Jason Rich è uno di quei giocatori che va in campo con un preciso obiettivo: vincere. Al di là della ricerca delle belle statistiche (e c'è nel nostro campionato chi gioca per quelle), Rich guarda sempre a come può rendersi utile per la squadra. In una giornata in cui il tiro non va, si sbatte a rimbalzo, cerca l'assist per il compagno poi, nel momento più difficile, con Avellino sotto di 1 e una manciata di secondi da giocare, se ne infischia dell'1/13 fatto registrare fino a quel momento  e del 10/40 da 3, e da 8 metri infila la tripla che risulta decisiva. Avellino vince nonostante le assenze di 2 componenti dello starting 5, la cattiva prova di Filloy, la lite tra Rich e il canestro, uno stranamente assente Leunen e Wells e Scrubb che fanno e disfano. Vince perchè D'Ercole oltre alla solita difesa tira fuori una serie di triple, e perché nel terzo quarto Ndiaye diventa protagonista con schiacciate e stoppate a ripetizione. Varese, che ha il merito di non arrendersi e di sopperire all'assenza di talento con tanta grinta, ha poco da rimproverarsi. Hollis e Avramovic potevano gestire meglio gli ultimi possessi, ma Caja può essere soddisfatto di quanto mostrato dalla sua squadra. 

La cronaca Varese parte molto bene e con le triple di Okoye e Waller si porta sul 2-10. Avellino si ostina nella ricerca della tripla (1/7 nel quarto), tira col 25% (4/16), ed è fortunata a chiudere i primi 10 minuti con soli 6 punti di distacco (10-16). In avvio di secondo quarto, Varese tocca il masssimo vantaggio di +8 (19-27), ma con D'Ercole in campo la Sidigas riesce a risalire. Con 3 triple (Wells, D'Ercole, Leunen), Avellino riagguanta il pareggio, equilibrio rotto con l'ultimo possesso dalla tripla di Ferrero.

La ripresa comincia all'insegna di un inatteso protagonista. Hamady Ndiaye inizia a gasarsi e mette in fila 3 schiacciate condite da 2 stoppate. D'Ercole in campo è più produttivo di Filloy, e nonostante la coppia Pelle-Hollis tenti di ribattere punto su punto, con una tripla dell'ex capitano della Virtus Roma, Avellino sale a +6. La partita sembra segnata a metà ultimo quarto, quando una tripla di Zerini porta a 8 i punti di distacco tra le due formazioni (53-45), ma Varese non si arrende. Nel giro di un minuto,  grazie a un paio di disattenzioni difensive degli irpini, la Consultinvest riesce addirittura a ribaltare il risultato col solito Hollis (57-58). Qui però escono fuori gli attributi dei giocatori più importanti di Avellino. Prima Filloy realizza in entrata poi, dopo una tripla di Waller che avrebbe steso un rinoceronte (59-61), Dezmine Wells recupera palla dopo  aver forzato un tiro, e Rich da 8 metri mette a segno la tripla del +1. Varese ha ancora il tempo di reagire, ma Cameron Wells e Avramovic falliscono le ultime conclusioni, permettendo a Dezmine Wells e a D'Ercole di chiuderla dalla lunetta. 

Queste le parole di coach Sacripanti a fine gara:

“Sono molto contento perché abbiamo vinto una partita difficilissima contro una squadra ben allenata come Varese, dall’enorme potenziale offensivo, che siamo riusciti a bloccare a quota 61 punti. Abbiamo vinto nonostante i troppi sbagli e nonostante il nostro top player non abbia segnato tantissimo: da questo si evince grande partecipazione da parte di tutti in difesa. Jason Rich, infatti, ha messo a segno il tiro della vittoria, nonostante abbia fatto solo 2/14 nel corso dell’intera partita: ha dato un segnale molto forte a tutta la squadra e alla città, soprattutto perché questo ci dà la consapevolezza di una gerarchia che si sta finalmente creando. Il pubblico è stato bravo a capire la situazione e ci ha dato una grande spinta in un momento delicato del match. Siamo senza Fitipaldo ma c’è da dire che oggi Lorenzo D’Ercole ha disputato una grande gara nel ruolo di playmaker, segnando canestri molto importanti."