Proseguono le manovre di assestamento della free agency Nba 2016. Tra le franchigie più attive nella costruzione del nuovo roster ci sono i San Antonio Spurs di R.C. Buford e di Gregg Popovich. I neroargento, dopo essersi accordati con Pau Gasol per un biennale da 30 milioni di dollari complessivi, e in attesa di una decisione definitiva sul ritiro da parte di Tim Duncan, stanno rivoluzionando il loro reparto lunghi. Per fare spazio salariale al catalano ex Grizzlies, Lakers e Bulls, gli Spurs hanno infatti dovuto rinunciare a Boris Diaw, uno dei giocatori chiave del successo ottenuto nel 2014. Il francese, veterano di trentaquattro anni, è stato infatti appena coinvolto in una trade con gli Utah Jazz, secondo quanto riportato da Marc J. Sperars di The Undefeated. I dettagli dell'operazione non sono ancora stati resi noti. Anche David West saluta la città dell'Alamo: l'ex lungo dei Pacers aveva già comunicato qualche settimana fa di non voler esercitare la player option da 1.5 milioni prevista in suo favore dai texani, e ora è pronto a raggiungere Kevin Durant ai Golden State Warriors, firmando un contratto annuale al minimo salariale. 

Intanto Pau Gasol ha confermato l'accordo con San Antonio tramite un messaggio postato sul proprio profilo Twitter: "Dopo una lunga riflessione durata molti giorni, ho deciso di unirmi agli Spurs. Non vedo l'ora di cominciare questo nuovo capitolo (della mia carriera) con le migliori aspettative". Neroargento che si ritrovano dunque con due soli lunghi effettivamente disponibili: LaMarcus Aldridge e lo stesso Gasol. Tim Duncan non ha infatti ancora sciolto le riserve sul suo futuro, il croato Boban Marjanovic è in scadenza di contratto, così come il veterano Matt Bonner. 

Nella Eastern Conference, a tenere banco è invece la vicenda relativa a Dwyane Wade. Il giocatore prodotto da Marquette University, tredici anni di Nba ai Miami Heat, non ha ancora deciso se accettare la proposta di rinnovo pervenutagli da South Beach, un biennale da quaranta milioni di dollari complessivi. Wade, irritato con Pat Riley per essere stato inizialmente accantonato nel progetto tecnico e salariale di Miami - che ha puntato su Kevin Durant e ha garantito un maxi-contratto ad Hassan Whiteside - avrebbe chiarito di voler ottenere cinquanta milioni di dollari nelle prossime due stagioni. L'affaire Wade si è ieri arricchito di altri capitoli: lo stesso Flash ha postato sul proprio account Twitter una foto - subito rimossa - di un biglietto aereo per Cleveland, lasciando intendere di essere pronto a raggiungere il suo amico ed ex compagno di squadra LeBron James ai Cavs. Ma, secondo quanto riportato da Ramona Shelburne per Espn, i nuovi campioni Nba non potrebbero garantire a Wade un contratto così oneroso, anche perchè stanno rinegoziando proprio con LBJ i termini del nuovo accordo che farà del Prescelto il giocatore più pagato dell'intera lega (si parla di una cifra intorno ai 30 milioni a stagione). Rimangono dunque in corsa per assicurarsi le prestazioni sportive di Wade i Milwaukee Bucks, i Chicago Bulls e soprattutto i Denver Nuggets, gli unici ad avere lo spazio salariale necessario per soddisfare le richieste del tre volte campione Nba. 

A Oklahoma City si riflette ancora sulla situazione di Russell Westbrook. La point guard da UCLA è infatti al centro di voci di mercato che lo vorrebbero coinvolto in una trade con i Los Angeles Lakers, anche se al momento si tratta di indiscrezioni non confermate. Stesso dicasi per la suggestione Ray Allen ai Golden State Warriors: la voce riguardante il ritorno alla pallacanestro Nba dell'ex tiratore di Miami, Boston, Seattle e Milwaukee è attualmente solo un'idea, che potrebbe però svilupparsi nelle prossime ore. Intanto i Philadelphia 76ers si sono aggiudicati la shooting guard Gerald Henderson (ex Portland e Charlotte) per un biennale da diciotto milioni di dollari, mentre Jason Smith saluta Orlando per Washington, franchigia per la quale firmerà un triennale da sedici milioni.