LegaBasket - Impresa Cantù, Avellino sconfitta al fotofinish (75-74)

I lombardi con un super ultimo quarto tornano alla vittoria anche al PalaDesio, secondo trionfo consecutivo dopo il derby con Varese. Posticipo amaro per Avellino che cade ancora e perde posizioni in classifica.

LegaBasket - Impresa Cantù, Avellino sconfitta al fotofinish (75-74)
LegaBasket - Impresa Cantù, Avellino sconfitto al fotofinish 75-74
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Di Alessandro Sparacino

Cantù fa suo il posticipo del lunedì sera con una prestazione monstre di Johnson, autore di trentacinque punti e quattordici rimbalzi. I lombardi tornano al successo al PalaDesio dopo la vittoria esterna dell’ultima giornata nel derby contro Varese e proseguono la loro risalita in classifica. Per i padroni di casa buona anche la prestazione di Waters che mette a referto quattordici punti e otto assist. La Scandone nonostante l’ottima prova del solito Ragland e giocando due buoni quarti centrali si fa sorprendere nel finale, cade ancora e perde terreno nei confronti delle dirette avversarie. Per gli ospiti ottime prove anche di Fesenko e Randolph autori di quattordici punti a testa.

Bolshakov schiera Waters in regia con Pilepic e Darden sul perimetro. Johnson con Callahan a completare il quintetto titolare. Risponde Sacripanti con il solito Ragland a guidare la squadra. Fesenko e Leunen agiscono sotto canestro mentre esternamente giocano Obasohan e Thomas.

Avvio di match con Cantù che a fiammate cerca subito di portarsi avanti, Johnson sembra incontenibile e il ritmo imposto con i compagni nella bolgia del PalaDesio impensierisce non poco la difesa ospite. A metà primo periodo i padroni di casa comandano di sei punti. Avellino prova più volte una reazione con Obasohan e Fesenko protagonisti ma la difesa canturina tiene botta e JJ Johnson mette a canestro qualsiasi palla gli capiti per le mani. A due minuti dalla prima sirena Randolph mette una tripla e prova a dare una scossa ai compagni ma non ottiene la risposta desiderata, altro parziale casalingo e cronometro che si ferma sul risultato di 28-17.

Al rientro in campo Avellino è un’altra squadra, difesa più attenta, corsa in contropiede e Cantù si vede costretta a spendere diversi falli per fermare le incursioni ospiti. Parzialone di 2-10 nei primi tre minuti firmato Joe Ragland e campani che si rifanno sotto nel punteggio. Da questo momento si susseguono diversi errori in attacco da ambo le parti e coach Sacripanti chiama time out per riordinare i suoi. In uscita dalle panchine Cantù illude tutti mettendo a referto quattro punti in fila ma presto l’inerzia si ribalta ancora, prima Fesenko e poi due bombe dall’arco di Randolph riportano Avellino a -1 all’intervallo (38-37).

Diversi falli e palle perse rendono la partita molto spezzettata dopo l’intervallo lungo. Pochi i punti messi a segno nei primi quattro minuti della ripresa e squadre che proseguono a braccetto. Leunen segna una tripla riportando avanti gli ospiti e con entrambe le squadre che hanno già esaurito il bonus, Bolshakov richiama i suoi per le indicazioni di rito. Dal time out esce decisamente meglio Avellino, i lombardi soffrono dannatamente le infilate di Ragland e l’americano mette a segno sette punti in fila dando un bel break alla partita. Waters e Acker non ci stanno e accorciano le distanze ma nel finale di quarto il protagonista è Marques Green, cinque punti per lui e distacco ospite che aumenta (47-57).

Super Cantù in avvio di ultimo periodo, Johnson continua la sua serata magica infilando sei punti senza che Avellino riesca a reagire. Il palazzetto s'infiamma, i padroni di casa alzano ulteriormente il ritmo, Pilepic trova la sua prima tripla e insieme a Johnson porta Cantù sul meno uno. Ragland trova la reazione segnando cinque punti in successione ma deve fare i conti ancora una volta con un Johnson in serata di grazia: altri punti per lui e locali che ripassano davanti. Sul più bello sembrano spegnersi i canturini, Fesenko da solo spinge a più quattro Avellino ma la coppia Johnson-Waters rimette subito tutto in parità. Meno di un minuto al termine, palla a Joe Ragland che si prende un tiro forzato dall’arco e lo sbaglia, ultimo possesso Cantù. A due secondi dal termine Darden trova il fallo e due liberi. A segno il primo, sbagliato il secondo volontariamente e palazzetto in festa sul 75-74 finale.

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About the author
Alessandro Sparacino
Scrittore esordiente e ingegnere biomedico specializzando. Affascinato da tutto ciò che sia disciplina sportiva, da sempre sostenitore di Milan e Olimpia Milano.