RIMINI - Tanta soddisfazione per una vittoria sofferta, maturata solo nel finale. Milano batte Reggio Emilia per 87-84, aggiudicandosi il primo posto nella gara decisiva per portare a casa la Coppa Italia. In attesa di scoprire l'avversario, Massimo Cancellieri parla in conferenza stampa: l'assistant coach ha preso in mano la squadra dopo l'espulsione di Repesa nell'intervallo, gestendo e portando a casa la finale.

"Va ringraziata tutta la squadra e tutto lo staff - apre Cancellieri - Il momento non era dei migliori. Affrontavamo una squadra molto complicata, la partita era apertissima e abbiamo subito uno strappo, i ragazzi sono stati bravissimi a tenere alta la tensione. Questa è una vittoria frutto di 20 minuti giocati con intensità, donata dal contorno. Dal punto di vista tecnico, ho ridotto per mia scelta le rotazioni, cercando di puntare su giocatori che, anche se stanchi, potevano dare qualcosa in più. Quando abbiamo tolto i riferimenti dall'arco e quando ci siamo coinvolti di più in attacco, abbiamo dato spesso la palla dentro, creando tiri aperti, siamo stati bravi a segnarli. Bravi a interpretare, soprattutto nell'ultimo quarto: dopo la bomba di Needham nel finale non abbiamo forzato il tiro, la tripla di Dragic è stata determinante per l'ultimo vantaggio".

Decisivo nel finale è stato Dada Pascolo, che ha trascinato i compagni verso la vittoria con giocate sontuose: "Ha già dimostrato di essere determinante. Nel momento in cui la squadra ha fiducia e ogni giocatore la avverte, tutto diventa più facile. Ha dato dimensione interna, Reggio ci aveva tolto le soluzioni dall'arco".

"Nell'ultimo quarto abbiamo dimostrato compattezza - spiega Cancellieri, allargando il discorso alla squadra - e ne abbiamo preso coscienza. Abbiamo dato un segnale, abbiamo reso consapevole la squadra che, pur in momenti di difficoltà, è in grado di risolvere le partite con tutti i protagonisti. Se si riceve fiducia, poi la si può ricambiare".

"Cosa mi ha detto Repesa? Prima nulla, poi "bravo"... Ormai lavoriamo insieme da due anni, era molto chiaro come interpretare la partita".

Il pensiero di Milano ora viaggia fisso verso la finale di domani, contro una tra Brescia e Sassari: "Possiamo distribuire bene le nostre energie. Dato che domani si gioca la finale, questa squadra non pensa al passato, ma pensa solo ad interpretare quella gara. Già questa sera ha dovuto attingere ad energie extra, ma domani, dosando le energie, saremo in grado di proporre una prestazione di questo genere, almeno a livello fisico".