Boston Celtics di Brad Stevens ripartono da Al Horford. L'ex centro degli Atlanta Hawks è infatti l'uomo del momento in casa biancoverde, dopo aver firmato quest'estate un quadriennale da 113 milioni di dollari, primo free agent di alto livello ad approdare in Massachusetts da anni a questa parte. In casa Celtics, mai oltre il primo turno di playoffs nelle ultime due stagioni, l'arrivo di Horford viene considerato come l'innesto giusto per poter coltivare ambizioni da contender. 

"Ritrovarmi qui dopo una carriera trascorsa agli Atlanta Hawks è senza dubbio una sensazione strana - dice Horford dopo il primo allenamento agli ordini di Stevens - ma ho voluto venire a giocare per questa franchigia perchè credo nei ragazzi che ci sono qui e nel loro potenziale. Già l'anno scorso, quando con Atlanta giocammo ai playoffs contro i Celtics, fui molto impressionato dal gioco di questi ragazzi, e da come eseguivano tutto perfettamente sotto la guida dell'allenatore Brad Stevens. E' un ambiente che mi intriga particolarmente. All'inizio della free agency dissi che sarei potuto rimanere tranquillamente agli Hawks ma, quando i Celtics sono venuti da me per prendermi, è stato come se un sogno diventasse realtà. A questo punto della mia carriera, con la decima stagione Nba alle porte, voglio far parte di qualcosa di speciale e vincere un titolo. Con il tipo di ragazzi che ci sono qui credo che ne avremo la possibilità, ed è tutto ciò che mi interessa adesso. Questa squadra ha ottenuto degli ottimi risultati lo scorso anno, ci sono già dei leader, a me non resta che aiutare il resto del gruppo a crescere. Cercherò di ambientarmi il più velocemente possibile per far in modo che questa squadra migliori da subito".

"Conosco la situazione salariale dei Celtics, la loro flessibilità, le loro future scelte al Draft e tutto il resto, ma per me contano solo i compagni di squadra e il gruppo che si è già creato. Sono molto felice di avere l'opportunità di essere allenato da coach Stevens e di poter giocare nel suo sistema. La forza del sistema dei Celtics sta nel continuo movimento della palla: qui anche i lunghi devono essere in grado di gestire il pallone, ed è qualcosa che mi entusiasma tantissimo. E' fantastico pensare di poter giocare in questo modo in un posto così speciale". Su Horford interviene anche Danny Ainge, plenipotenziario dirigente di Boston: "Di lui mi piacciono la sua esperienza, la sua versatilità e la sua personalità. E' un giocatore di grande talento, ma durante la sua carriera è diventato anche molto solido. Ora è un tiratore e sa giocare in diverse posizioni. Penso che sia l'innesto perfetto per il nostro sistema, in cui i lunghi devono saper trattare bene la palla". Entusiasta anche Isaiah Thomas, playmaker e miglior realizzatore dei Celtics durante la scorsa stagione: "Al ha meritato quel contratto. Sono un mucchio di soldi. Potrà pagare lui le cene di squadra, e a Natale ci aspettiamo molti regali. Scherzi a parte, credo che ci potrà aiutare in diversi modi. Nelle ultime due settimane ho avuto l'occasione di allenarmi con lui e giocarci in un cinque contro cinque. Non è per niente egoista. Sa perfettamente come giocare il pick and roll, può aiutarci anche dal punto di vista difensivo. E' il giocatore che ci mancava".