Dieci giorni all'inizio del pre-olimpico tanto atteso per l'Italia del basket ed Ettore Messina continua nella preparazione della sua nazionale che - domani a Bologna - sfiderà le Filippine per l’inizio dell’“Imperial Basketball City Tournament”, quadrangolare che si giocherà al PalaDozza. In conferenza stampa, nella giornata di ieri, sia Messina che Bargnani, Della Valle ed Aradori, hanno fatto il punto della situazione in vista della semifinale del tornero, oltre a guardare ovviamente anche all'appuntamento di Torino. 

Tanta l'emozione per il coach catanese, che torna a Bologna dove ha vinto tutto alla guida della Virtus: "Per me è una grande emozione tornare a Bologna. Ho cominciato qui con la Virtus dell’avvocato Porelli e tutt’ora la mia famiglia vive qui. La squadra ha qualità e talento e lo ha dimostrato lo scorso anno sfiorando la qualificazione diretta all’Olimpiade a Eurobasket 2015. Vogliamo restituire qualcosa a tutte le persone che ci stanno seguendo e all’entusiasmo che stiamo avvertendo in tutta Italia. Sono cresciuto ascoltando i racconti sulle Olimpiadi di Achille Canna (che sabato entrerà nell’Italia Basket Hall of Fame, n.d.r.), Sandro Gamba e guardando in tv le partite della nostra Nazionale. Quando il presidente Petrucci mi ha chiamato per guidare la squadra non ci ho pensato un momento. Giusto una sera per parlare con la dirigenza degli Spurs. Partecipare a un’Olimpiade ti rimane per sempre".

Si passa al campo, con il vice allenatore degli Spurs che fa il punto della situazione: "I ragazzi sono abbastanza stanchi per via delle lunghe stagioni che hanno affrontato ma stiamo lavorando in modo che possano arrivare pronti. Abbiamo ancora diversi giorni di allenamento davanti prima dell’esordio contro la Tunisia. Quel che conta è che questo è un gruppo che sta bene insieme. In questi anni la Federazione ha fatto molto per ridare nuova linfa alla Nazionale, a cominciare dallo staff tecnico e medico che è di primissimo ordine".   

Ed infine, le aspettative da parte del coach sul torneo bolognese: "Il torneo di Bologna sarà un test importante perché cominceremo a sentire un po’ di quella pressione psicologica che ci aspetta a Torino. Le avversarie sono di livello: le Filippine sono una squadra atipica di tiratori, il Canada porta con sé talenti NBA e prospetti che nell’immediato futuro vi approderanno. La Cina è già qualificata per Rio".

Dopo le fatiche con la canotta di Reggio Emilia è tornato in Nazionale anche Pietro Aradori, che ha parlato così dell'impatto con il nuovo tecnico: "Le partite del torneo di Bologna, il 25 e 26 giugno al PalaDozza saranno le prime che potremo giocare con tutto il roster al completo e saranno due occasioni per mettere in pratica le idee di coach Messina. Arrivare fino in fondo a una stagione, significa giocare per 10 mesi; ora sto bene ed è il momento di lavorare per il Pre Olimpico e per un obiettivo davvero grande come Rio. Sto seguendo la serie finale tra Brescia e Bologna e devo fare un grosso in bocca al lupo alla società del mio paese. Brescia è una piazza affamata di basket e mi fa piacere che si giochi per un traguardo come la Serie A. A Reggio sto molto bene e ho intenzione di restare. Anche quest’anno abbiamo fatto passi avanti notevoli". 

Compagni a Reggio, compagni in Nazionale. Anche Della Valle è intervenuto in conferenza stampa prima di passare la parola a Bargnani: "Messina mi chiede quello che sta chiedendo a tutti gli altri ragazzi, ovvero di dare il massimo sempre e comunque. Sono qui per lavorare duro, difendere e segnare quando ho un tiro facile. Tutti lavorano per poter entrare nei dodici, il coach e i compagni sanno cosa posso dare alla squadra e al momento penso solo ad allenarmi il meglio possibile. Torino è una città speciale, molto importante per la mia famiglia, sarebbe un onore tornare li. Mio padre è contento per me e naturalmente spera nella convocazione. I miei sogni? Il Pre Olimpico e Rio!".

Infine, parola ad Andrea Bargnani, con l'ex centro dei Raptors e dei Knicks che sottolinea l'importanza di vestire la maglia dell'Italia: "Indossare la maglia della Nazionale è importante in ogni occasione. Personalmente non vedo l’ora di scendere in campo al torneo di Bologna. Con il gruppo stiamo lavorando sodo: tanta difesa e cercare di muovere la palla il più possibile per far tirare l’uomo libero. Il clima del PalaDozza non lo scopro certo io e non serve che me lo ricordino: è sempre stato incandescente anche da avversario". 

Fonte Fip.it