Il derby è sempre il derby: ancor di più se si considera che in Campania, orfana oramai da anni della presenza ingombrante di Napoli, Avellino e Caserta sono da decenni le regine del panorama del basket in regione. Sfida sentita in maniera particolare ogni anno di più, con irpini e casertani che si sfidano in una gara che fa poco testo in quanto a situazione di classifica ed altro: conta solo prevalere, sportivamente, sull'avversaria. Nient'altro. 

Incontro che sarà impreziosito, domani, dalla voglia di riscatto delle due compagini, reduci dalle sconfitte seppur diversissime per forma e contenuto di Cremona e Reggio Emilia: gli irpini hanno condotto per 35 e più minuti in casa della squadra di Pancotto, sfiorando la vittoria che avremme messo fine alla serie di sette vittorie di fila dei lombardi nonostante il 29,7% da due (11/37) e le 19 palle perse collezionate dai lupi; i bianconeri, di contro, non sono mai entrati in campo sul parquet reggiano, uscendo col capo chino sommersi dalla forza della squadra di Menetti. Il derby del Pala Delmauro decreterà inoltre le velleità di rimonta in ottica Final Eight di Coppa Italia della Sidagas di Pino Sacripanti, ex di giornata, oltre che della voglia di riscatto della Pasta Reggia di Sandro Dell'Agnello, desiderosa oltremodo di lanciare un messaggio di rinascita, tecnica ed emotiva, dopo le ultime battute d'arresto. 

Il pronostico vede ampiamente favoriti i padroni di casa, per qualità e lunghezza del roster, impreziosito nelle ultime settimane dagli innesti di Marques Green, cavallo di ritorno in Irpinia, e Joe Ragland. I due esterni si sono uniti, idealmente fin qui, ad un quintetto composto da Nunnally, secondo miglior marcatore del campionato dietro Logan, Taurean Green, miglior assist-man del campionato, da Buva e dai sempre preziosi Acker, Blums, Cervi e Maarten Leunen.  Inoltre, la squadra di Sacripanti è reduce da un periodo più che positivo con tre vittorie nelle ultime cinque uscite, con la sconfitta di domenica di Cremona che ha confermato tutte le ambizioni dei lupi. Unici assenti i lungodegenti Janis Blums e Taurean Green che, limitato dall'infortunio all'occhio, prosegue nel semplice lavoro fisico a parte.

Caserta che, invece, arriva da un periodo alquanto travagliato, sia in termini di risultati con quattro delle ultime cinque partite perse dai casertani, che per una instabilità societaria che ha causato gli allontanamenti di El-Amin prima e Amoroso successivamente. Nell'ultima uscita stagionale Jones e compagni non sono riusciti ad impensierire l'avanzata della corazzata Reggio Emilia, cedendo di 25 al PalaBigi: ci si aspetta un pronto riscatto, quantomento nell'orgoglio e nella voglia di lottare, soprattutto da parte degli statunitensi Downs, Siva e Hunt. Molto atteso in casa casertana Ogooluwa Adegboye, ingaggiato dalla Vanoli Cremona e che, dopo la prima prestazione con 0 punti in 20 minuti di utilizzo, è chiamato a dare un apporto più significativo alla causa. 

L'analisi tattica

Una chiave del match su tutte: l'aggressività. Nel caso della Scandone - Sidagas di Sacripanti l'intensità difensiva permette, spesso, agli irpini di avere maggiore fiducia nei propri mezzi che scaturisce in fluidità degli schemi offensivi, lucidità nelle decisioni da prendere e, di conseguenza, maggiori percentuali nei tiri dalla lunga distanza, prerogativa numero uno della squadra avellinese. Di contro, l'intensità casertana, frequentemente latente, non permette ai casertani di mantenere applicazione difensiva ed offensiva nella stessa durata del match e che provoca, inevitabilmente, i break negativi che condizionano i risultati della truppa di Dell'Agnello: il talento non manca, con Jones, Siva e Downs che di certo sanno come crearsi un tiro dal palleggio o mettere in ritmo i compagni. Tuttavia, l'impressione che continua a dare la truppa casertana è quella di affidarsi fin troppo alle individualità, tralasciando spesso circolazione di palla e gioco corale, che sfocia in una difesa non sempre attenta in aiuti e rotazioni. 

Le parole dei protagonisti 

Coach Pino Sacripanti ha così presentato il match nella conferenza stampa di ieri, tornando sia sulla sconfitta di domenica che sulla gara contro i bianconeri: "Contro Cremona siamo stati molto solidi, abbiamo letto bene la gara e molte cose che avevamo preparato sono stati efficaci. E’ stata una sfida molto maschia e dura, per più di 30 minuti siamo stati al comando, poi però ci è mancato l’istinto da killer per portarla a casa. C’è anche tanto orgoglio per aver giocato con quel piglio e quella voglia in casa della capolista. Arriva Caserta ed è chiaro che, a tre giornate dalla fine del girone d’andata, questa è una gara cruciale. Speriamo di avere tutti a disposizione: controlleremo le condizioni di Acker che ieri ha rimediato una botta nel finale di gara". 

L'allenatore degli irpini cerca di limare inoltre i dettagli, soprattutto in vista del rush finale per la lotta all'ottavo posto, ultimo per un posto in Coppa Italia: "Vediamo di alzare un po’ di più le percentuali e di ridurre le palle perse banali, che sono l’unica cosa che recrimino alla squadra per la partita di ieri. Caserta è una piazza che vive di pallacanestro e in maniera calorosa la squadra. Ho lasciato tanti amici lì, anche al di là del basket. Noi siamo professionisti, ma allo stesso tempo anche persone e ho dei ricordi molto belli lì. Mi trovo altrettanto bene qui, dove sia io che la squadra ci stiamo inserendo nel tessuto sociale con grande partecipazione, e questo mi rende molto contento della scelta fatta di essere ad Avellino. Credo che sarà una gara dove le motivazioni saranno decisive, è la prima volta che giochiamo in maniera ravvicinata. Dovremo essere bravi a gestire l’impegno".

Anche Sandro Dell'Agnello, ovviamente, ha sottolineato l'importanza e l'unicità della gara: "E' una partita molto importante in un momento delicato. Il nostro obiettivo è tornare ad essere la squadra combattiva e determinata che siamo sempre stati fino a pochissimo tempo  fa,  rimanendo concentrati e focalizzati su quelli che siamo, anche perché, visto che è la prima volta che giochiamo a distanza di tre giorni, il dispendio di energie fisiche e mentali sarà notevole.  Ho giocatori di grande carattere ed orgoglio e non ho dubbi che convoglieremo tutte le nostre forze nel giusto modo.  Affronteremo un avversario che è andato pesantemente sul mercato rinforzandosi con giocatori del calibro di Green e di Ragland, ma con questi determinanti premesse, abbiamo le armi per contendere loro la partita. Ed anche se saremo in trasferta rimane pur sempre un derby, quindi le motivazioni non mancheranno  e faremo il possibile per regalare a tutti noi ed ai nostri tifosi una grande soddisfazione".

Ad arbitrare la sfida del Del Mauro fra Sidigas e Pasta Reggia sarà la terna composta da Lamonica, Sabetta e Masi.