E' una New York apparentemente rinata quella di questo mese. Quinta vittoria in fila e gioco sempre più convincente. Ci vuole un overtime e tutto il talento di Carmelo Anthony agli uomini di Woodson per uscire dal Madison Square Garden con una sudata vittoria. 29 punti e 16 rimbalzi il bottino di Melo. Partita che è un saliscendi di emozioni fin dalla palla a due. New York cerca sempre di allungare ma Phoenix guidata da una grande Goran Dragic da 28 punti 8 rimbalzi e 4 assits trova sempre il modo di ricucire il gap. A pochi secondi dalla fine con New York avanti di due, Barbosa subisce fallo e mette i due liberi, sul ribaltamento successivo J.R. Smith non concretizza il buzzer della vittoria e così le squadre vanno all'overtime. Qui è un monologo di Carmelo Anthony. Phoenix sembra aver bruciato ogni energia e non segna nemmeno un field goal. Melo segna 4 dei sei punti dei Knicks nell'extra time e New York concede solamente 4 liberi agli avversari.

“Penso come una squadra ora, penso che mentalmente siamo tutto un altro team. Stiamo cominciando a credere che anche quando le cose vanno male, abbiamo comunque la chance di vincere.” Queste le parole di un soddisfatto Anthony a fine partita. A dare manforte al numero 7 da Syracuse è stato sicuramente Raymond Felton con i suoi 19 punti e un paio di canestri pesanti al momento giusto. Con questa vittoria New York si avvicina ai “cugini” di Brookyln nella rincorsa all'ultimo posto utile per i playoff a Est. Phoenix dal canto suo ha fatto un'ottima partita e continua ad essere un po' la sorpresa di questa stagione. Goran Dragic è ormai un play di consolidato talento ed ora che Eric Bledsoe è out, ha ancora più occasioni di mettere in mostra il suo gioco. Leandro Barbosa con i suoi 21 punti firma alla grande il suo rientro nel basket Nba mentre Channing Frye e Gerald Green sono le note stonate; i due tirano rispettivamente 3/12 e 2/16 e Phoenix si vede costretta ad incassare la quarta sconfitta in cinque partite lontano dall'Arizona.

Gennaio è sicuramente il mese di New York che, senza quello sciagurato inizio stagione sarebbe sicuramente in lizza per qualcosa di importante in una Eastern Conference dal livello piuttosto basso e, Indiana e Miami a parte, molto equilibrata. New York è stata al centro di diverse voci di mercato, alcune piuttosto fantasiose che davano in arrivo nella big apple prima Rajon Rondo, poi Blake Griffin. New York per ora è e rimane principalmente Carmelo Anthony. Lo si ama o lo si odia, Melo è sempre stato così. Quando gioca partite come quella di stanotte però non si può altro che inchinarsi al suo talento. Il veterano Kenyon Martin, che sta partendo in quintetto nelle ultime partite, parla a proposito dell'inizio di stagione dei suoi: “abbiamo perso partite per un soffio all'inizio, abbiamo imparato dagli errori e cerchiamo di costruire le nostre vittorie proprio da lì. Una partita non è mai finita fin quando il cronometro non segna 0”. Da segnalare infine la discreta partita del nostro Andrea Bargnani che, giocando da centro in sostituzione dell'influenzato Tyson Chandler segna 10 punti conditi da 7 rimbalzi. Giovedì partita impegnativa per i ragazzi di coach Woodson contro i Pacers. Carmelo Anthony nominato player of the week per la Eastern Conference. Che i tempi duri dalle parti del Garden siano finiti?