Finalmente, il sipario è pronto per essere sollevato. L'edizione 2017 della Final Eight di coppa Italia (qui la nostra guida) può scattare con il primo quarto di finale. Di fronte la Grissin Bon Reggio Emilia e la Betaland Capo d'Orlando, per la sfida tra una realtà ormai consolidata ai piani alti della pallacanestro italiana, e una vera e propria mina vagante della competizione, capace di qualunque cosa nelle gare secche. Si tratta di una sfida importante sia per le due formazioni poste di fronte per prime al Polo Fieristico di Rimini, sia per il complesso della competizione, perchè con ogni probabilità verrà fuori la rivale dei campioni in carica della EA7 Emporio Armani Milano in semifinale, a patto che i vincitori dell'ultima edizione della coppa - nonchè dell'ultimo scudetto - riescano a superare l'ostacolo rappresentato dalla Enel Brindisi.

Come arrivano le due squadre

La Grissin Bon Reggio Emilia è reduce da due belle vittorie consecutive, in particolare quella di domenica scorsa al Taliercio contro l'Umana Reyer Venezia. Il canestro allo scadere di De Nicolao ha regalato il trionfo alla formazione di coach Menetti, che sembra aver ritrovato lo smalto di inizio stagione. Inoltre la dirigenza del club emiliano ha regalato due nuovi innesti americani, con la partenza di James che ha dato il via agli arrivi di Jalen Reynolds e Jawad Williams: due pesi massimi che andranno a dare ulteriore fisicità sotto le plance. A questo si aggiunga il grande rientro di Rimas Kaukenas, il quale sta ritrovando pian piano uno smalto necessario per dare una mano alla sua squadra. Continuerà a restare fuori dalle rotazioni Stefano Gentile, che proprio contro Capo d'Orlando tirò fuori un'ottima prestazione balistica (11 punti e 50% dal campo con 5 assist), mentre la falange italiana continuerà ad essere rappresentata da un Achille Polonara che contro Brindisi, dieci giorni fa, ha tirato alla grande: il suo 5/5 da tre punti è stato trascinante. E poi c'è Andrea De Nicolao, divenuto un elemento sempre più importante delle rotazioni di Menetti, con il premio derivato dal buzzer beater di Venezia.

Istantanee dell'andata: Fitipaldo slalomeggia tra Della Valle e De Nicolao
Istantanee dell'andata: Fitipaldo slalomeggia tra Della Valle e De Nicolao

Dall'altra parte c'è una Betaland Capo d'Orlando che proviene dalla prima sconfitta casalinga dopo quattro mesi e mezzo, ma anche dalla seconda vittoria lontano da casa in tutta la stagione. Il ko interno contro la Dolomiti Energia Trentino - con la formazione di coach Buscaglia che rimane un tabù - ha fatto seguito, infatti, alla bella affermazione sul parquet della Fiat Torino. In ogni caso, coach Gennaro Di Carlo cercherà di tirare fuori ancora una volta il meglio dai suoi giocatori, in particolare dalla larga porzione di giovani talenti che finora hanno dato il massimo e hanno trascinato la squadra in piena zona playoff, al punto da guadagnare la seconda qualificazione alle Final Eight nella storia del club. Inoltre c'è da registrare il recupero di Sandro Nicevic: il capitano dell'Orlandina non gioca dalla prima giornata contro l'Olimpia Milano, poi l'infortunio riportato prima della trasferta di Venezia e un lungo periodo di recupero terminato la scorsa settimana. Il coach ha annunciato che l'ex Treviso tornerà finalmente nelle rotazioni della formazione siciliana, andando a dare qualche minuto di riposo agli altri tre elementi del reparto lunghi. Impossibile ignorare Drake Diener, il quale farà da "guida spirituale" e tecnica in una vera e propria impresa da compiere.

Il precedente in campionato

Al PalaBigi fu la Grissin Bon Reggio Emilia ad avere la meglio con il punteggio di 80-70. La partita si disputò lo scorso 5 dicembre, in un Monday Night in cui la Betaland Capo d'Orlando giocò a viso aperto per un quarto e mezzo, salvo poi subire il prepotente ritorno della formazione di casa, trascinata in quell'occasione da un Amedeo Della Valle in gran serata con i piedi dietro l'arco. Le cinque triple della guardia reggiana furono decisive, così come la difesa casalinga che concesse appena 14 punti sia nel secondo che nel terzo quarto ai siciliani. Non bastò, in quel caso, la prova celestiale di Bruno Fitipaldo: 17 punti con 6/10 dal campo e 8 assist per il playmaker uruguaiano, che appena due settimane dopo avrebbe lasciato la Sicilia per approdare al Galatasaray.

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