Guida Vavel Legabasket 2017/2018: Capo d'Orlando

La nuova SikeliArchivi di coach Di Carlo riparte con un roster quasi del tutto nuovo per affrontare il doppio impegno in Italia e in Europa.

Guida Vavel Legabasket 2017/2018: Capo d'Orlando
FONTE FOTO: VAVEL ITALIA
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Di Francesco Cammuca

Una nuova stagione per continuare a sorprendere quei pochi che ancora non credono a quanto è accaduto un campionato fa. Ma anche una nuova stagione per confermare quanto di buono è stato fatto in questi anni, con l'apice dell'annata passata in cui è arrivata la prima storica qualificazione in una coppa europea (che sarebbe la seconda se non fosse arrivata la cancellazione del club nel 2008). Quella che da ieri è diventata ufficialmente la SikeliArchivi Capo d'Orlando, dopo il cambio del main sponsor che darà anche la nuova denominazione al palasport - fino a due giorni fa intitolato a una leggenda vivente come Alessandro Fantozzi - è una squadra che non vuole fermarsi nel processo di crescita e di sviluppo di un brand che è ormai diventato simbolo non solo di una cittadina che supera a malapena i 10.000 abitanti, ma ormai di tutta la Sicilia, che grazie alla squadra allenata da Gennaro Di Carlo sta scoprendo in maniera definitiva una passione sfrenata per la palla a spicchi. E con una partecipazione alla Basketball Champions League che vedrà la disputa del turno preliminare a cavallo tra fine settembre e inizio ottobre, quella che sta per iniziare sarà una stagione tutta da vivere.

I BIG DEL QUINTETTO - Quello che potremmo considerare il giocatore da seguire con maggiore curiosità e attenzione nell'ipotetico starting five della SikeliArchivi Capo d'Orlando è, a dire il vero, l'ultimo arrivato. Stiamo parlando di Engin Atsur, veterano playmaker turco ma dal passaporto tedesco che è stato ingaggiato a fine agosto dopo il fallimento dell'esperienza in Sicilia di Gary Talton. Il giocatore classe 1984, che ha già assaggiato la serie A da giovane con la Benetton Treviso, è pronto a menare le danze in attacco per l'Orlandina e a far vedere anche le sue doti balistiche con i piedi dietro l'arco. Potrebbe nascere un bellissimo asse con un altro volto nuovo, ovvero Damien Inglis. Il giocatore francese, dopo aver tentato l'esperienza negli States, è pronto a rimettersi in gioco in una realtà emergente del basket europeo, e con il suo mix di atletismo, mani delicate e intelligenza cestistica potrebbe diventare il crack della nuova Orlandina Basket. Tra Atsur e Inglis potrebbe nascere quella sintonia già vista, ad esempio, un anno fa tra il neo-avellinese Fitipaldo e Dominique Archie, nel frattempo volato in Israele.

DA NON SOTTOVALUTARE - A completare il quintetto, almeno sulla carta, ci sono anche Justin Edwards, Arnoldas Kulboka e Mario Delas. Partiamo da quest'ultimo, il giocatore forse più atteso dell'estate in quel di Capo d'Orlando, non fosse per altro che per la lunga trattativa per il rinnovo del suo contratto. Ci si aspettava che il pivot croato restasse anche per la prossima stagione alla corte di coach Di Carlo, e così è stato, anche se non è da escludere che la dirigenza dell'Orlandina stesse nel frattempo sondando qualche altro giocatore da piazzare sotto le plance. E così, il centro classe 1990 è stato insignito anche dei gradi di capitano. Tutta da seguire la prima stagione europea della guardia canadese, che dopo aver preso parte al training camp della sua Nazionale per i FIBAmericas è pronto a mettersi in gioco per far vedere di che pasta è fatto. Dinamismo, mano chirurgica al tiro pesante e capacità di andare al ferro con continuità per dare maggiore imprevedibilità all'attacco paladino. E poi c'è forse la più grande scommessa, l'ala lettone che arriva in prestito dal Bamberg per disputare una stagione da protagonista. In attesa che il roster si completi del tutto.

IN USCITA DALLA PANCA - Proprio così, perchè Kulboka sarà il titolare nello spot di ala piccola almeno fino a quando non verrà completato il processo di recupero di Vojislav Stojanovic, visto da tutti come la stella di questa SikeliArchivi Capo d'Orlando. Il processo di crescita dell'ala serba classe 1997 stava andando avanti a gonfie vele, finchè non è arrivato l'infortunio che lo ha costretto a saltare le ultime partite di regular season e la serie dei quarti playoff contro Milano. Il ritorno sul parquet del numero 23 di coach Di Carlo è previsto per l'inizio di novembre, e considerando la stagione fitta di impegni e un roster abbastanza lungo per effettuare il doppio impegno, il recupero di Voja potrebbe proseguire senza troppa fretta. Anche perchè nel suo stesso spot c'è un altro lettone, Arturs Strautins, che regolamento alla mano può essere utilizzato da passaportato italiano solo dopo l'inizio del 2018. L'ex Reggiana sarà dunque un valido rincalzo per l'Europa, mentre a fare da ricambio del playmaker titolare sarà Mario Ihring, lo slovacco che ha fatto molto bene con la sua Nazionale e che ha maturato esperienza in patria nella scorsa stagione. Da seguire con grande attenzione Mirza Alibegovic, che dopo le esperienze di Brescia e di Torino punta a fare bene in uscita dalla panchina paladina, mentre a completare il reparto dei lunghi ci pensano un veterano della serie A come Jakub Wojciechowski e un 'deb' del nostro campionato, Denis Ikovlev.

Partenze: Diener (Cremona), Archie (Bnei Hertzeliyya), Iannuzzi (Torino), Kikowski (Szczecin), Laquintana (Pistoia), Tepic (Brindisi), Ivanovic (Budocnost)

Conferme: Ihring, Delas, Stojanovic

Arrivi: Edwards (Alba), Inglis (Westchester Knicks), Wojciechowski (Cremona), Kulboka (Brose), Strautins (Reggio Emilia), Donda (Trieste), Alibegovic (Torino), Kulboka (Brose), Strautins (Reggio Emilia), Atsur (ALBA), Ikovlev (Turow)

Mirza Alibegovic, 1992, 195, SG

Figlio di Teoman, fa l'esordio tra i pro con Udine nel 2009-10. Un anno in B con la Fortitudo, poi Pesaro, Pistoia, Brindisi senza trovare molto spazio. Nel 2013-14 a Mantova, il Lega 2, chiude con 7.3 ppg. Due stagioni a Brescia (9.8 ppg e 11 ppg col 40% da 3) culminate con la promozione in Serie A. L'anno passato è a Torino, con 7.8 ppg. Career high di 28 punti contro Tortona, realizzati il 26 maggio 2016.

Mario Ihring, 1998, 192, PG

Messosi in luce agli Europei Under 18 del 2015, firma con Capo d'Orlando, che nella scorsa stagione lo manda a giocare al BC Prievidza, con cui realizza 6.7 ppg in campionato e 6.6 ppg in Europe Cup. Career high di 26 punti realizzati con la Nazionale slovacca contro Montenegro il 6 agosto 2016.

Engin Atsur, 1984, 193, PG

College a North Carolijna, dal quale esce l'ultimo anno con 11.3 ppg e 4.2 apg. Firma un triennale con la Benetton Treviso, ma dopo la prima stagione (4.4 ppg in campionato, la metà in ULEB), passa all'Efes Pilsen. Si afferma nel 2009-10 al Besiktas (13.1 pg, 4.4 apg), e firma col Fenerbahce, con cui va in causa dopo 2 stagioni da comprimario. Nel 2012-13 passa al Galatasaray, dove resta per 2 anni senza riuscire a imporsi; ritorna quindi al Besiktas, con cui disputa le migliori stagioni facendo bene sia in campionato che in Eurocup. La scorsa stagione è in Germania, all'ALBA Berlino, chiudendo con 7.9 ppg, 2.7 apg e quasi il 40% da 3. Career high di 29 punti, realizzati in Eurocup contro Paris-Levallois il 13 gennaio 2015.

Damien Inglis, 1995, 204, F

Nel 2013-14 si mette in luce con lo Chorale de Roanne (4.6 ppg) e viene scelto con la 31esima chiamata del draft dai Bucks. Dopo un rapido passaggio in D-League, riesce a giocare 20 partite con Milwaukee durante il 2015-16 (1.8 ppg), mentre nella scorsa stagione, dopo aver firmato con i Knicks, gioca in D-League con i Westchester (39 gare, 12.9 ppg, 6.8 rpg). Career high di 31 punti realizzati nel novembre 2012, quando militava nel Centre Federal du Basketball

Arnoldas Kulboka, 1998, 205, F

Approda in Germania nel 2015, mettendosi in luce nella ProA col Baunach e attirando l'interesse del Bamberg, con cui gioca 1 partita (lo scorso 5 gennaio) realizzando 13 punti, prima di chiudere la stagione nella seconda serie tedesca con 14.7 ppg. Career high di 31 punti realizzati nella ProA tedesca il 29 ottobre del 2016 contro l'Amburgo.

Arturs Strautins, 1998, 198, SF

Messosi in luce con l'Under 18 lettone, firma nel 2014 con Reggio Emilia, con cui nella scorsa stagione registra 2.8 ppg in 14 gare. Career high di 27 punti realizzati nel marzo 2014 nella seconda lega lettone.

Mario Delas, 1990, 207, C

Prodotto del vivaio del KK Spalato, passa nel 2010 al Cibona, con cui esordisce in Eurolega. Viene poi ingaggiato dallo Zalgiris Kaunas, con cui resta per 4 stagioni. Nel 2013-14 è in Spagna, con l'Obradoiro (9.4 ppg, 4 rpe), l'anno dopo al Cedevita Zagabria, con cui gioca da comprimario in Eurolega, Eurocup e Adriatic League. Nel 2015-16 è in Estonia, col Kalev/Cramo Tallinn (6.9 ppg in VTB League), la scorsa stagione l'arrivo in Sicilia, con 9.3 pg e 5.1 rpg. Career high di 31 punti realizzati con la Nazionale croata, contro la Nuova Zelanda, nei Campionati Mondiali Under19 del 2009.

Justin Edwards, 1992, 190, SG

Uscito da Kansas St. (12.7 ppg nell'ultimo anno), arriva nella scorsa stagione nel campionato ungherese, dove con l'Alba Fehervar chiude con 14.3 ppg e 4.2 rpg tra i confini domestici e con 16.9 ppg in Europe Cup. Career high di 30 punti, realizzati al college nel 2012 contro Northeastern.

Jakub Wojciechowski, 1990, 213, C

Vivaio Benetton Treviso, con cui gioca sia in Serie A che in EuroCup, si mette in luce con due buone annate con Torino (8.7 ppg col 68.3% da 2 nella DNA del 2013-14). Nel 2014-15 con Veroli chiude con 11.5 ppg in 12 partite, prima del passaggio a Mantova dove viaggia con cifre simili. Nel 2015-16 è a Cantù (4.3 ppg), mentre nella scorsa stagione, a Cremona, fa registrare 5.8 ppg.Career high di 26 punti realizzati con Torino, contro Castelletto, il 30 gennaio 2013.

Vojislav Stojanovic, 1997, 199, SG

Vivaio Stella Rossa, dopo una stagione al Beograd firma nel 2015 con l'Orlandina. Nell'ultima stagione, 8.6 ppg e 4 rpg. Career high di 20 punti realizzati contro la Spagna con la Nazionale Under 18 della Serbia, nella semifinale degli Europei di categoria del 2015

Denis Ikovlev, 1986, 201, F

College a Bevada – Reno, nel 2007-08 è all'Odessa, nel campionato ucraino. L'anno dopo passa allo Zaporozhye, realizzando 15.1 ppg. Seguono due stagioni da comprimaio al Budivelnyk Kyiv, quindi Khimik (10.3 ppg in campionato col 41.4% da 3), Cherkasy e Donetsk, sempre in Ucraina. Nel 2014-15 firma in Polonia con lo Slask Wroclaw (9.6 ppg col 40% da 3), l'anno successivo gioca pochi mesi in Romania con lo Steaua Bucarest, prima del ritorno allo Slask. Nella scorsa stagione resta in Polonia, ma gioca con il Turow Zgorzelec, realizzando 11.1 ppg col 34.6% dalla lunga distanza. Career High di 33 punti realizzati nell'aprile del 2016 nel campionato polacco.

Coach: Gennaro Di Carlo