A due giorni dalla sfida del Madison Square Garden contro i New York Knicks, il leader indiscusso dei Cleveland Cavaliers LeBron James ritorna sull'argomento Phil Jackson, il Maestro Zen - presidente delle operazioni cestistiche della franchigia della Grande Mela - che aveva definito il suo entourage con il termine dispregiativo posse (banda di strada) in un'intervista rilasciata a Jackie MacMullan di Espn.

Negli spogliatoi dell'Air Canada Centre di Toronto, dove i suoi Cavs hanno appena interrotto una striscia tre sconfitte consecutive contro i Raptors di Dwane Casey, LeBron risponde così a chi gli chiede se ha intenzione di incontrare Jackson domani sera prima o dopo la sfida del Madison Square Garden: "No, sono concentrato solo sull'esecuzione del nostro partita: voglio che i ragazzi si facciano trovare pronti. Ho un lavoro da fare ogni sera, che è quello di essere il leader di questo gruppo, e lo farò anche domani. Le parole di Jackson non mi interessano, ma dimostrano quanto ancora c'è da fare per gli afroamericani negli Stati Uniti, anche in questo periodo storico. Per quanto mi riguarda, ho costruito la mia carriera dentro e fuori dal campo sul massimo rispetto nei confronti di chiunque, a cominciare dai miei colleghi, passando per tutti coloro che facilitano il mio lavoro, quello dei miei compagni di squadra e dello staff tecnico. Ho sempre mostrato rispetto nei loro confronti e, come ho detto in precedenza, ma evidentemente c'è ancora molto lavoro da fare, da parte mia come da parte della squadra. Dobbiamo continuare a proteggerci a vicenda e a fare tutti il massimo". Nessun faccia a faccia chiarificatore con Phil Jackson dunque, ma solo una partita da disputare sul campo contro i Knicks di Jeff Hornacek.

E l'attenzione sarà tutta sul Prescelto che, come molti grandissimi giocatori, ha sempre voluto sfoderare prestazioni di alto livello al Madison Square Garden, the Most World Famous Arena. Sarà probabilmente questa la minaccia più grossa per Carmelo Anthony e compagni: ricevere un LeBron stimolato dalle parole di Jackson e quindi molto più pericoloso rispetto a una "normale" gara di regular season. Knicks e Cavaliers che si sono già incontrati nelle prima gara di questa stagione, nella sera della cerimonia della consegna degli anelli alla Quicken Loans Arena, quando gli uomini di Tyronn Lue spazzarono via nel secondo tempo i rivali della Grande Mela. Chi potrebbe invece non mettere piede sul parquet del Madison Square Garden è invece J.R. Smith, uscito prematuramente durante la gara della scorsa notte contro i Toronto Raptors, alle prese con un problema al ginocchio sinistro. I primi accertamenti hanno scongiurato un grave infortunio per il numero cinque, che comunque oggi sarà di nuovo a Cleveland per sottoporsi a ulteriori esami. Al suo posto contro i Raptors si sono alternati Iman Shumpert (anche lui, come J.R., ex Knick) e il rookie DeAndre Liggins.

 

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Andrea Russo Spena
Laureato in giurisprudenza, con una passione senza confini per lo sport. [email protected]