Uno spot per il basket, l'ennesimo, certamente non l'ultimo. Definirla tale quando siamo solo a fine dicembre, dopo tre mesi di campionato, potrebbe risultare blasfemo, ma questa partita entrerà negli annali del basket come la più bella (o una tra le migliori) della stagione in corso. Tre supplementari, 63 minuti di pallacanestro celestiale, fatta di sorpassi e controsorpassi, tiri all'ultimo secondo e tanto, tantissimo spettacolo. Spurs-Grizzlies verrà ricordata per la vittoria di Memphis, mentre qualcuno penserà e ripenserà agli errori commessi ed alle palle perse sanguinose che non hanno portato alla vittoria. Già, perchè se conosciamo un minimo il perfezionismo del Mondo Spurs, Popovich avrà qualche notte insonne pensando ai passaggi (scriteriati per modo di dire) di Diaw e Ginobili, non due giocatori inesperti, in due momenti più che decisivi della gara. Nota a margine da sottolineare è la conferma tecnica delle due squadre, che rivedremo con ogni probabilità anche da Aprile in poi: che il gioco degli Spurs anche sotto pressione fosse quasi perfetto, lo si sapeva, ma vedere Memphis giocare allo stesso livello, con la stessa concezione di pallacanestro, stupisce. Nelle azioni chiave della gara, si noterà come anche i Grizzlies hanno trovato canestri aperti grazie ad una circolazione di palla magistrale, marchio di fabbrica degli Speroni. Ma godiamoci la gara.

Memphis si presenta all'At&t center consapevole della propria forza, dopo aver superato la notte precedente anche gli imbattibili Golden State Warriors. Gli Spurs sono sempre alle prese con i soliti acciacchi di Parker, Duncan, Ginobili, Leonard e Splitter, ma sono il francese e l'Mvp delle finals a non prendere parte allo show. La gara (quella dei 48 minuti) va divisa in due tronconi: la prima vede gli ospiti dominare, letteralmente, in lungo ed in largo, raggiungendo anche il massimo vantaggio di 23 punti al minuto 17 (Carter 13, Lee 7, Gasol 5). La seconda parte che va dal 44-21 ospite fino alla parità dell'ultimo periodo vede la lenta rimonta della squadra di Popovich, che trova in Ginobili e Belinelli gli uomini della riscossa che mettono triple in successione ed accorciano già all'intervallo (45-52). Un nuovo allungo Memphis con Gasol e Conley sembra dare un'altra spallata al match, ma gli Spurs non mollano e con una serie di 6 triple consecutive (2 Green e Ginobili, una di Diaw e Belinelli), si riportano in parità a quota 83. Negli ultimi tre minuti Green (che chiuderà con 25 personali e 7/13 dall'arco) e Gasol si prendono a schiaffi ribattendo colpo su colpo ai canestri dell'avversario. Green mette l'89-86, Carter sbaglia la tripla del pareggio, ma uno scellerato passaggio di Diaw concede a Conley il tiro del pareggio a 7'' dalla fine. La solita rimessa perfetta di Popovich regala l'ennesimo tiro pulito a Green che non sbaglia (92-89), con l'unica pecca di lasciare 2 secondi alla replica dell'insolito sospetto. Gasol, nonostante la pressione di Ginobili, lancia la preghiera da 8 metri: accolta!

Il livello di celestialità della pallacanestro giocata dalle due squadre viene interotto da Manu Ginobili che a 25'' dal termine, sul 102-100 per i suoi, regala in versione natalizia la palla ai Grizzlies: 5 passaggi senza far toccare palla a terra, penetrazione di Lee e canestro di Gasol per il pareggio e secondo overtime (tutto fatto in maniera divina). Finita? Macchè. Diaw da tre per il 109-108 ad un minuto dal termine, Lee risponde per il controsorpasso, ma come per gli Spurs in precedenza, lascia 2 secondi a San Antonio. Duncan è il protagonista di un flashback lungo 10 anni, quando segnò un tiro simile ma ben più pesante contro i Lakers in una finale di Conference: si libera di Gasol e grazie all'aiuto degli dei del basket, che così come noi erano assuefatti dalla bellazza della gara, regalano altri 5 minuti di partita. Zibo regala il +4 agli ospiti, Green mette l'ultima tripla della serata per il -1. Ginobili si prende la squadra sulle spalle, ma l'esito non è quello sperato. Memphis passa a San Antonio, ma mai come questa sera, non ci sono nè vincitori nè vinti: il pubblico del Texas non può che ringraziare, trionfa la pallacanestro.

Diamo spazio alle immagini. Ecco la sintesi della gara di Nba.com: