L’Umana Reyer Venezia ritrova la vittoria, ma suda le proverbiali sette camicie per avere la meglio su una coraggiosa Red October Cantù, che costringe i Campioni d’Italia al supplementare. Finisce 92-93 per i veneti, che partono benissimo, toccando il +18 ad inizio secondo quarto, ma il meccanismo s’inceppa, mentre Cantù riagguanta gli ospiti con il duo Culpepper-Chappell, dando vita ad una partita spettacolare e frizzante.

Parte bene la Reyer Venezia, che apre con sei punti consecutivi, che portano la firma di Peric e Bramos, costringendo Coach Sodini a chiamare il primo timeout dopo due minuti e mezzo di gioco. Il minuto di sospensione non frena l’impeto dei Campioni d’Italia, che raddoppiano subito e volano sullo 0-12, con due triple consecutive di Haynes. A metà quarto, gli ospiti guidano con un eloquente 2-17, Cantù è totalmente allo sbando, con una pessima difesa di squadra e completamente priva di idee in attacco: Burns e Chappell provano ad inventarsi qualcosa, ma non è sufficiente per dare una risposta concreta allo strapotere offensivo di Orelik, che porta i suoi sull’11-28 con un minuto da giocare. Finisce 13-30 per la Reyer.

Nel secondo periodo, Cantù prova a dimenticare il pessimo avvio, con cinque punti di fila, ma la risposta lagunare è immediata e arriva con le triple di Orelik e Jenkins, che valgono il 18-36 dopo due minuti. I veneti calano d’intensità e la formazione locale ne approfitta per rifarsi sotto, con Parrillo e Crosariol, che alimentano un parziale di 12-0 e Cantù è quantomeno viva a metà quarto, sotto di sei punti (30-36). Culpepper tocca il -4, ridando fiducia ai compagni, mentre Haynes tampona l’emorragia con la schiacciata del +6, seguito da Bramos, che piazza il +9 con una tripla. La fuga veneziana viene frenata da Burns e Chappell, che rispondono con sei punti consecutivi, mentre Culpepper segna per il -1 a meno di due minuti dall’intervallo (40-41). Il pari è realtà con la tripla di Culpepper, mentre Orelik chiude sulla sirena per il 43-45.

Al ritorno sul parquet di Desio, è subito sorpasso Cantù, con Chappell e Burns, mentre Venezia prova a respirare con una sfuriata di Johnson. L'equilibrio regna sovrano, con i padroni di casa che rispondono colpo su colpo, ma la Reyer allunga sul +8 a metà quarto, con la tripla di Haynes (55-63). La Red October non molla un colpo: Chappell va a segno con due punti e concretizza pure dalla lunetta, a causa del tecnico sanzionato da Orelik, siglando il -2, ma Bramos ridà linfa e ossigeno ai suoi con una bomba. Cournooh e Culpepper riprendono i veneti, ma Biligha chiude il quarto con una schiacciata, con il punteggio di 66-70.

Nell’ultimo periodo, Culpepper apre con una tripla, mentre Cerella e Orelik siglano il +5 veneziano, tuttavia Cantù resta sempre a contatto, grazie al numero tre canturino, incontenibile. A sei minuti dalla fine, Smith fa esplodere il Paladesio, pareggiando con la tripla del 77-77, seguito da Crosariol, che appoggia da sotto per il +2. Ress non ci sta ad affondare e costringe Crosariol ad uno sfortunato autocanestro e piazza il +3 con la tripla a tre minuti e quarantacinque. Venezia sembra ipotecare la partita con il +5 a meno di due minuti, ma Culpepper pareggia a quota 84 con una tripla, con cinquanta secondi da giocare, gli ultimo due possessi sono infruttuosi, Bramos ruba palla a Culpepper a tre secondi dalla fine, ma non riesce a tirare ed è overtime al PalaDesio.

Il supplementare si apre con una botta e risposta tra Chappell e Orelik, con il veneziano che piazza il +1 dall’arco (86-87). Gli ospiti provano a mettere in ghiaccio la sfida con i liberi del lituano e di Bramos, ma Chappell e Culpepper trovano il -1. La Reyer rischia di complicarsi la vita, ma alla fine riesce ad espugnare il PalaDesio con il punteggio di 92-93.