioni (solo 26 punti) ma soprattuto di rimbalzi difensivi condanna la squadra di Pianigiani ad uno svantaggio non più recuperabile contro il Maccabi FOX Tel Aviv, nella quinta giornata di Turkish Airlines EuroLeague. Gli israeliani trovano punti da Deshaun Thomas (14) e Alex Tyus, clamoroso nell'abbinare ai 12 punti 15 rimbalzi, di cui ben 8 offensivi, ed ora si ritrovano a ridosso delle prime 8 con un record di 3-2. Milano rimane ancora una volta con l'amaro in bocca, e si prova a consolare con i 13 punti di Bertans e gli 11 di Gudaitis. Riviviamo insieme l'incontro.

Match che si apre con l’omaggio a Goudelock del suo ex-pubblico; il primo possesso di Milano, però è una palla persa sulla sinsitra. Il primo strappo è del Maccabi, ma l’AX riesce a tenere il ritmo con i tre liberi e la schiacciata di Tarczewski. Di Roll il +3, ma è di nuovo il polacco a portare punti a Milano; le due schiacciate di Tyus (a rimbalzo offensivo) e di M'Baye lungo la linea di fondo stampano il 10-9 al primo timeout israeliano. Al rientro in campo è ancora Tyus, caparbio a recuperare sul suo errore dopo l’alley-oop, ad accendere la Menora Mivtachim Arena, prima che una splendida partenza in palleggio di Andrew Goudelock gli frutti il 2+1, di mano destra, che firma il pari a quota 14. I padroni di casa sbagliano, tanto, ma recuperano una gran mole di carambole offensive: troppe seconde occasioni, Thomas ed il solito Tyus vanno nel pitturato per il +4. Il primo quarto va agli archivi sul 18-14.

Ad inizio secondo quarto è ancora Thomas (2/2 dal campo) a segnare per i due possessi pieni di vantaggio, ma Gudaitis risponde alzando la voce: prima la schiacciata, poi la stoppata dall’altra parte su Norris Cole. La rejection arriva anche sull’appoggio a tabellone di DeAndre Kane, ma gli arbitri segnalano interferenza: la palla aveva già toccato il vetro. Il 77 comunque non si ferma, raccogliendo il rimbalzo sul tiro di M’Baye e trasformandolo in due punti, dall’altra parte è Kane a rispondere in penetrazione mancina. Nonostante il gioco da tre punti sia fallito, gli israeliani continuano a raccogliere tantissimo sotto il canestro avversario e costringono Pianigiani a fermare il gioco. Il rientro, però, non è dei migliori. Tyus va a segno ancora di mano destra, mentre dall’altra parte Kalnietis spreca una ripartenza facendosi sfuggire la palla dalle mani: altro timeout per Milano, arena in delirio a Tel Aviv. Norris Cole, dalla rimessa, firma il +11 dei padroni di casa, mentre l’Armani non segna letteralmente più. Dairis Bertans impatta la partita e risolleva i suoi con due triple consecutive, seguito da Goudelock; Tyus va però in doppia cifra, è 35-26 Maccabi. Dall’arco fa centro anche Kalnietis, ma all’intervallo lungo è comunque +10 israeliano.

Il secondo tempo inizia a ritmi più bassi, prima che Roll si accenda e centri, dall’angolo, la tripla del 42-29. Micov riesce, dal palleggio, rispondere con la stessa moneta trovando cinque punti consecutivi, ma il 2+1 di Jackson e l’ennesimo centro di Michael Roll, uniti ad una pessima palla persa nella propria metà campo, condannano Milano sotto di 16, vittima di una carestia offensiva abbastanza preoccupante. Nella fase centrale invece si segna parecchio, ma il distacco rimane invariato: in un botta e risposta continuo trovano la via del canestro Roll, Jackson e Micov. 58-40, il massimo vantaggio lo firma con quattro punti consecutivi a rimbalzo offensivo: +20 e la sorprendente cifra di 16 rimbalzi offensivi catturati per gli israeliani. Gli ultimi due minuti di gioco sono una collezione di tiri forzati e sbagliati, interrotta solo dall’ennesimo ottimo pick-n-roll di Gudaitis chiuso con la schiacciata: alla penultima sirena il tabellone recita 60-42.

L’apertura della frazione decisiva vede Parakhouski centrare l’ennesimo tap-in da rimbalzo offensivo,  mentre Vladimir Micov, ancora a segno dall’arco, prova a salvare almeno l’onore. Quando attacca nei primi secondi dell’azione, però, il Maccabi Fox fa malissimo: Cole penetra ancora una volta benissimo sulla destra, anche se a limitare i danni ci pensa Gudaitis. Partenza dal palleggio, fadeaway sulla destra, canestro e fallo: 66-48. L’Armani completa la sua piccola reazione arrivando al -15, ma subito Kane pensa a rimettere a posto le cose. Bertans, partendo in palleggio, trova comunque il tabellone costringendo Spahija al timeout. Nel finale il ritmo si abbassa ed i padroni di casa vanno a nozze: Tyus continua la sua splendida partita e gli italiani sono ancora sotto di 19. Dall’altra parte Dairis Bertans, di furbizia, si guadagna e trasforma tre tiri liberi, mentre un’ottima circolazione permette a Kalnietis di fare centro dall’angolo. 72-59, altro timeout per la squadra di casa. Pianigiani ed i suoi provano con insistenza a rimettere in discussione il risultato, ma non riescono a sfruttare completamente (1/2 ai liberi e ferro dall’arco nel possesso successivo) il tecnico fischiato a Deshaun Thomas. Il layup di Theodore riporta comunque l’AX a contatto con la doppia cifra di svantaggio, ma oramai è troppo tardi: vittoria salda in pugno per il Maccabi, che chiude sul 79-66 davanti agli applausi del proprio pubblico.

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About the author
Stefano Fontana
Ventenne. Ex-Liceo Scientifico abruzzese, trapiantato a Bologna nella facoltà di ingegneria informatica. Da sempre malato di calcio, fede rigorosamente rossonera, alla quale nel tempo si è aggiunta quella biancorossa dei Gunners. Con gli anni ho imparato ad amare tennis e basket NBA, grazie rispettivamente a Roger Federer ed alle mani paranormali di Manu Ginobili. Aspirante chitarrista con poche fortune. Non rifiuto mai una birra gelata.