Archiviata la Regular Season, inizia il grande ballo: nel weekend iniziano i Playoff di Legabasket. Da una parte troviamo la Reyer Venezia, alla quinta partecipazione in postseason da quando è nella massima lega nazionale, ovvero da sei anni, saltando solo l’appuntamento del 2013-14, mentre dall’altra parte c’è la The Flexx Pistoia, che ha bissato il miracolo della passata stagione, centrando per la seconda volta i playoff, nonostante il budget, uno dei più bassi del campionato.

Seconda contro settima, uno scontro che, sulla carta, pende a favore degli orogranata di Walter De Raffaele, ormai al completo e in uno stato di forma eccellente, grazie ai recuperi degli infortunati Hagins e Batista, mentre i toscani cavalcano l’entusiasmo portato dalle prestazioni dell’ex Cantù, Michael Jenkins, determinante nelle ultime gare, che hanno permesso a Pistoia di raggiungere la top-8, seppur per il rotto della cuffia.

COME ARRIVA VENEZIA

Attualmente, Venezia è la squadra più in forma del campionato: in un periodo particolarmente fitto di impegni, l’Umana ha risposto alla grande, specialmente in campionato, con nove vittorie nelle ultime dieci sfide, uscendo sconfitta solo al Forum contro Milano, in una gara equilibrata e con un roster leggermente rimaneggiato. Fiducia e morale alle stelle, grazie alla sorprendente cavalcata europea, al netto delle varie assenze, che ne hanno accorciato la rosa al minimo, conclusa alle Final Four di FIBA Champions League, a Tenerife, con il quarto posto finale, mantenendo il Taliercio inviolato in tutte le partite casalinghe di Coppa. Per la prima volta nella stagione, De Raffaele potrà contare su tutti gli effettivi a disposizione, potendo ruotare due stranieri alla volta, con gli innesti di Stone e Batista: l’uruguagio è rientrato domenica contro Brindisi dall’infortunio muscolare, mentre chi potrebbe vedere di meno il campo, sarà probabilmente Tyrus McGee.

La guardia americana, dopo un avvio più che positivo, ha iniziato a soffrire l’ascesa di Haynes e Tonut, ricevendo meno possessi e i guai fisici ne hanno limitato il rendimento. A pieno regime il gioiello Stefano Tonut, chiamato a bissare gli ottimi playoff dell’annata precedente, cavalcando l’ottimo periodo di forma post recupero dell’infortunio alla schiena, che l’ha tenuto ai box per più di un mese. La vera forza dei lagunari è la profondità del roster, potendo contare su almeno nove potenziali titolari, uniti ad un gruppo di gregari di livello e la possibilità di alternare gli stranieri per dare riposo. Lo spot più produttivo è quello del quattro, con Peric ed Ejim determinanti in fase offensiva, avendo a disposizione un ampissimo bagaglio tecnico e buone qualità atletiche, uniti alla versatilità di Stone in difesa e all’esperienza di Ariel Filloy, in grado di risolvere le partite da solo sul finale.

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COME ARRIVA PISTOIA

Come detto in precedenza, l’ingaggio di Michael Jenkins ha trasformato la stagione di Pistoia: dal suo arrivo, la truppa di Esposito ha ottenuto cinque vittorie in otto partite, battendo nettamente Milano all’esordio della guardia statunitense. Con l’innesto di Jenkins, ne è uscito rivitalizzato il nucleo degli italiani, in particolare Michele Antonutti, in crescita rispetto ai mesi precedenti e fondamentale nelle gerarchie del tecnico campano, così come Crosariol, che sarà chiamato al riscatto contro la sua ex squadra, dove ha lasciato ricordi tutt’altro che ottimi.

Da non sottovalutare l’apporto di Ronald Moore, la principale fonte di gioco per i toscani, con cinque assist di media. Dal punto di vista della sostanza, Pistoia è una squadra particolarmente fisica e i giocatori non disdegnano andare a rimbalzo, classificandosi terza nella specialità in Serie A, e la cura Esposito funziona alla grande, come lo certificano i 16.9 assist di squadra a partita. Altro punto su cui può contare la The Flexx, è il PalaCarrara: sotto il tendone di Via Enrico Fermi, la formazione pistoiese ha vinto tredici volte, su quindici scontri, permettendosi il lusso di fare lo scalpo a Milano, mentre le uniche ad espugnare l’impianto toscano sono Venezia, per l’appunto, e Sassari. La principale nota dolente è il rendimento fuori casa: peggiore squadra in tutto il campionato nelle partite esterne, uscendo indenne solo al PalaRuffini e a Pesaro.

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I PRECEDENTI

I precedenti stagionali sorridono alla Reyer Venezia, vittoriosa in entrambe le sfide contro Pistoia. Nella prima sfida, gli orogranata si sono aggiudicati i due punti, trionfando con il punteggio di 74-62, ma solo grazie ad una rimonta consistente nell’ultimo quarto, dopo essere stata sotto di tredici lunghezze al ritorno dall’intervallo. Al ritorno, canovaccio simile alla partita precedente: la truppa di Esposito va sul +8 a più riprese, ma l’ex Filloy sale sulla cattedra e gela i propri ex tifosi con una prestazione sontuosa nel’ultimo quarto, chiudendo i conti con una tripla sul finale, vincendo la gara con il punteggio di 71-78. Quel -13 maturato al Taliercio nel terzo quarto contro Pistoia, è l’inizio della rinascita veneziana: da quel momento, seguono dieci vittorie consecutive tra campionato e coppa, che hanno segnato una bella fetta di stagione per gli orogranata, consolidando il secondo posto.