Milano - Venezia, tanto simili quanto diverse: transizione o post basso?

E' il momento di scendere in campo: stasera si affronteranno Milano e Venezia per il primo round della semifinale Scudetto, due squadre con diversi punti in comune, ma con una propria identità di gioco. Avrà la meglio il gioco veloce, basato sulla transizione, di Venezia, o sarà la solidità fisica di Milano a fare la differenza?

Milano - Venezia, tanto simili quanto diverse: transizione o post basso?
FOTO DI STEFANO SICCHIERO
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Di Giorgio Giovannini

Dopo il netto successo (almeno sul livello di risultati) su Trento, per Milano attende un test probante, dovendo affrontare una Reyer Venezia in netta crescita. Una semifinale ricca di spunti, che vede contrapporsi due squadre con un’identità di gioco simile, basata sulle forti individualità e su una difesa molto fisica. Fino a qualche settimana fa, visti i precedenti in Regular Season e in Coppa Italia, questo scontro poteva risultare a senso unico: ma, ora, Venezia è veramente spacciata?

Milano parte con i favori del pronostico, il primo posto in classifica quasi mai in discussione, nel primo turno di Playoff ha liquidato, seppur con diversi blackout nel corso dell’opera, Trento in tre sfide e si appresta a recuperare Cinciarini, l’unico ai box per infortunio. D’altro canto, Venezia, dopo una stagione a dir poco travagliata, con l’avvicendamento del coach Recalcati sostituito dal vice De Raffaele, si è rimessa in carreggiata sul finale di stagione grazie a tre innesti di lusso: Melvin Ejim, Ousman Krubally, ma, soprattutto, Jeremy Pargo. La serie con Cremona ha incoronato Venezia tra le big four, grazie alle prestazioni di Pargo, autentica stella nel nostro campionato, ben coadiuvato da Mike Green.

FOTO DI STEFANO SICCHIERO
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Due filosofie di gioco simili tra di loro e opposte alle due contendenti dell’altra semifinale, ovvero Reggio Emilia e Avellino: la chiave di questa serie sarà quella di infilare i bastoni tra le ruote dei big, per mandarli fuori dalla gara, privando la squadra del rispettivo riferimento. Entrambe si ritrovano con un pacchetto esterni molto talentuoso e profondo: interessante il duello Green-Pargo contro Kalnietis e Simon, per restare nello spot di play-guardia; un quartetto dal potenziale offensivo pressochè illimitato, in particolare il duo veneziano, che pare aver sviluppato un’ottima chimica in breve tempo. L’ago nella bilancia sarà lo spot di ala piccola, con il capitano Alessandro Gentile a fronteggiare il connazionale Stefano Tonut, con l’ex Treviso nettamente favorito nel personalissimo duello contro il giovane veneziano. Repesa proverà sicuramente a limitare al massimo Pargo, incollandogli Cerella, con Jenkins a fare da staffetta, assieme a Oliver Lafayette, anche se potrebbe verificarsi l’evento contrario, ovvero lasciarlo sfogare e stringere le maglie dei tiratori, mentre Venezia farà lo stesso, sguinzagliando Jarrius Jackson sul principale terminale offensivo milanese.

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Entrambe le squadre sfruttano come prima opzione offensiva il pick and roll, seppur con varianti diverse: Venezia tende ad attaccare il ferro, sia con le penetrazioni degli esterni, in particolare Green e Pargo, oppure lanciando Ejim e Krubally con gli alley oop, puntando nella maggior parte sulla transizione. Milano, d’altro canto, può contare sulla presenza di Batista, Macvan e McLean come ottimi interpreti del gioco in post basso: in questo caso, il pick and roll viene sfruttato per creare gli spazi necessari per una ISO in post basso, soprattutto con Batista. Il pivot sudamericano è, senza dubbio, la prima opzione offensiva tra i lunghi, grazie al suo mix di fisico e talento: basterà solo Ortner per contenerlo o ci sono altre possibilità per mettegli la museruole, cercando di frenare l’attacco milanese?

Una possibilità concreta è quella di raddoppiare sistematicamente il lungo, con Ortner e un 3-4 (un Ejim a caso) rapido, impedendogli di scaricare sui tiratori, vero tallone d’Achille del centro dell’Olimpia. D’altro canto, i meneghini dovranno chiudere l’area, per tagliare la strada a Pargo e Green in penetrazione, mentre nello stesso tempo sarà fondamentale il pacchetto degli esterni per limitare le triple veneziane, in quanto la Reyer è tra le squadre con una delle più alte tendenze al tiro pesante, avendo a roster specialisti dall’arco in ogni ruolo, partendo da Bramos e Viggiano, senza dimenticare Pargo e Green. Nonostante l’elevata caratura dell’avversaria, Venezia non dovrà snaturare la propria identità, almeno dal punto di vista offensivo, sfruttando la velocità dei propri elementi, in modo da poter allontanare il più possibile Batista e Macvan, due lunghi decisamente lenti, dando importanza agli stretch four presenti nel roster (Ejim, Bramos e Viggiano, schierati da quattro nella small ball), con il rischio di concedere troppo in difesa.
 

FOTO DI STEFANO SICCHIERO
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Una sfida affascinante, nonostante, almeno sulla carta, non sembri del tutto equilibrata, avendo Milano il roster più profondo della Serie A, mentre la Reyer, seppur in un buon momento di forma, dovrà ricorrere agli straordinari di ogni elemento del roster per sopperire alle importanti assenze, come Peric, Owens, Goss e i capricci fisici di Savovic e Ress. In ogni caso, via alle danze, lo spettacolo sta per iniziare.

CALENDARIO GARE

Gara 1. 19/05, ore 20.45 - Olimpia Milano - Reyer Venezia

Gara 2. 21/05, ore 20.45 - Olimpia Milano - Reyer Venezia

Gara 3. 23/05, ore 20.45 - Reyer Venezia - Olimpia Milano

Gara 4. 25/05, ore 20.45 - Reyer Venezia - Olimpia Milano

Ev Gara 5. 27/05, ore 20.45 - Olimpia Milano - Reyer Venezia

Ev Gara 6. 29/05, ore 20.45 - Reyer Venezia - Olimpia Milano Emilia

Ev Gara 7. 30/05, ore 20.45 - Olimpia Milano - Reyer Venezia

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About the author
Giorgio Giovannini
Tradito dal suo riconoscibilissimo accento veneto, è un fedelissimo seguace della Reyer Venezia, ma il suo vero credo è LaVar Ball. Quasi pendolare tra Venezia e Londra, con tappa a Milano per le sue fedi calcistiche: Milan e Tottenham. Appassionato di stadi, specialmente quelli britannici.