New York 92 – Dallas 80

Anthony 19, Martin 14, Nowitzki 19+9 rim, Carter 13.

Un gran primo quarto di Melo e tutta l'energia del veterano Kenyon Martin dalla panchina sono le armi vincenti dei Knicks che centrano la vittoria in Texas. Dallas è apparsa un po' statica e svogliata, ha reagito solo nel secondo quarto ma poi una serie di parziali dei Knicks la ricacciano indietro fino al meno 12 finale. “Penso che la nostra difesa sia entrata in ritmo fin da subito. Una volta preso in mano il pallino del gioco, riusciamo a diventare una buona squadra e ce la giochiamo con tutti.” Le parole di un soddisfatto Mike Woodson a fine partita. I Knikcs che sono una delle peggiori difese dentro l'area di tutta la Lega, sfruttano bene l'assenza di Samuel Dalembert e stravincono 47 a 34 la battaglia a rimbalzo. La partita la fa tutta New York con Anthony che mette i suoi 19 punti quasi tutti nel primo quarto aggiungendo anche 7 rimbalzi e 5 assist. Discreto anche l'apporto di Bargnani che ne mette 13 con il 6/12 al tiro in 26 minuti. Continua così la stagione altalenante della squadra della Big Apple che alterna buone partite come quella di stanotte a prestazioni imbarazzanti.

Memphis 112 – Detroit 84

Leuer 23+8 rim, Davis 17+11 rim, Monroe 19+8 rim, Drummond 15+14 rim

Sembra giunto a un brusco stop il momento d'oro dei Pistons che incappano nella terza sconfitta consecutiva. Memphis domina soprattutto con la panchina, che rimane una delle più produttive dell'intera Nba. Career high per Joe Leuer che insieme a Ed Davis supporta alla grande i lunghi . Già dal secondo quarto non c'è quasi più partita con i Grizzlies avanti addirittura 61 a 28. Poi Detroit ha un moto d'orgoglio e ricuce in parte lo strappo, grazie alla solita coppia Monroe – Drummond ma la reazione è tardiva e non basta ad evitare la sconfitta. Le cifre parlano da sole: la panchina di Memphis segna 52 punti contro i 19 di quella di Detroit. I Grizzlies segnano con il 46% da due e con 53% da tre contro il misero 23% dei Pistons. Serata decisamente no per la squadra di Datome che anche stanotte ha visto il campo per soli 5 minuti senza segnare. Pessima partita anche per Brandon Jennings che mette a referto un misero 2/14. Ancora problemi per Rodney Stuckey alle prese con un fastidio alla spalla. Nonostante la sconfitta i Pistons mantengono l'ottava piazza nella Eastern a una vittoria di distanza dai Celtics.

Indiana 82 – Cleveland 78

George 16, Hibbert 15, Miles 21, Waiters 14

Pratica sbrigata piuttosto agevolmente dai ragazzi di coach Frank Vogel, che continuano ad avere il miglior record della Nba. Paul George gioca da normale e non da fenomeno mettendo a segno 16 punti cinque rimbalzi e sei assists in scioltezza e tanto basta per avere la meglio sui Cavs falcidiati dagli infortuni. A Cleveland mancano i 32 punti e 10 assist a partita forniti dalla coppia Irving – Jack e contro una squadra come i Pacers di quest'anno è quasi impossibile vincere. Kyrie Irving che ha preso una brutta botta al ginocchio dovrebbe comunque essere disponibile a breve. Cleveland gioca la sua partita senza timore reverenziale e avrebbe anche la possibilità di passare in vantaggio negli ultimi tre minuti, ma Deion Waiters spreca l'occasione per ben tre volte; la giovane guarda paga l'inesperienza e Indiana non si lascia sfuggire l'occasione di piazzare il colpo del K.O. I Pacers continuano così la loro inarrestabile marcia. 27 vittorie fin qui di cui 11 fuori casa. I Cavs continuano la stagione tra alti e bassi; in attesa di recuperare Kyrie Irving e di ricevere offerte per Andrew Bynum ormai escluso da tutte le attività della squadra e dato per prossimo partente.

Toronto 97 – Miami 102

DeRozan 26+7 ass, Valanciunas 17, James 30, Beasley 17

Serve il solito grande James a Miami per avere la meglio sui Raptors che dalla trade di Rudy Gay, sono state una delle squadre più in forma dell'intera lega. Partita combattuta e tutt'altro che semplice per James e soci che si sono trovati sotto di 9 alla fine del secondo quarto. Poi Miami ha cominciato a macinare gioco e la partita ha vissuto diversi ribaltamenti di fronte. A pochi minuti dalla fine Toronto ha anche la possibilità di impattare ma Lowry sbaglia la tripla dall'angolo e Miami nella girandola dei liberi finali mette il sigillo sulla vittoria. Finisce a 5 la serie di risultati positivi consecutivi dei Raptors che hanno in DeRozan il leader offensivo e un grande apporto sotto le plance dalla coppia Valanciunas – Johnson. Sconfitta comunque dignitosa per Toronto che non ha avuto timore reverenziale nell'affrontare i campioni in carica e ha dimostrato di essere una delle squadre più in forma in questo periodo, attestandosi al quarto posto nella Eastern.