La Mia Cantù sbanca il Palamaggiò conquistando la seconda vittoria consecutiva della gestione Recalcati con i 35 punti di uno stratosferico JaJuan Johnson, mentre alla Pasta Reggia Caserta non bastano le eroiche prestazioni di Diawara (24 punti) Sosa (20) e Berisha (15) per evitare l’ennesima sconfitta e chiudere il discorso salvezza. La panchina di Dell’Agnello è sempre più a rischio.

Jajuan Johnson e Cournooh mandano subito avanti la Mia, Caserta ribatte con Sosa e Diawara (6-8), ma l’asse bianco blu risponde per le rime, doppiando ben presto i bianconeri (8-16). Acker da una parte e Giuri dall'altra chiudono un primo quarto a dir poco orribile e pieno di errori, con il punteggio che arride agli ospiti sul 10-21. Pilepic firma il massimo vantaggio canturino con una tripla, ci pensano ancora Diawara e le penetrazioni di Sosa a tenere in vita la Juve (18-26). Sale in cattedra anche Berisha che assieme al dominicano firma il -4 (29-33) al termine della seconda frazione.

Alla ripresa Putney prova a mettersi in gara con una schiacciata ma Pilepic e Callahan rispondono presente (34-41). Il lungo casertano spara tutte le sue cartucce all’inizio del terzo periodo (38-45), prima di lasciare spazio a un Diawara che da ex varesino sente aria di derby (47-51), ma la difesa bianconera è un colabrodo ed i lombardi non perdonano (47-57). Linton Johnson con una schiacciata da palla recuperata e ben due giochi da 3 punti impatta la partita a fine terzo periodo (57-57) accendendo Pezza delle Noci.

Berisha e Diawara mettono la Juve col naso avanti ma la Mia con le bombe di Acker, Pilepic e Parrillo vanifica le conclusioni dalla lunetta di Diawara, Sosa e Berisha (74-76). Nel finale Cournooh trova il fondo della retina, Berisha e Diawara forzano le loro conclusioni e JJJ, insieme a Dowdell, chiudono la pratica ribaltando anche la differenza canestri a proprio favore. Per la Juve sembra si stia materializzando lo stesso film visto 12 mesi fa quando fu risucchiata, un pò a sorpresa, nella lotta per non retrocedere, salvandosi solo in extremis grazie ad un gioco di classifica avulsa. Cremona dista 6 punti con un 2-0 a vantaggio dei campani, ma all’ombra della Reggia nessuno è disposto a sperare in disgrazie altrui per poter festeggiare la salvezza in anticipo.