Undicesima vittoria stagionale in Turkish Airlines Euroleague per il Panathinaikos Superfoods Athens, che all’OAKA, calorosa come sempre, supera per 90-79 l’Anadolu Efes, sempre più sul fondo della classifica, mentre i greci volano al terzo posto solitario. Top-scorer Nick Calathes, che regala l’ennesimo show da 17 punti, 9 assist e 3 rimbalzi in 26 minuti. Bene, dalla panchina, anche Nikos Pappas, a quota 16, in doppia cifra anche Gist (10). Dall’altra parte in formissima gli americani: Josh Adams (20, 5 rimbalzi) e Brock Motum (16), ma è troppo poco.

Inizio di partita a ritmo bassissimo: si gioca molto di posizione ed i primi punti, firmati da Adams e Simon, arrivano tra il secondo ed il terzo minuto. I padroni di casa rispondono con quattro punti filati di Gist, prima che Singleton e la tripla di Calathes riescano a piazzare il primo parziale del match. Brown in penetrazione e la bomba di Adams dal palleggio provano a rimetterla subito in piedi, ma il parziale viene allargato pesantemente dal Panathinaikos in finale di quarto: Antetokounmpo e Gist attaccano il ferro con foga, trovando rimbalzi offensivi a bizzeffe ed il +10 per la propria squadra, che diventano 12 con il contropiede dopo la rubata di Calathes.

Il secondo tempo si apre con un 2+1 da circo, non chiuso, proprio di Nick Calathes. Da lì in poi è valzer di penetrazioni: Simon, Vougiokas e poi Motum per abbattere di nuovo la doppia cifra di svantaggio. Dragic e Josh Adams provano ad accorciare, ma i quattro punti filati di un Pappas pieno di energie riportano il tabellino sul 31-22. Ancora il greco, stavolta da tre, completa il contro-parziale e fa esplodere l’Olympic Sport Center di Atene. La gara continua a fiammate, tra brutti attacchi e giocate spettacolari, ma sempre con un cuscinetto abbastanza sostenuto tra le due squadre. Tra gli ospiti il più in palla è sicuramente Brock Motum, in entrambe le metà campo, ma la tripla di Lekavicius regala il massimo vantaggio (39-25) al Pana con poco meno di tre minuti sul cronometro. I due liberi di Dragic e l’ottimo perno di Brown provano a dare il via ad una mini-rimonta, subito freddata da Denmon dal palleggio. Fotocopia, per l’ex-Brindisi, a battere la sirena: si va negli spogliatoi sul 47-33.

Partenza di terzo quarto ridotta quasi ad una sfida personale: Calathes e Adams si scambiano colpi pesantissimi, prima in penetrazione e poi dall’arco, dilatando e restringendo il punteggio prima che si uniscano alla festa anche Simon e Denmon. Anche per loro il centro è da tre, ma a mettere il punto sulla frenesia di questi quattro minuti è il terzo rimbalzo offensivo, con conseguente schiacciata, di Dunston: 57-45. Calathes, il solito, timbra la tripla e lancia a canestro Singleton dopo il timeout, prima di far alzare in piedi tutta l’OAKA con l’alley-oop per Gist. L’Anadolu trova contatti e tiri liberi con continuità, ma i padroni di casa sono un fiume in piena: quando Pappas segna, piedi per terra, dai tre punti, il punteggio recita 67-51. Continuano a piovere punti da entrambe le parti, alla penultima sirena i greci sono avanti di 14.

Il quarto quarto segue la falsa riga del precedente: si segna tanto sia in area che fuori, Gabriel spara, Motum risponde, Lojeski dall’arco mette il punto esclamativo sul 78-62. Da lì in poi si gioca quasi solo per amore della palla a spicchi: nonostante il risultato non radicalmente deciso, infatti, l’Efes sembra non credere più realmente nella rimonta. Gli uomini di Pascual sprecano un po’ troppo in attacco, ma reggono bene spalle a canestro sigillando il risultato. Pappas spara per l’85-68 dall’arco, coronando una super partita, mentre Dunston prova a svegliare i suoi in penetrazione, ma oramai è troppo tardi. Il finale, con la parziale rimonta turca, recita 90-79.