Gli Spurs hanno vinto la seconda gara consecutiva privi di Lamarcus Aldridge, ma questo non sembra essere un problema per ora: la squadra di Gregg Popovich ha messo a segno la seconda prova convincente dopo il passo falso di New Orleans, con un ritrovato Tony Parker. Nella notte infatti si è rivisto il playmaker francese in gran spolvero, con 20 punti e 8 assist e finalmente padrone del gioco texano, dopo le brutte uscite in questo inizio di stagione e un deludentissimo europeo giocato con la propria nazionale.

La prima parte di gara è stata abbastanza equilibrata, con i Suns che hanno chiuso solamente a 10 lunghezze di distanza (44-34); è stato il terzo periodo quello decisivo che ha permesso a San Antonio di scavare il solco decisivo e di scappare fino al +18 a metà terzo periodo e di indirizzare la gara vero la direzione dell'alamo.
98-84 il risultato finale in favore dei texani, che hanno raggiunto l'undicesima vittoria stagionale a fronte di sole 3 sconfitte, rafforzando la seconda posizione nella Western Conference.

Finalmente si è rivisto Danny Green che sin qui aveva trovato molte difficoltà al tiro, che ha chiuso la partita con 18 punti con 4/9 dall'arco dei tre punti; prezioso l'apporto di Patty Mills che, uscendo dalla panchina, ha contribuito alla causa Spurs con 10 punti .
Ma il giocatore che più di tutti merita una nota di merito è Kawhi Leonard: l'ala ex San Diego State si sta dimostrando sempre più el hombre del partido: anche contro Phoenix l'mvp delle Finals 2014 ha messo a segno un'altra ottima prova da 24 punti e 13 rimbalzi, conditi dalla solita grande difesa. Una presenza così devastante sui due lati del campo in pochissimi riescono a garantirla all'interno della lega.

Altro tassello dell'ottimo inizio di stagione per gli speroni è sicuramente la difesa, marchio storico di Popovich: contro Phoenix la fase difensiva è stata ottima, a tratti asfissiante, portando i ragazzi di Hornacek a perdere ben 28 palloni (record stagionale) e a chiudere la gara con il minor numero di punti realizzati. E la squadra è solo a inizio stagione, gli innesti di Aldridge e West devono ancora essere assimilati e rodati. Se il buongiorno si vede dal mattino...