Ottima vittoria casalinga per l’Anadolu, che spezza l’iniziale equilibrio, guida la partita e riesce a staccarsi dalla coda la Crvena Zveda nel quarto quarto per vincere nella diciassettesima giornata di Turkish Airlines Euroleague. Magistrale la gara di Zoran Dragic dalla panchina, 24 punti e 4 assist in 26 minuti, con il 7/7 sia dal campo che in lunetta. Bene anche McCollum (20 punti), tra gli sconfitti in evidenza Bjelica (15) e Rochestie (14).

L’Anadolu parte bene con il solito dialogo tra Krunoslav Simon e Brock Motum, ma i turchi mancano in fase realizzativa, e quando Feldeine si stacca per trasformare la tripla è 7-4 a favore della Stella Rossa. Nella seconda metà di primo quarto si iscrive a tabellino anche Lessort, mentre i padroni di casa continuano  puntare l’area con Dunston: cinque punti consecutivi per rispondere a Bjelica ed agganciare a quota 11. Simon e Motum provano l’uno-due per aprire il parziale, ma Jovanovic risponde dalla media. Ancora l’ex-Milano va dentro in penetrazione, la risposta è di Dangubic che raccoglie l’assist di Feldeine e spara la tripla del 19-18. L’Anadolu tiene comunque il ritmo ed il punteggio alto, è 21-20 alla sirena.

Si continua a segnare tantissimo al Sinan Erdem Dome: Zoran Dragic inaugura il proprio tabellino personale con la bomba dal palleggio, Jankovic e Lessort rispondono prima che McCollum faccia di nuovo +1, cadendo sul fondo. Si corre da un canestro all’alto senza soluzione di continuità, e quasi tutte le decisioni offensive arrivano in transizione. I serbi provano ad alzare la voce e la muraglia difensiva, ma di nuovo Dragic, di nuovo dall’arco, fa +4. L’Anadolu approfitta della siccità avversaria per aprire il primo, vero parziale del match e volare sul 37-28. Stimac e Brown trovano punti in lunetta, Lessort prova ancora in solitaria (rimbalzo offensivo e layup) a tenere vivi i suoi, ma quando Douglas attacca il fondo e trova il tabellone viene superata la doppia cifra di vantaggio. Gli ospiti non riescono a reagire e continuano a perdere un pallone dopo l’altro, salvo svegliarsi nel finale con Rochestie e Jovanovic: l’Efes è però oramai lanciato e continua a trovare punti da tutti gli interpreti mandati in campo. Davidovac lancia il mini-parziale che riapre i giochi, con cinque dei sette punti filati del Belgrado. 50-46 all’intervallo lungo.

Pronti, via, a farsi sentire ad inizio secondo tempo è il solito Brock Motum, a segno da tre dopo il pick ‘n’ pop. Due realizzazioni in fila di Jovanovic rilanciano la Crvena Zveda, con Rochestie a firmare il -2. McCollum pesca un super gioco da quattro punti con canestro e libero supplementare, ma quando Douglas fa uno su due in lunetta e Dragic raggiunge i quindici punti, l’Anadolu è di nuovo avanti di 9. I turchi continuano ad andare spesso in lunetta per mantenere il vantaggio, e dopo l’antisportivo di Dunston la Stella Rossa non riesce a sfruttare la palla in mano con due possessi pieni di gap. Jankovic riesce comunque ad accorciare con la penetrazione mancina, l’attacco di casa si inceppa, e quando Lessort schiaccia a due mani (71-69), Ataman è costretto a chiamare timeout. La strigliata ha un minimo di effetto, si va al quarto decisivo avanti di 6.

Le mani pesanti di McCollum (step-back con fallo e libero trasformato) indirizza subito la frazione decisiva, Ennis prova a tenere dentro i suoi con la tripla dal palleggio, a fargli eco è Feldeine a rimbalzo offensivo. Nel quarto parziale arrivano tanti fischi sia da una parte che dall’altra, la tensione è altissima, ma l’unico che sembra non sentirne il peso è il solito McCollum: suo il jumper a tabellone dalla media, ma all’Efes manca la zampata per chiudere la gara. Dopo l’ennesima scorribanda dell’americano, però, sul -7, è timeout Stella Rossa. I serbi provano a risalire la china, ma la partita oramai è sfuggita di mano: Jovanovic esagera e si becca l’antisportivo, Zoran Dragic mette la firma con l’ennesima tripla della sua partita. Avanti di 12, oramai l’Anadolu è imprendibile: si chiude sul 104-95, i turchi lasciano l’ultimo posto mentre i serbi perdono terreno sulla zona playoffs.