Draymond Green ha passato senza alcun dubbio un'estate turbolenta, segnata dalle critiche per il suo comportamento in Gara 4 delle Finals e dall'arresto per aggressione in Michigan. A questo si sono aggiunte le dichiarazioni di Marreese Speights, il quale ha visto nell'ex compagno di squadra la causa della spaccatura dello spogliatoio dei Dubs nel corso della scorsa stagione.

A questo proposito, il numero 23 di Golden State ha rilasciato alcune dichiarazioni molto interessanti a Chris Palmer di "Bleacher Report". Ecco i passaggi salienti: "C'è il Draymond che vedete sul parquet ma non sono io, o meglio lo sono, ma c'è di più. La gente vede il ragazzo competitivo, il mio trash talking e il resto, ma non vedono l'amore e la compassione, il vero me che mette al primo posto gli amici  e le altre persone. Mi importa di ciò che la gente pensa di me. Non si tratta solo di chi sono sul campo da basket. Sono umano e commetto errori. Ho imparato molto su me stesso. Non cambierei niente di quanto è accaduto quest'estate, mi ha aiutato a crescere come uomo e come leader. Si impara più dalle difficoltà che da ogni altra cosa, ti aiutano a guardare le cose da un'altra prospettiva".

Anche Steve Kerr ha voluto parlare del prodotto di Michigan State, affermando: "Con noi è stato onesto in tutto. Contiamo sulla sua energia e sulla sua leadership. Ha detto di essere migliorato nell'autocontrollo. Noi non giochiamo bene se lui non ha il fuoco dentro e l'energia, ma deve capire qual è il limite".

Al coach della franchigia californiana si è poi aggiunto Stephen Curry, il quale ha voluto rispondere ad alcune domande a riguardo fatte da Sam Amick di "USA Today": "Onestamente, quello di cui si è parlato non è vero. La cosa non ci tocca più di tanto ma una risposta mi sembra il minimo: l'articolo su Draymond è stato assurdo, parla di fatti inventati. Noi sappiamo come stanno davvero le cose: sappiamo l'apporto che ci dà Draymond e quanto ci renda migliori, così come conosciamo quello di Klay e Kevin (Thompson e Durant, ndr). Tutti lavoriamo insieme per un obiettivo comune e ci piace condividere insieme anche il tempo libero. Per questo siamo un grande gruppo e siamo molto uniti. Nel corso dell'anno ci saranno altre voci ed altre pressioni, ma io personalmente mi impegnerà a tenere tutto questo lontano dagli spogliatoi".