Pau Gasol su Twitter ha ufficializzato il suo passaggio a San Antonio. Il valore del giocatore non si discute, e oltre ad essere un giocatore da Spurs per le caratteristiche del suo gioco e per la classe dentro e fuori dal campo, è probabilmente uno dei migliori per rimpiazzare Tim Duncan in caso di probabile ritiro dell'eterno numero 21 neroargento.

Ma la vera domanda è se e quanto l'aggiunta di Gasol migliori gli Spurs, in generale e soprattutto in ottica-Warriors.

Duncan (forse) out, Gasol in: cosa cambia?

Se Duncan dovesse confermare il proprio ritiro, lo spagnolo prenderebbe a tutti gli effetti il suo posto e quindi un confronto tra i due è inevitabile. Nella metà campo offensiva Pau è senz'altro superiore al Duncan visto nell'ultima stagione, il quale soprattutto nella serie contro i Thunder ha mostrato evidenti difficoltà a concludere al ferro e più in generale ad avere un impatto. Come abbiamo visto, la sua presenza nei pressi del ferro spesso rendeva la vita più complicata ai suoi compagni perchè il suo uomo poteva aiutare e riuscire a recuperare su di lui in tempo per contestargli il tiro da sotto. Gasol porta in dote un tiro dalla media affidabile, e l'anno scorso ha chiuso anche con il 35% da 3 pur se su un solo tentativo a partita. Conosciamo inoltre le qualità di passatore di Gasol (notevoli anche quelle di Duncan), probabilmente uno dei migliori lunghi di sempre in questo fondamentale. Quando lui ed Aldridge impareranno a conoscersi meglio, aspettiamoci tantissimi alto-basso tra i due.

Le difficoltà dello spagnolo si palesano invece nella metà campo difensiva, dove perde nettamente il paragone con Duncan. Il sei volte campione Nba, anche con un atletismo ormai nullo, ha dimostrato anche nelle ultime stagioni di essere uno dei migliori difensori della Lega, un maestro nell'aiutare con il giusto angolo e contestare i tiri al ferro con le sue braccia lunghe. E non è un caso che con lui in campo gli Spurs avessero numeri difensivi impressionanti. Gasol invece spesso e volentieri appare disinteressato alla difesa, e le squadre avversarie ormai fanno del coinvolgerlo in situazioni di pick&roll uno dei punti di enfasi del piano-partita. Vedremo se l'influenza di Popovich riuscirà a migliorare almeno in parte la situazione.

La situazione nell'ottica di un'eventuale sfida ai Warriors

In sostanza, l'aggiunta di Gasol, soprattutto se Duncan dovesse ritirarsi, non aggiunge molto agli Spurs. Si potrebbe obiettare che in fin dei conti stiamo parlando della squadra che la scorsa stagione ha vinto la bellezza di 67 partite, seconda solo a Golden State. Ecco, il problema sono sempre loro, i Warriors: perchè ormai è chiaro che per giocartela contro di loro devi avere lunghi mobili, in grado di cambiare sui blocchi e avere almeno qualche chance poi in 1contro1 con i piccoli avversari. E Gasol, così come Duncan, non risponde affatto a questo identikit. 

In realtà un giocatore con queste caratteristiche gli Spurs lo hanno, o meglio, lo avevano: stiamo parlando di Boris Diaw, uno dei principali artefici del titolo conquistato nel 2014, che però nell'ultima stagione ha trovato meno spazio fino addirittura a non entrare affatto nella gara6 persa ad OKC. Gli Spurs lo hanno ceduto ai Jazz per creare lo spazio salariale necessario per firmare Gasol (30M in due anni per lui), privandosi così di un tipo di giocatore fondamentale per competere con Golden State, e che non a caso disputò un'ottima partita nella vittoria casalinga in regular season. La scommessa degli Spurs contro Golden State sembrerebbe dunque essere la presenza di due lunghi che in post basso possono far male al quintetto piccolo dei Warriors, anche se poi come detto c'è da valutare la tenuta difensiva.

Conclusioni

Avendo una prospettiva più ampia, in sostanza l'aggiunta di Gasol potrebbe quindi essere legata alle rinunce, per motivi diversi, a Duncan e Diaw: e allora si potrebbe stare parecchio a discutere se questo valzer di giocatori abbia fatto fare un passo avanti o addirittura indietro agli Spurs, in attesa di vedere come completeranno il roster.

In conclusione, gli Spurs sono entrati in questa offseason avendo bisogno di aggiungere pericolosità dal perimetro - a qualcuno sembrerà strano, ma per me l'anno scorso agli Spurs è mancato uno come Belinelli, con buon tiro da 3 ma anche capace di creare dal palleggio senza far perdere ritmo all'attacco - e ali con le caratteristiche descritte sopra, e Gasol pur essendo un ottimo giocatore non pone rimedio a nessuna delle due lacune evidenziate.

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