La Sidigas in gara3 e gara4 ha fatto a fette la difesa della Grissin Bon grazie ai pick&roll, sfruttando a proprio favore l’aggressività della truppa di coach Menetti nel difendere questa specifica situazione. Di base infatti Reggio Emilia ha sempre difeso così il pick&roll: il difensore del bloccante fa uno show molto aggressivo sul palleggiatore e in alcune situazioni questo diventa a tutti gli effetti un raddoppio.

Come ho già scritto QUI dopo gara1, se la Sidigas fosse riuscita a far uscire meglio e più velocemente la palla dal raddoppio avrebbe potuto far male alla difesa, che si sarebbe trovata a dover ruotare in una situazione di emergenza. La squadra di Pino Sacripanti ha fatto da questo punto di vista due capolavori nelle due gare giocate in casa. Il pick&roll veniva usato dai giocatori di Avellino per “provocare” il raddoppio della difesa, convinti che dopo il passaggio di uscita dal raddoppio sarebbero stati in grado di costruire buoni tiri muovendo la palla più velocemente di quanto potesse fare la difesa. Ed è esattamente ciò che è accaduto, come dimostrano anche i 27 assist di gara3 e i 23 di gara4.

Azioni come queste sono state la base delle due vittorie avellinesi:

Ogni serie di play-off, soprattutto a questi livelli, è una sfida a colpi di adjustments (gli adeguamenti, così come li chiamano oltreoceano). E l’aspetto più interessante di gara5 è stato osservare le contromisure prese dallo staff tecnico reggiano in relazione proprio alla difesa sul pick&roll. In maniera totalmente inedita per Reggio Emilia, il difensore del bloccante non si è più avventurato anche a 8-9 metri dal canestro per infastidire il palleggiatore; rimanendo invece decisamente più vicino all’area e a protezione del proprio canestro, come fanno ormai la stragrande maggioranza delle squadre a tutte le latitudini dall’Nba in giù.

Avellino non è riuscita a far girare la palla come nelle precedenti gare, e quello del primo pick&roll di gara5 è esattamente l’esito sperato da Reggio Emilia.

Avellino si è spesso dovuta accontentare di tiri dal palleggio come questo:

E anche quando ha trovato canestri in entrata, di solito i tiri sono stati di questo tipo:

Difesa tra l’altro simile a quella della stessa Avellino, principale differenza essendo che la Sidigas sui pick&roll laterali permette al palleggiatore di andare verso il centro mentre la Grissin Bon no.

Vedremo cosa preparerà per gara6 coach Sacripanti, ma Avellino ha senz’altro bisogno che Marques Green torni ai suoi livelli dopo la fatica delle prime cinque gare, in cui ha sofferto la fisicità di Needham ma non solo.

Reggio va per guadagnarsi la possibilità di vendicare la sconfitta in finale dell’anno scorso, Avellino per portare tutti a gara7. Mettetevi comodi, ci sarà da divertirsi.